Darkness Within 2 - La Stirpe Oscura

#Jason

Utente Guru
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29 Giugno 2008
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Darkness Within 2 - La Stirpe Oscura
Scheda generale
Titolo: Darkness Within 2 - La Stirpe Oscura
Piattaforma: PC-Game
Genere: Avventura Horror

Scheda tecnica
Sviluppatore: Zoetrope Interactive
Publisher: Adventure Productions
Distributore: Blue Label Entertainment
Multiplayer: Assente
Lingua: Italiana (Completa)
Prezzo indicativo: € 29.99

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Requisiti di sistema:

CPU: Single Core 1.8 GHz
Scheda Video: Una qualsiasi con 256 MB di RAM
Spazio su HDD: 3 GB
RAM: 512 MB XP, 1 GB Vista
Connessione: //

Game play

Howard Loreid riprende conoscenza in una piccola baita, senza avere la più vaga idea del perché si trovi lì, o del fatto che fino a poche pore prima fosse rinchiuso in un manicomio. I primi istanti di gioco sono avvolti da una sorta di alone che rende l'immagine sfocata, poco chiara, mentre il protagonista cerca di capire cosa gli sia successo, se l'ambiente circostante sia reale o non si tratti di un altro sogno lucido. E i primi indizi su cui mette le mani non lo aiutano a dipanare la matassa, finendo al contrario con lo scatenare più domande. La lettera sul comodino accanto al letto gli dice di essere stato condotto in quella baita per la sua incolumità, e che dovrebbe prendere il primo treno per la vicina cittadina di Arkhamend, dove lo attendono le risposte che cerca.

IL GIOCO

La Stirpe Oscura, sviluppato da Zoetrope Interactive e distribuito in Italia da Blue Label Entertainment e Adventure Productions, è il secondo - e apparentemente ultimo - capitolo della serie Darkness Within, ispirato alle opere di H.P. Lovecraft. Laddove la prima avventura si concentrava su una normale indagine di routine trasformata nel primo incontro di Howard con il soprannaturale e la lotta per non perdere la salute mentale, il secondo episodio parla delle origini del detective, trascinandolo in un incubo fatto di esperimenti assurdi , rituali satanici, terrori inspiegabili, pazzie e misteri occulti. L'ambientazione horror è favorita da un nuovo motore grafico tridimensionale che disegna gli ambienti in cui ci si muove con grande ricchezza di dettagli, resi ancor più spaventose da un sapiente uso di luci e ombre. Purtroppo l'atmosfera nel suo complesso è meno riuscita del primo epsiodio, anche se è difficile riuscire a spiegare il perché. Forse si tratta della somma di tanti aspetti...Le animazioni, le cut-scene e le immagini "da paura" risultano nei fatti molto meno spaventose di quanto dovrebbero; leggere a video che Howard si spaventa senza alcun commento audio stacca un po' troppo dal gioco; ancora, in DW2 si è molto meno da soli che nel capitolo precedente, "colpa" anche della storia che porta il detective a interagire con più persone, rendendo meno solitaria l'esplorazione e meno pressante la sensazione di inquietudine. Converrete con me che entrare in un edificio abbandonato dopo aver finito di parlare con un gioviale oste non favorisce certo il clima di tensione. Ed è un peccato, come dicevo pocanzi, perché il motore grafico non manca delle potenzialità per dar vita a un buon horror. Mentre il primo DW, anch'esso con visuale in prima persona, richiedeva al giocatore di muoversi in maniera statica, nelle diverse direzioni e lungo "nodi" prefissati all'interno delle diverse locazioni (un po' come nella serie Myst, o Dracula, per intenderci), DW2 gratifica con un buon motore 3D e relativo movimento libero in tutte le direzioni. I consueti tasti WASD, comunque configurabili, servono per camminare, la barra spaziatrice per saltare e un altro tasto per accovaciarsi e dare un'occhiata più da vicino a gli oggetti per terra. Il pulsante sinistro del mouse consente di interagire con l'ambiente circostante: aprire porte e cassetti, spostare mobili e altri elementi d'arredamento, raccogliere oggetti o utilizzare/attivare marchingengi e/o interruttori. Purtroppo, il gameplay non sembra uscire granché arricchitto da queste opzioni extra, al contrario. Ben presto ci si accorge che il suo utilizzo effettivo all'interno del gioco è vincolato a pochi momenti, quasi che gli sviluppatori si siano sentiti in dovere di usarla più che di sfruttarla come avrebbe meritato. L'inventario, a cui si accede con il tasto destro del mouse, permette di esaminare - anche in "profondità" - ogni singolo oggetto; esiste inoltre un inventario molto meno convenzionale, dato dai "pensieri" di Howard, che emergono dalla scoperta di particolari oggetti o dalla lettura di documenti, e che possono sopratutto essere combinati fra di loro, per ricavare nuove deduzioni e oggetti. Un altro elemento ereditato dal precedente capitolo è la possibilità di evidenziare porzioni (frasi, parole, spezzoni di testo) di documenti alla ricerca di nuovi e utili indizi tramite un apposito strumento di sottolineatura. Chi non ha voglia di smazzarsi questa parte può sempre disattivarla tramite un'opzione che si occupa automaticamente di ricercare indizi in questi documenti. Sempre in tema di difficoltà, possiamo dire che DW2 offre tre livelli di difficoltà: il più basso, oltre a evitare la lettura dei documenti, permette di ottenere immediatamente tutti gli indizi disponibili, mentre quello intermedio si limita a richiamarli solo quando ci si trova bloccati in un certo tot di tempo. Sul fronte della longevità, DW2 ha dalla sua una buona durata, nell'ordine della decina di ore abbondanti; la scarsa rigiocabilità tipica delle avventure grafiche viene in parte ammortizzata dalla presenza di due finali, che se non da capo obbligano perlomeno a rigiocare l'ultimissima fase della storia, e da una serie di secret Easter Eggs che si sbloccano risolvendo enigmi non rilevanti ai fini del gioco.

