- 31 Agosto 2010
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Posto qui questo mega riassunto (fatto da me), della vita e dello stile di Dante. Credo che possa essere utile a tutti. Buona lettura e fatene buon uso
La vita:
Dante nasce a Firenze nel 1265, da una famiglia di piccola nobiltà cittadina. Non si hanno notizie certe sulla sua formazione, pare però che sia stato Brunetto Latini (citato nel XV canto dell' inferno), il suo maestro. Può darsi, che abbia appreso da lui l' arte della retorica,del bel parlare e dello scrivere elegante. Firenze a quei tempi aveva una grande vita politica al suo interno, in cui Dante prese parte. Entrò nell' arte dei Medici e degli Speziali (a quell' epoca strettamente connessi con i filosofi) e negli anni successivi rivestì varie cariche politiche. Nel Luglio del '300, fu eletto fra i Priori (suprema magistratura cittadina). In quel periodo Firenze, oltre ad avere una grande rilevanza politica, era anche soggetta alla continua lacerazione fra i due partiti più importanti: Guelfi Bianchi e Guelfi neri. Dante spostatosi a Roma per questioni burocratiche non era a conoscenza dell' accusa a lui sporta, alla quale susseguì un immediato esilio. In seguito a causa di non essersi presentato per discolparsi ,(in quel momento la parte Nera aveva preso il comando e lui "favoreggiava" quella bianca) un altra sentenza, lo condannava al rogo.
Lo stile:
Negli ultimi decenni del secolo a Firenze si forma un importante tendenza poetica: Il Dolce Stil Novo. I grandi esponenti di questa corrente non furono altro che: Cavalcanti e Dante. Ciò che distingue questi poeti è la scelta di uno stile più limpido e piano (per l' appunto "dolce). Si sostituisce una visione più spiritualizzata della donna, esaltata come angelo in terra e dispensatrice di salvezza.
-La figura di Beatrice
L' esperienza intellettuale e sentimentale del poeta, si concentra sulla figura di una donna: Beatrice. Descritta secondo i canoni cortesi e stilnovistici, ovvero, dai capelli biondi, occhi chiari e angelo in terra. La sua figura si carica di complessi significati, restando il cardine di tutto il percorso successivo. La morte di Beatrice nel 1290, segna per Dante un grande senso di smarrimento, ma che costituisce anche lo stimolo per uscire dallo stile Stilnovistico ed ampliare i suoi orizzonti letterari e a stabilire un rapporto di realtà con la vita civico-politica.