Info Dinho sempre più in alto. Il trio di testa allunga

Re Anto

Utente Colossal
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31 Marzo 2012
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Brasileirão, 15ª giornata: vincono Atletico Mineiro, Vasco e Fluminense. Sconfitta casalinga per il Botafogo di Seedorf: la torcida chiede la testa del tecnico de Oliveira e il rientro alla base dell'idolo Fernando Loco Abreu

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L'élite del Brasileirão 2012 non sbaglia un colpo. Nel turno infrasettimanale, il numero quindici della stagione, vincono le prime tre della classifica e fanno il vuoto alle proprie spalle. L'Atletico Mineiro piega il Coritiba per uno a zero e conserva la testa del campionato pur avendo una partita da recuperare. Il sorprendente Galo è inseguito da due squadre carioca: il Vasco, che ha regolato lo Sport a Recife, e il Fluminense, vincitore del San Paolo, al termine di una partita tirata. Domenica sera sfida al vertice tra Atletico Mineiro e Vasco. Sconfitto dal Palmeiras, in casa, il Botafogo di Clarence Seedorf.

DINHO DECISIVO — L'Atletico Mineiro fa davvero sul serio. La squadra guidata da Cuca ha trovato una formula tattica, coi tre giocatori creativi alle spalle di Jo, e soprattutto una convinzione mentale che, contro ogni pronostico di inizio anno, le assegnano oggi il ruolo di favorita, anche se la corsa è ancora lunghissima. Tra l'entusiasmo della torcida atleticana il Galo ha giocato con il Coritiba una partita fisicamente molto dura, con i giocatori del Coxa molto fallosi oltre che fastidiosamente chiacchieroni con l'arbitro. Primo tempo con occasioni distribuite quasi egualmente fra le due squadre. La partita la gira a inizio ripresa un angolo di Ronaldinho, battuto alla maniera dei bei giorni: Rever ci mette la testa e la palla accarezza la rete. Da quel momento la squadra capoclassifica controlla la partita, spreca un po' in avanti con l'ottimo Guillherme, pieno di iniziativa, e la nuova star Bernard, stavolta un po' sotto i suoi standard, ma non esiste il minimo sentore che il Coritiba possa rendersi pericoloso.

IDOLO FRED — Due ex giocatori del Lione, Juninho Pernambucano e Fred sono i giocatori chiave di Vasco e Fluminense. Il veterano (classe 1975) è il cuore e la mente della Gigante della Collina: a Recife contro la squadra che lo ha iniziato al professionismo segna il gol che sblocca il risultato prima del definitivo 2-0 dell'ecuadoriano Carlos Tenorio. Unica nota stonata della serata, i continui fischi e insulti di buona parte della torcida dello Sport: la stupidità non ha davvero confini. I primi a rimanerci male sono i familiari di Juninho, tifosi da sempre della squadra di Recife, loro città natale. Davvero un cecchino Fred. A Laranjeiras oramai è un idolo e più d'uno vorrebbe riassegnare a lui la maglia numero 9 della Seleção: contro il San Paolo è naturalmente suo il gol, l'ottavo del campionato, che fissa il punteggio sul 2-1 finale. Ancora alla ricerca di una identità definita il club paulista guidato da Ney Franco, che però a fine match dice di avere notato significativi miglioramenti, lamentando tuttavia le ingenuità per i due gol di testa subiti.

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BOTAFOGO CONTESTATO — L'identità la ricerca anche il Botafogo di Seedorf. Il club della Stella Solitaria ha lasciato la prima vittoria esterna del campionato al Palmeiras di Felipe Scolari (sugli scudi l'ex Liga di Quito Hernan Barcos, autore di una doppietta) e una sensazione di estrema fragilità. L'euforia dei tifosi per l'ingaggio dell'ex giocatore del Milan ha lasciato spazio alla contestazione: la torcida chiede la testa del tecnico Oswaldo de Oliveira e il rientro alla base dell'idolo Fernando Loco Abreu, probabilmente ceduto con troppa fretta.

BRILLA IL GIOVANE LUIZ ANTONIO — Il Loco ha giurato il suo amore al Botafogo baciando il simbolo del club carioca al termine della sconfitta del suo Figueirense contro il Flamengo. Si dice per irretire la torcida del Mengão, impegnatissima a insultare l'ex rivale cittadino: certo i tifosi di Florianopolis non saranno contentissimi anche perché l'amorevole gesto è accaduto dopo la settima sconfitta consecutiva del Figueirense, oggi ultimo in classifica. Bella vittoria dei giovani ragazzi del Flamengo. Con Dorival Junior al posto del nonno Joel Santana la squadra è decisamente migliorata, in convinzione e nella pulizia di gioco. Nella gara terminata 2-0 per il Fla all'Orlando Scarpelli, doppietta di Vagner Love, ottime accelerazioni di Negueba e grande match del giovane centrocampista Luiz Antonio, nella fase di interdizione forse il top, oggi, nel Paese del Futebol, ed è solo un 1991.

CRISI CORINTHIANS — Non ancora smaltita la sbornia della vittoria della Copa Libertadores dal Corinthians, lontanissimo dalla vetta e in palese crisi di gioco e risultati. Rischia addirittura di perdere in casa contro l'Atletico Goianiense: riesce a portare a casa un punto grazie alla rete di Paulinho, che si era divorato, prima del gol del definitivo 1-1, un'occasione clamorosa davanti alla porta avversaria. Nella vittoria del Santos (4-2 al Cruzeiro) in rete anche i due baby dalle grandi speranze, Victor Andrade, classe 1995, e Felipe Anderson, del 1993.

PROGRAMMA — Partite della 15a giornata: Botafogo–Palmeiras 1-2, Figueirense-Flamengo 0-2, Sport-Vasco 0-2, Fluminense-San Paolo 2-1, Santos-Cruzeiro 4-2, Bahia-Portuguesa 0-0, Corinthians-Atletico Goianiense 1-1, Ponte Preta-Gremio 0-0, Internacional-Nautico 0-0.

CLASSIFICA — Atletico Mineiro* 35 punti, Vasco 34, Fluminense 32, Gremio 28, Internacional 27, San Paolo 25, Botafogo e Cruzeiro 23, Ponte Preta 20, Flamengo* 19, Corinthians 18, Nautico e Portuguesa 17, Santos 16, Coritiba 15, Sport 14, Palmeiras e Bahia 13, Atletico GO 10, Figueirense 8. *= una partita in meno


Fonte:
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