Si definisce eiaculazione precoce , l’eiaculazione che si verifica in tempi più brevi di quanto desiderato dal maschio. Quando quest’evento si manifesta occasionalmente, non esprime una disfunzione bensì uno stato ansioso più elevato del normale, causato da situazioni sessuali non abituali ed in qualche modo «stressanti». Quando, invece, l'eiaculazione precoce si presenta frequentemente, possiamo parlare di una vera e propria disfunzione sessuale.
L'eiaculazione precoce è presente in oltre il 30% degli uomini, venendo così a rappresentare la disfunzione sessuale maschile a maggior prevalenza. Il comportamento eiaculatorio è determinato da tre fattori: il fattore psicologico, quello ambientale-relazionale e quello biologico. Il fattore biologico, traduce l’integrità di organi ed apparati preposti al determinismo dell’orgasmo e dell’eiaculazione. Il fattore psicologico nell'eiaculazione precoce , è un aspetto della sessualità di base, che si configura nelle prime fasi della vita. Il fattore ambientale-relazionale, è rappresentato dall’impronta che lascia, nel vissuto di ogni individuo, il tipo di educazione ed il contesto socio-culturale di crescita.
CAUSE – I fattori che determinano la comparsa dell'eiaculazione precoce possono essere di carattere psico-sessuologico o di natura organica. Rispetto ai tempi di insorgenza, l’eiaculazione precoce può essere primitiva o secondaria.
L'eiaculazione precoce primitiva si manifesta fin dai primi rapporti sessuali, ed è quella più difficile da trattare, essendo più difficile individuarne la causa. Per contro, l'eiaculazione precoce secondaria compare solo ad un certo momento della vita sessuale e, in questo caso, è più agevole ricercare i rapporti causa/effetto che l’hanno determinata. Ciò rende più agevole l’approccio terapeutico.
Un tipo particolare di eiaculazione precoce secondaria, può insorgere in soggetti che presentano difficoltà a mantenere una buona erezione. In questi casi il maschio, consciamente o inconsciamente, velocizza l’evento eiaculatorio al fine di concludere il rapporto prima che venga meno l’erezione.
Le più diffuse tecniche di trattamento psico-sessuologico dell’eiaculazione precoce sono quelle cognitivo-comportamentali. Quando l’eiaculazione precoce è secondaria ad un’infiammazione prostato-vescicolare, insieme ad un’adeguata terapia antiflogistica, potranno essere impiegati transitoriamente, farmaci alfa1-litici, che, determinando un ritardo dell’emissione dello sperma in uretra, rallentano l’eiaculazione. L’eiaculazione precoce secondaria dovuta ad un difetto d’erezione, può trarre vantaggio dall’impiego di farmaci che favoriscono l’evento erettile.
I casi di eiaculazione precoce occasionale, legata a fattori sessuali e/o ambientali ansiogeni (es.: nuova partner; ambiente sfavorevole, etc.), possono trarre beneficio dall’assunzione di ansiolitici con minima azione depressiva sul sistema nervoso centrale. Nei pazienti con eiaculazione precoce primitiva che si manifesta solo durante la penetrazione, è possibile tentare una desensibilizzazione psico-sensoriale con creme anestetizzanti applicate sul glande per 15’ e rimosse prima della penetrazione. Usando tempi di applicazione progressivamente decrescenti, il soggetto arriva spesso ad acquisire un buon controllo spontaneo dell’eiaculazione.
Infine, è attualmente molto in uso l’impiego di antidepressivi serotoninergici per il trattamento dell'eiaculazione precoce primitiva o secondaria su base psico-sessuologica. Questi farmaci, opportunamente dosati ed utilizzati nell’ambito di un programma terapeutico psico-sessuologico, contrastano l’ingenerarsi della fase eccitatoria a livello cerebrale e ritardano il raggiungimento dell’orgasmo. Quindi possiamo concludere, che l’eiaculazione precoce primitiva può avere un’origine multifattoriale. L’approccio terapeutico ideale, quando necessario, deve quindi essere di tipo multidisciplinare, coinvolgendo differenti specialisti che collaborino alla risoluzione del problema.
