- 7 Marzo 2009
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E', a sorpresa, Amauri il bomber più prolifico tra quelli che hanno cambiato maglia nel mercato di gennaio. L'ex Juve è andato a segno 7 volte con il Parma, facendo meglio di Pazzini e Floro Flores, passati rispettivamente dalla Sampdoria all'Inter e dall'Udinese al Genoa, entrambi a quota 6. E ha realizzato le stesse marcature di Matri, che ha preso il suo posto dal Cagliari. Ma il rapporto prezzo-qualità è tutto a favore dell'italobrasiliano.
Amauri, che prima di trasferirsi in Emilia era a quota zero nella classifica marcatori, si è subito conquistato un posto da titolare, lasciando ai margini Crespo e Bojinov. I suoi gol (in 11 partite) si sono rivelati pesanti perché hanno permesso al Parma di allontanarsi dalla zona pericolante e presentarsi alla volata salvezza con un minimo margine di tranquillità. Un affare per la società di Ghirardi, che ha ricevuto Amauri in prestito gratuito.
Al suo posto alla Juve è arrivato Alessandro Matri, uomo da 18 gol totali, di cui 7 in 12 presenze in bianconero. Per averlo, però, a Torino hanno dovuto sborsare subito 2,5 milioni di euro (e la restante metà di Ariaudo), più eventuali altri 15,5 per il riscatto a fine stagione. Una bella cifra per un giocatore che, comunque, ha rianimato la "Vecchia Signora". Anche se forse è arrivato troppo tardi.
Non è servito a molto neppure Giampaolo Pazzini. L'Inter per l'ex doriano ha pagato 13 milioni più il cartellino di Biabiany, ma le sue 6 reti in nerazzurro (tante quante quelle in blucerchiato) non sono servite a completare la rimonta scudetto. Al "Pazzo", 13 match agli ordini di Leonardo, resta comunque la possibilità di vincere la Coppa Italia.
Poche soddisfazioni anche per Antonio Floro Flores, passato, in prestito con diritto di riscatto, dall'Udinese che sogna la Champions League al Genoa che naviga a centro classifica. Come per Amauri, tuttavia, la sua consolazione sta nell'aver segnato di più con la nuova maglia che con la vecchia (6 centri in 14 presenze contro 3 in 12). Insomma, quando cambiare aria fa bene. Almeno fino a giugno.
SportMediaset!
Amauri, che prima di trasferirsi in Emilia era a quota zero nella classifica marcatori, si è subito conquistato un posto da titolare, lasciando ai margini Crespo e Bojinov. I suoi gol (in 11 partite) si sono rivelati pesanti perché hanno permesso al Parma di allontanarsi dalla zona pericolante e presentarsi alla volata salvezza con un minimo margine di tranquillità. Un affare per la società di Ghirardi, che ha ricevuto Amauri in prestito gratuito.
Al suo posto alla Juve è arrivato Alessandro Matri, uomo da 18 gol totali, di cui 7 in 12 presenze in bianconero. Per averlo, però, a Torino hanno dovuto sborsare subito 2,5 milioni di euro (e la restante metà di Ariaudo), più eventuali altri 15,5 per il riscatto a fine stagione. Una bella cifra per un giocatore che, comunque, ha rianimato la "Vecchia Signora". Anche se forse è arrivato troppo tardi.
Non è servito a molto neppure Giampaolo Pazzini. L'Inter per l'ex doriano ha pagato 13 milioni più il cartellino di Biabiany, ma le sue 6 reti in nerazzurro (tante quante quelle in blucerchiato) non sono servite a completare la rimonta scudetto. Al "Pazzo", 13 match agli ordini di Leonardo, resta comunque la possibilità di vincere la Coppa Italia.
Poche soddisfazioni anche per Antonio Floro Flores, passato, in prestito con diritto di riscatto, dall'Udinese che sogna la Champions League al Genoa che naviga a centro classifica. Come per Amauri, tuttavia, la sua consolazione sta nell'aver segnato di più con la nuova maglia che con la vecchia (6 centri in 14 presenze contro 3 in 12). Insomma, quando cambiare aria fa bene. Almeno fino a giugno.
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