Grafica
Come già accennato, il motore grafico utilizzato in DW2 permette di gestire (quasi) tutti gli oggetti presenti nel gioco, come casse, porte, armadi. Queste funzionalità, però, non sono sfruttate a dovere e solo in alcune fasi di gioco è possibile utilizzarle pienamente. La gestione delle luci e delle ombre fa il suo effetto, rendendo ancora più terrificante l'esperienza visiva (nel senso buono) di DW2. Anche se non siamo ai livelli di Amnesia...
Multimedia
Immagini:

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Video:

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Audio
Rumori e effetti sonori ambientali di ottimo livello. Non è dello stesso livello il doppiaggio sia originale che quello tradotto nella nostra lingua: non manca qualche piccolo refuso nei testi e nel parlato, ma il livello globale è più che buono.
Commento
La Stirpe Oscura avrebbe in sé tutti gli elementi per essere un ottimo gioco horror: una trama avvincente che coinvolge Howard e la sua famiglia, e una città misteriosa con tutti gli annessi che un aoturo come Lovecraft si porta appresso. Il motore grafico conferisce la giusta tensione, con ambienti curati e un buon uso delle ombre, ma non sfrutta a dovere la maggiore interattività che offre. L'atmosfera complessiva è meno opprimente del primo capitolo, e l'inventario soffre di alcune pecche. Consigliato a chi si è divertito con il primo DW e vuole sapere come va a finire la storia di Howard; tutti gli altri soppesino i PRO e i CONTRO.
Voti
Grafica: 8.5
Audio: 7
Longevità: 7.5
Giocabilità: 6.5

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PRO:
Trama inquietante e intrigante
Libertà offerta dal motore grafico...

CONTRO:
...non sfruttata come meriterebbe
Gestione non ottimale dell'inventario

Voto finale
65/100
 
Riferimento: Darkness Within 2 - La Stirpe Oscura

Bello come gioco, ottima recensione!:bye:​