Il rinnovo del contratto di Ronaldinho è stato uno dei temi più caldi della prima parte dell'estate rossonera. Prima le vacanze a Rio, con l'incontro con la presidentessa del Flamengo Patricia Amorim e le sirene dei Los Angeles Galaxy di Beckham, sembrano allontanarlo in modo definitivo dal Milan. Poi il ritorno in Italia ed il proclamo di Berlusconi nel primo giorno di ritiro gettano acqua sul fuoco dei sospetti, confermando il Gaucho come pilastro del Milan del futuro. Complice un infortunio, Dinho salta però la prima parte del precampionato: visto lo stato di forma del brasiliano, mostrato dalle foto scattate durante le ferie estive, i tifosi iniziano a mostrare un certo mal di pancia nei confronti dell'asso verdeoro. Piano piano, il numero 80 rossonero riprende condizione, infilando la prima perla al Trofeo Tim contro la Juventus, arrivando in piena forma alla prima di campionato contro il Lecce, nella quale regala il primo assist stagionale e mostrato numeri di alta classe, uniti a preziosi rientri difensivi. Finita la prima domenica di serie A, il Milan completa non solo l'arrivo di Ibrahimovic ma anche quello di Robinho, creando un tandem offensivo da urlo. Dinho e Binho sono grandi amici, fin dai tempi della Selecao, ma i 18 milioni spesi per l'acquisto a titolo definitivo dell'erede designato da Pelé, accendono nuovi sospetti sul rinnovo contrattuale del Gaucho. Adesso i punti sul tavolo del rinnovo sono tanti: innanzitutto sarà valutato il lato economico con probabile ribasso degli attuali 8 milioni, ma sarà dato un peso importante anche all'aspetto tattico, con grande attenzione alle scelte di Allegri. L'intervento del presidente sembrava aver regalato il manico del coltello a Ronaldinho ma adesso, con l'arrivo dell'esterno dal City, Dinho non è più insostituibile. Il tormentone contrattuale continua, nella speranza che, anche nella prossima stagione, il Milan possa fregiarsi del poker d'assi che sta alimentando le fantasie di tutto l'ambiente rossonero.
