Release [Diritto] La proprietà immobiliare

ebello

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22 Aprile 2007
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La proprietà immobiliare


Generalità


La proprietà immobiliare è quella che ha per oggetto i beni immobili. Essa è detta anche proprietà fondiaria e si distingue in:

  • proprietà edilizia
  • proprietà agraria
Prima di passare all'illustrazione degli aspetti più importanti dei due tipi di proprietà immobiliare, prendiamo in esame le caratteristiche comuni.
La prima è data dall'estensione della proprietà immobiliare, che non abbraccia solo il suolo, ma comprende anche il sottosuolo e lo spazio sovrastante al suolo.
In entrambe le direzioni il diritto del proprietario incontra però dei limiti: in primo luogo egli non può opporsi a quelle attività che si svolgono a un'altezza o a una profondità tali di non ledere alcun suo interesse. Così il proprietario non potrà opporsi a che il proprio fondo sia sorvolato da aerei a un'altezza tale da non pregiudicare l'uso del suo terreno.
In secondo luogo, sono sottratte alle disponibilità del proprietario del suolo le miniere, le cave o le torbiere che si trovano nel sottosuolo e che appartengono al patrimonio indisponibile, rispettivamente, dello Stato e delle Regione, così come le cose di interesse storico, archeologico o artistico.


In considerazione della natura reale del diritto di proprietà il proprietario può vietare a ogni estraneo l'ingresso nel proprio fondo e può di conseguenza recintarlo in qualunque momento. Il proprietario di un fondo non può tuttavia impedire che vi si entri per l'esercizio della caccia, a meno che il fondo stesso sia recintato nei modi previsti dalla legge sull'esercizio della caccia o che vi si trovino coltivazioni suscettibili di danno.


I rapporti di vicinato


Uno dei principali aspetti della disciplina della proprietà immobiliare è dato dai rapporti tra proprietari di fondi vicini. A questo proposito la legge detta una serie di disposizioni dirette a ripartire equamente i vantaggi e gli svantaggi che la vicinanza tra fondi di proprietari diversi comporta. Sono riconducibili a questo principio le norme in materia di immissioni e di distanze legali.
Le immissioni sono le produzioni di fumo, calore, esalazioni, rumori, vibrazioni, odori e simili su un fondo e la loro propagazione a un altro fondo. Il codice civili detta agli art. 873 e ss. Una serie di norme in materia di distanze tra costruzioni, luci e vedute, piantagione, scavi, alberi e recinzioni: esse costituiscono altrettanti limiti alle facoltà normalmente inerenti al diritto di proprietà fondaria.


La proprietà edilizia


L'ordinamento giuridico non si preoccupa però solo delle questioni che l'esercizio del diritto di proprietà su un fondo può determinare tra privati, ma anche del superiore interesse della collettività a che l'attività di costruzione di edifici si attui in maniera il più possibile armoniosa e ordinata, senza devastare bellezze naturali o artistiche e rendendo maggiormente “vivibili” e ospitali gli agglomerati urbani. Va sotto il nome di urbanistica quella materia che studia i diversi modi con cui lo Stato, le Regioni e i Comuni possono intervenire, o concretamente intervengono, attraverso leggo o atti amministrativi per regolamentare l'attività di edificazione da parte dei privati e degli enti pubblici. Al riguardo la normativa generale è contenuta in una serie di leggi statali, le più importanti delle quali sono la l. 28.1.1977, n.10, in cui principi sono stati precisati in dettaglio da una vasta attività normativa a livello regionale e dalla successiva l. 28.2.1985, n.47. Di grande importanza è il recente Testo Unico sull'edilizia entrato in vigore il 30.6.2003, che costituisce il nuovo nucleo normativo di base per la materia. In campo urbanistico importante è l'intervento comunale. Ogni comunque deve infatti dotarsi di un piano regolatore, cioè di un progetto che, tenuto conto della situazione del Comune stesso, ne preveda lo sviluppo futuro, determinando in quali aree debbano essere localizzati gli interventi dei privati o della Pubblica Amministrazione, quali zone debbano per esempio essere destinate a verde pubblico, quali risanate, quali ancora destinare a insediamenti produttivi. Nel piano regolatore vengono stabiliti anche gli indici di cubatura per le varie zone, distinguendo quelle a più elevata concentrazione abitativa da altre di tipo residenziale ecc.
Il proprietario di un'area che intenda realizzare una costruzione può farlo solo a condizione di essersi munito del permesso di costruire, rilasciato dal competente ufficio del Comune in cui questa deve essere realizzata. Tale permesso è oneroso, nel senso che il cittadino deve corrispondere all'amministrazione comunale un “contributo di costruzione”.


La proprietà agraria


Alla proprietà agraria è dedicato l'art. 44 della costituzione che stabilisce, quali fini da raggiungere, il razionale sfruttamento del suolo e il conseguimento di equi rapporti sociali. Per concretizzare tali obiettivi la legge deve imporre obblighi e vincoli alla proprietà terriera privata, fissando limiti alla sua estensione, in modo da eliminare il fenomeno del latifondo. La legge impone anche la bonifica delle terre incolte, e incoraggia la piccola e media proprietà agraria, nonché quella che si trova nelle zone montane.

Fonte:mia