- 5 Novembre 2007
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Avril Lavigne
Biografia
Avril Lavigne è una ragazza determinata che sa bene ciò che vuole. Quando arriva il momento di scrivere l’ormai tanto sospirato terzo album, The Best Damn Thing, ha un unico chiaro obiettivo: realizzare qualcosa di divertente. Nel corso del tour di Under My Skin, il capolavoro del 2004 otto volte platino, l’esplosiva punk-pop star canadese scopre che le canzoni che preferisce suonare sono quelle più ritmate e vitali. Si propone quindi di catturare nel suo nuovo disco quel tipo di contagiosa positività, quell’energia mozzafiato che lei stessa ama tanto liberare durante le sue performance dal vivo. The Best Damn Thing è ricco di riff frenetici, cori orecchiabili e suggestivi, il tutto magicamente trasfigurato da una ribellione di stampo indiscutibilmente rock. Uno schema che segna un cambiamento di rotta rispetto al più cupo ed introspettivo mondo di Under My Skin. Avril dimostra con il tono provocatorio e la frenesia di brani come “Everything Back But You” (una sorta di addio al boyfriend infedele) di divertirsi a creare testi e scenari che, come lei stessa li definisce, non siano “presi direttamente dal mio diario.” Il risultato è una selezione di brani che rivelano quanto Avril sia cresciuta come autrice e come interprete: la sfacciata ed autoritaria “I Can Do Better” (uno dei suoi pezzi preferiti), insieme all’irresistibile primo singolo “Girlfriend” – che abbina una ritmica hip-hop a energiche chitarre, intercalate al battito di mani e ad un coro al femminile, con un’improvvisa sferzata punk rock; fino ad arrivare all’emozionante “Keep Holding On,” ballata da lei composta su richiesta della 20th Century Fox per il film fantastico ‘Eragon’.
Artista dall’innato talento, con una sensibilità ormai abilmente affinato per le melodie pop energiche e accattivanti, Avril è stata coinvolta in ogni aspetto del processo creativo di The Best Damn Thing: ha potuto comporre in totale autonomia i propri brani (“non avevo un consulente A&R per questo disco,” sottolinea. “Sapevo esattamente che tipo di sonorità volevo raggiungere”), scegliere i produttori ed i collaboratori musicali, revisionare in studio i toni delle chitarre e il timbro delle percussioni. Ha lavorato duramente per essere certa di realizzare il miglior disco possibile. Un’esperienza che si dimostra entusiasmante: “Non immaginavo che fare un disco potesse essere così divertente,” confessa oggi Avril.
Per la produzione dell’album si avvale dell’esperienza di Dr. Luke (Pink, Lady Sovereign), Butch Walker (amico di vecchia data che ha collaborato con lei anche per Under My Skin), Rob Cavallo (Green Day, My Chemical Romance, Goo Goo Dolls) e del marito Deryck Whibley (Sum 41). Per descrivere la sua collaborazione con l’autore/produttore Dr. Luke, che ha lavorato a molti dei brani dell’album, Avril racconta: “Fra me e Luke si è instaurata un’ottima armonia, una chimica speciale.” L’atmosfera rilassata creatasi in studio trapela oggi dalle stesse canzoni: la risata di Avril che risuona in “I Can Do Better”, la sua voce che accenna a “suonare una bottiglia di birra” (soffiandoci dentro) nei cori di chiusura di “Girlfriend”.
Quattro dei brani del nuovo album — “Innocence,” “Hot, “One of Those Girls” e “Contagious”— sono stati scritti da Avril insieme ad uno dei membri della sua vecchia band, Evan Taubenfeld. “Evan è uno dei migliori amici che abbia al mondo,” confessa teneramente Avril. “Mi è stato vicino fin dagli inizi di questa avventura”.
Ovviamente tutta la spigolosa e prorompente energia che alimenta l’album si prepara a rivivere nello show dal vivo che Avril sta pianificando per il tour autunnale. Ha messo insieme una nuova band e porterà con sé anche due ballerini (“E’ la prima volta che mi cimento in una coreografia,” confessa sorridendo. “Sarà uno sballo”).
Quante cose sono successe nella vita di Avril Lavigne dal 2002 anno in cui, appena diciassettenne, pubblica il disco di debutto Let Go. L’album conquista 8 candidature ai Grammy e 4 Juno Awards (incluso il premio di Album of the Year and New Artist of the Year), trainato da memorabili singoli come “Complicated,” “Sk8ter Boy” e “I’m With You”, arrivando a vendere oltre 16 milioni di copie nel mondo. Con Under My Skin la ragazza di Ontario consacra il proprio status di superstar conquistando il n. 1 nelle classifiche di Stati Uniti, Canada e U.K, e incanta il mondo con singoli come “Don’t Tell Me” e “My Happy Ending” aggiudicandosi lungo il cammino 3 ulteriori Juno Awards.
Nel 2006 Avril sposa Deryck Whibley dei Sum 41 e debutta come attrice in Fast Food Nation di Richard Linklater oltre a prestare la sua voce per il film animato Over the Hedge della Dreamworks. Potrà sembrarci un po’ più sofisticata oggi, ma resta senza dubbio unica, insuperabile, impavida. The Best Damn Thing rappresenta Avril Lavigne in una fase inedita della sua vita; attraversate le ombre dell’irrequieta ribellione da teenager ha ritrovato la luce, pronta per ripartire, divertirsi e divertire; decisa a scuotere il mondo con le sue melodie rock, decisa persino a ballare. E’ tutto esattamente come doveva essere .... The best damn Thing ...la cosa migliore che abbia mai fatto.
