Nel Canale di Sicilia, collegando con una linea ideale Sciacca (Agrigento) e l'Isola di Pantelleria, a 16 miglia (30 km) dalla prima e 29 (55 km) dalla seconda, si erge uno dei coni accessori del vulcano sottomarino Empedocle; gli altri due più importanti sono i vicini Banchi Terribile e Nerita. Il cono di questo vulcano, che ha un'altezza media di 500 m dal fondo marino, arriva fino a quasi 7 metri dalla superficie e costituisce l'Isola Ferdinandea. A causa dell'attività del vulcano, a periodi l'isola è arrivata ad emergere al di sopra del livello delle onde, diventando visibile, anche se la sua presenza è sempre stata effimera.
La segnalazione di un vulcano sottomarino in attività tra l'allora Eraclea Minoa e Pantelleria fu notata già all'epoca della Prima Guerra Punica, poi se ne tornò a parlare nel corso del 17° Secolo, quando l'isola apparve, sempre per breve tempo, in diverse occasioni.
Il 22 giugno del 1831 la parte occidentale della Sicilia fu scossa da un forte terremoto ed il 7 luglio il capitano Francesco Trafiletti, comandante del brigantino Gustavo, registrò sul giornale di bordo l'avvistamento di uno scoglio, evidentemente il cono terminale di un vulcano, che si ergeva dalle onde per circa 8 metri ed eruttava cenere e lapilli. Tra il 10 e l'11 luglio vi furono una forte scossa sismica ed una potente eruzione, a seguito delle quali l'isola giunse alla sua massima emersione, con una superficie di circa 5 kmq ed un'altezza di 60 metri sul livello del mare.
La segnalazione di un vulcano sottomarino in attività tra l'allora Eraclea Minoa e Pantelleria fu notata già all'epoca della Prima Guerra Punica, poi se ne tornò a parlare nel corso del 17° Secolo, quando l'isola apparve, sempre per breve tempo, in diverse occasioni.
Il 22 giugno del 1831 la parte occidentale della Sicilia fu scossa da un forte terremoto ed il 7 luglio il capitano Francesco Trafiletti, comandante del brigantino Gustavo, registrò sul giornale di bordo l'avvistamento di uno scoglio, evidentemente il cono terminale di un vulcano, che si ergeva dalle onde per circa 8 metri ed eruttava cenere e lapilli. Tra il 10 e l'11 luglio vi furono una forte scossa sismica ed una potente eruzione, a seguito delle quali l'isola giunse alla sua massima emersione, con una superficie di circa 5 kmq ed un'altezza di 60 metri sul livello del mare.