Il ct: «Non ripeto certi errori del passato. Le avvesarie più forti? Spagna e Inghilterra, poi Germania e Italia»
RIO DE JANEIRO, 24 novembre - Dunga chiude la porta del Mondiale a Ronaldo. «Portarlo al Mondiale? - ha detto il ct del Brasile - Certi giocatori non hanno bisogno di fare dei test prima, però io vi chiedo una cosa: non illudete i tifosi, e non inducetemi a fare certi errori del passato». Dunga ha detto queste parole, rivolgendosi ai giornalisti, nel corso di una conferenza stampa in cui sono stati rivelati i nomi dei calciatori in lizza per il premio di miglior giocatore del 'Brasilerao' 2009, tra i quali c'è il Fenomeno (ed anche Adriano). «Per giocare in nazionale - ha aggiunto Dunga - non bastano i valori tecnici ma conta anche il coinvolgimento nel gruppo. Altrimenti non si entra. In Sudafrica non si ripeteranno certi sbagli del passato».
«A sostenere che la tecnica non basta e che uno deve essere coinvolto nel gruppo non sono solo io - ha detto ancora Dunga - ma il gruppo stesso. Bisogna essere altamente competitivi". L'ex mediano della Fiorentina ha poi confermato che in Sudafrica la 'Seleçao' sarà blindata, anche ai giornalisti, «perchè quando arriveremo lì non si deve ripetere la confusione del passato. Chi va in campo deve avere la tranquillità necessaria per poter lavorare bene. Quindi la nostra privacy va tutelata, e la Seleçao dovrà chiudersi in se stessa, anche se a qualcuno non andrà bene».
Dunga, che ha anche risposto con un eloquente sorriso ironico a chi gli ha fatto notare che Ronaldo, nonostante i 23 gol segnati in quest'anno solare con il Corinthians, continua ad apparire sovrappeso, ha poi parlato del Mondiale, e le sue favorite. In particolare ha indicato la Spagna, che Pelè nei giorni scorsi ha definito «come il Brasile che vinse nel 1970». «La Spagna è una potenza, è cresciuta più di quanto pensassimo - ha detto il ct del Brasile - e lo stesso vale per l'Inghilterra. Hanno mostrato cose che ancora non avevamo visto, come maggior equilibrio ed un calcio più concreto. Poi è chiaro che ci sono anche l'Italia e la Germania».
RIO DE JANEIRO, 24 novembre - Dunga chiude la porta del Mondiale a Ronaldo. «Portarlo al Mondiale? - ha detto il ct del Brasile - Certi giocatori non hanno bisogno di fare dei test prima, però io vi chiedo una cosa: non illudete i tifosi, e non inducetemi a fare certi errori del passato». Dunga ha detto queste parole, rivolgendosi ai giornalisti, nel corso di una conferenza stampa in cui sono stati rivelati i nomi dei calciatori in lizza per il premio di miglior giocatore del 'Brasilerao' 2009, tra i quali c'è il Fenomeno (ed anche Adriano). «Per giocare in nazionale - ha aggiunto Dunga - non bastano i valori tecnici ma conta anche il coinvolgimento nel gruppo. Altrimenti non si entra. In Sudafrica non si ripeteranno certi sbagli del passato».
«A sostenere che la tecnica non basta e che uno deve essere coinvolto nel gruppo non sono solo io - ha detto ancora Dunga - ma il gruppo stesso. Bisogna essere altamente competitivi". L'ex mediano della Fiorentina ha poi confermato che in Sudafrica la 'Seleçao' sarà blindata, anche ai giornalisti, «perchè quando arriveremo lì non si deve ripetere la confusione del passato. Chi va in campo deve avere la tranquillità necessaria per poter lavorare bene. Quindi la nostra privacy va tutelata, e la Seleçao dovrà chiudersi in se stessa, anche se a qualcuno non andrà bene».
Dunga, che ha anche risposto con un eloquente sorriso ironico a chi gli ha fatto notare che Ronaldo, nonostante i 23 gol segnati in quest'anno solare con il Corinthians, continua ad apparire sovrappeso, ha poi parlato del Mondiale, e le sue favorite. In particolare ha indicato la Spagna, che Pelè nei giorni scorsi ha definito «come il Brasile che vinse nel 1970». «La Spagna è una potenza, è cresciuta più di quanto pensassimo - ha detto il ct del Brasile - e lo stesso vale per l'Inghilterra. Hanno mostrato cose che ancora non avevamo visto, come maggior equilibrio ed un calcio più concreto. Poi è chiaro che ci sono anche l'Italia e la Germania».
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