Info Ed è subito Ibrahimovic. Debutto e Gol col PSG

Re Anto

Utente Colossal
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31 Marzo 2012
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Contro il DC United finisce 1-1, ma lo svedese, con la maglia numero 18, a segno dopo appena tre minuti al primo pallone giocato su lancio di Menez. Poi è leader e protagonista in appena 37 minuti giocati. Verratti anonimo, bene Lavezzi

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Il debutto ufficiale di Zlatan Ibrahimovic in maglia (numero 18) del Paris Saint-Germain a Washington non viene considerato un’attrazione dai locali, perché il vecchio Robert Kennedy Stadium sembra molto più deserto dei 13.176 spettatori accreditati sulle tribune. Chi non c’è, però, si perde l’opportunità di vedere già un bell'Ibra, pur limitato dalle condizioni fisiche non ottimali. Lo svedese impiega solo 3' per segnare il primo gol ufficiale con la nuova squadra: raggiunge un lancio in profondità di Menez al limite dell’area, il suo primo tocco della gara, stringe al centro bevendosi il difensore e infila di precisione con il sinistro.

GIÀ LEADER — E non si ferma lì: può sembrare incredibile, ma il gioco dei francesi spesso transita per i suoi piedi, nonostante sia arrivato da appena quattro giorni. Al 27’, spedisce una palla deliziosa a centro area per l’accorrente Maxwell che sbaglia malamente. E due minuti dopo, su un errore di Woolard, che gli regala la palla in area, tira fuori. La sua partita dura 37’ prima che Ancelotti lo richiami in panchina. Ma nel frattempo erano accaduti due episodi importanti. Al 23’ l’arbitro aveva mandato tutti negli spogliatoi quando sullo stadio si era scatenato un temporale con lampi e tuoni: è il regolamento dello sport Usa, molto pignolo in casi del genere. C’erano poi voluti 45’ per riprendere. Al 33’ il D.C. United pareggiava il conto con un rigore trasformato da De Rosario dopo un mano di Bisevac.

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OK LAVEZZI — Poi, nel secondo tempo, Ancelotti cambia tutti. Esce Verratti, un po’ anonimo, schierato dall’inizio, mentre, fra gli altri, entrano Pastore e Lavezzi. E, nei primi 10’, la loro energia porta il Psg vicino al nuovo vantaggio. La squadra sembra più pimpante, ma poi lo United, più in palla fisicamente e più motivato nell’affrontare la supercorazzata parigina, sfiora il gol in alcune occasioni. Finisce 1-1, con un’occasionissima sprecata da Gameiro innescato da Lavezzi proprio allo scadere. Ma il risultato ha poca importanza, contava vedere soprattutto l’inserimento di Ibra in questa superformazione. Ancelotti si dichiara soddisfatto. Ma lo è anche Ibra, che sorridente dice: "Considerando i pochi allenamenti non sono andato male. E segnare fa sempre molto molto piacere, anche se il campo faceva schifo. Ovvio che devo crescere".

Fonte:
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