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Biografia
Avril Lavigne è una ragazza determinata che sa bene ciò che vuole. Quando arriva il momento di scrivere l’ormai tanto sospirato terzo album, The Best Damn Thing, ha un unico chiaro obiettivo: realizzare qualcosa di divertente. Nel corso del tour di Under My Skin, il capolavoro del 2004 otto volte platino, l’esplosiva punk-pop star canadese scopre che le canzoni che preferisce suonare sono quelle più ritmate e vitali. Si propone quindi di catturare nel suo nuovo disco quel tipo di contagiosa positività, quell’energia mozzafiato che lei stessa ama tanto liberare durante le sue performance dal vivo. The Best Damn Thing è ricco di riff frenetici, cori orecchiabili e suggestivi, il tutto magicamente trasfigurato da una ribellione di stampo indiscutibilmente rock. Uno schema che segna un cambiamento di rotta rispetto al più cupo ed introspettivo mondo di Under My Skin. Avril dimostra con il tono provocatorio e la frenesia di brani come “Everything Back But You” (una sorta di addio al boyfriend infedele) di divertirsi a creare testi e scenari che, come lei stessa li definisce, non siano “presi direttamente dal mio diario.” Il risultato è una selezione di brani che rivelano quanto Avril sia cresciuta come autrice e come interprete: la sfacciata ed autoritaria “I Can Do Better” (uno dei suoi pezzi preferiti), insieme all’irresistibile primo singolo “Girlfriend” – che abbina una ritmica hip-hop a energiche chitarre, intercalate al battito di mani e ad un coro al femminile, con un’improvvisa sferzata punk rock; fino ad arrivare all’emozionante “Keep Holding On,” ballata da lei composta su richiesta della 20th Century Fox per il film fantastico ‘Eragon’.
Artista dall’innato talento, con una sensibilità ormai abilmente affinato per le melodie pop energiche e accattivanti, Avril è stata coinvolta in ogni aspetto del processo creativo di The Best Damn Thing: ha potuto comporre in totale autonomia i propri brani (“non avevo un consulente A&R per questo disco,” sottolinea. “Sapevo esattamente che tipo di sonorità volevo raggiungere”), scegliere i produttori ed i collaboratori musicali, revisionare in studio i toni delle chitarre e il timbro delle percussioni. Ha lavorato duramente per essere certa di realizzare il miglior disco possibile. Un’esperienza che si dimostra entusiasmante: “Non immaginavo che fare un disco potesse essere così divertente,” confessa oggi Avril.
Per la produzione dell’album si avvale dell’esperienza di Dr. Luke (Pink, Lady Sovereign), Butch Walker (amico di vecchia data che ha collaborato con lei anche per Under My Skin), Rob Cavallo (Green Day, My Chemical Romance, Goo Goo Dolls) e del marito Deryck Whibley (Sum 41). Per descrivere la sua collaborazione con l’autore/produttore Dr. Luke, che ha lavorato a molti dei brani dell’album, Avril racconta: “Fra me e Luke si è instaurata un’ottima armonia, una chimica speciale.” L’atmosfera rilassata creatasi in studio trapela oggi dalle stesse canzoni: la risata di Avril che risuona in “I Can Do Better”, la sua voce che accenna a “suonare una bottiglia di birra” (soffiandoci dentro) nei cori di chiusura di “Girlfriend”.
Quattro dei brani del nuovo album — “Innocence,” “Hot, “One of Those Girls” e “Contagious”— sono stati scritti da Avril insieme ad uno dei membri della sua vecchia band, Evan Taubenfeld. “Evan è uno dei migliori amici che abbia al mondo,” confessa teneramente Avril. “Mi è stato vicino fin dagli inizi di questa avventura”.
Ovviamente tutta la spigolosa e prorompente energia che alimenta l’album si prepara a rivivere nello show dal vivo che Avril sta pianificando per il tour autunnale. Ha messo insieme una nuova band e porterà con sé anche due ballerini (“E’ la prima volta che mi cimento in una coreografia,” confessa sorridendo. “Sarà uno sballo”).
Quante cose sono successe nella vita di Avril Lavigne dal 2002 anno in cui, appena diciassettenne, pubblica il disco di debutto Let Go. L’album conquista 8 candidature ai Grammy e 4 Juno Awards (incluso il premio di Album of the Year and New Artist of the Year), trainato da memorabili singoli come “Complicated,” “Sk8ter Boy” e “I’m With You”, arrivando a vendere oltre 16 milioni di copie nel mondo. Con Under My Skin la ragazza di Ontario consacra il proprio status di superstar conquistando il n. 1 nelle classifiche di Stati Uniti, Canada e U.K, e incanta il mondo con singoli come “Don’t Tell Me” e “My Happy Ending” aggiudicandosi lungo il cammino 3 ulteriori Juno Awards.
Nel 2006 Avril sposa Deryck Whibley dei Sum 41 e debutta come attrice in Fast Food Nation di Richard Linklater oltre a prestare la sua voce per il film animato Over the Hedge della Dreamworks. Potrà sembrarci un po’ più sofisticata oggi, ma resta senza dubbio unica, insuperabile, impavida. The Best Damn Thing rappresenta Avril Lavigne in una fase inedita della sua vita; attraversate le ombre dell’irrequieta ribellione da teenager ha ritrovato la luce, pronta per ripartire, divertirsi e divertire; decisa a scuotere il mondo con le sue melodie rock, decisa persino a ballare. E’ tutto esattamente come doveva essere .... The best damn Thing ...la cosa migliore che abbia mai fatto.
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