Bloccare l'uscita, peraltro imminente, del film che ha scandalizzato l'ultimo Festival del Film di Roma, facendo però vincere due statuette a Isabella Ferrari, come migliore attrice protagonista e a Paolo Franchi per la regia.
Il controverso, criticato, discusso "E la chiamano estate" sarebbe infatti, adesso, anche al centro di una vera e propria azione legale intentata da Fiorelisa Calcagno Martino, vedova di Bruno Martino, autore e compositore dei celebri brani musicali 'Estate' e 'E la chiamano estate', mirata ad impedirne la distribuzione nelle sale.
Come riporta Dagospia, che pubblica una lettera inviata dalla stessa vedova del musicista, la signora Calcagno Martino "per il tramite del suo avvocato Pieremilio Sammarco, ha depositato il 19 novembre presso il Tribunale di Roma un ricorso cautelare d'urgenza ex art. 700 c.p.c. diretto ad inibire la proiezione e distribuzione nelle sale del film 'E la chiamano Estate' del regista Paolo Franchi".
Il motivo del ricorso d'urgenza, che bloccherebbe l'uscita del film fissata per il 22 novembre, è legato "alle sue scene a carattere pornografico e la sua trama scabrosa che, sincronizzate alle musiche del Maestro Bruno Martino, lederebbero gravemente il patrimonio morale, culturale e artistico del musicista".
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