ROMA - Paolo Liguori va su di giri per difendere la Sanità italiana. Il salotto di Barbara D'Urso a Domenica Live tratta in apertura della piaga della malasanità italiana e il clima si arroventa quando una signora del pubblico si alza per denunciare: "Sono ammalata di cancro, sto morendo e il servizio pubblico non consente che mi curi. E per il privato non ho soldi a sufficienza».
E un'altra signora che vive ai Castelli Romani denuncia che deve ricorrere al medico privato, spendendo 50 euro dei 400 che guadagna al mese, perché è rimasto un solo Pronto soccorso attivo in zona.
Ma Liguori sembra non accettare la situazione: "La Sanità italiana è d'eccellenza in Europa. E qui in studio non ci sono persone che faticano ad arrivare a fine mese. Con borse e scarpe da 100 euro".
Una battuta, questa che peggiora la situazione. E il buon Paolo deve scusarsi con una ragazza del pubblico che, sentitasi presa in causa per i suoi stivali, spiega che per permetterseli deve stringere la cinghia.
Non basta a ridimensionare l'opinione del battagliero giornalista neanche la testimonianza di un vigile del Fuoco che afferma: "Mio padre ha avuto un attacco cardiaco e sull'ambulanza non c'era un medico per la rianimazione; e mia sorella, ammalata di cancro da 5 anni, deve aspettare, dalle 7 del mattino dell'appuntamento fino alle 13, che le facciano la chemio, con gli addetti che vanno in pausa pranzo prima di trattarla".
L'ostinazione di Liguori è tanta, al punto che anche la D'Urso rischia di uscire dai gangheri, quando il collega l'accusa: "Non sai quello di cui parli, dai un quadro distorto della Sanità italiana".
Il volume della voce sale, il clima diventa sempre più caldo, l'anziana signora ammalata di cancro che siede sulle gradinate dello studio si alza in piedi per dire la sua.
Poi arriva un'email alla redazione: "Ho ascoltato la dichiarazione della signora in studio: ditele che destino metà della mia tredicesima perché possa fare una mammografia e avviare le sue cure".
E almeno su questo Liguori non ribatte.
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