Fonte: “Corriere della sera”
L'eiaculazione precoce è presente in oltre il 30% degli uomini, venendo così a rappresentare la disfunzione sessuale maschile a maggior prevalenza. Il comportamento eiaculatorio è determinato da tre fattori: il fattore psicologico, quello ambientale-relazionale e quello biologico. Il fattore biologico, traduce l’integrità di organi ed apparati preposti al determinismo dell’orgasmo e dell’eiaculazione. Il fattore psicologico nell'eiaculazione precoce , è un aspetto della sessualità di base, che si configura nelle prime fasi della vita. Il fattore ambientale-relazionale, è rappresentato dall’impronta che lascia, nel vissuto di ogni individuo, il tipo di educazione ed il contesto socio-culturale di crescita.
CAUSE – I fattori che determinano la comparsa dell'eiaculazione precoce possono essere di carattere psico-sessuologico o di natura organica. Rispetto ai tempi di insorgenza, l’eiaculazione precoce può essere primitiva o secondaria.
L'eiaculazione precoce primitiva si manifesta fin dai primi rapporti sessuali, ed è quella più difficile da trattare, essendo più difficile individuarne la causa. Per contro, l'eiaculazione precoce secondaria compare solo ad un certo momento della vita sessuale e, in questo caso, è più agevole ricercare i rapporti causa/effetto che l’hanno determinata. Ciò rende più agevole l’approccio terapeutico.
Un tipo particolare di eiaculazione precoce secondaria, può insorgere in soggetti che presentano difficoltà a mantenere una buona erezione. In questi casi il maschio, consciamente o inconsciamente, velocizza l’evento eiaculatorio al fine di concludere il rapporto prima che venga meno l’erezione.
Perfavore,
Entra
oppure
Registrati
per vedere i Link!
Come curare l'eiaculazione precoce
Le più diffuse tecniche di trattamento psico-sessuologico dell’eiaculazione precoce sono quelle cognitivo-comportamentali. Quando l’eiaculazione precoce è secondaria ad un’infiammazione prostato-vescicolare, insieme ad un’adeguata terapia antiflogistica, potranno essere impiegati transitoriamente, farmaci alfa1-litici, che, determinando un ritardo dell’emissione dello sperma in uretra, rallentano l’eiaculazione. L’eiaculazione precoce secondaria dovuta ad un difetto d’erezione, può trarre vantaggio dall’impiego di farmaci che favoriscono l’evento erettile.
I casi di eiaculazione precoce occasionale, legata a fattori sessuali e/o ambientali ansiogeni (es.: nuova partner; ambiente sfavorevole, etc.), possono trarre beneficio dall’assunzione di ansiolitici con minima azione depressiva sul sistema nervoso centrale. Nei pazienti con eiaculazione precoce primitiva che si manifesta solo durante la penetrazione, è possibile tentare una desensibilizzazione psico-sensoriale con creme anestetizzanti applicate sul glande per 15’ e rimosse prima della penetrazione. Usando tempi di applicazione progressivamente decrescenti, il soggetto arriva spesso ad acquisire un buon controllo spontaneo dell’eiaculazione.
Infine, è attualmente molto in uso l’impiego di antidepressivi serotoninergici per il trattamento dell'eiaculazione precoce primitiva o secondaria su base psico-sessuologica. Questi farmaci, opportunamente dosati ed utilizzati nell’ambito di un programma terapeutico psico-sessuologico, contrastano l’ingenerarsi della fase eccitatoria a livello cerebrale e ritardano il raggiungimento dell’orgasmo. Quindi possiamo concludere, che l’eiaculazione precoce primitiva può avere un’origine multifattoriale. L’approccio terapeutico ideale, quando necessario, deve quindi essere di tipo multidisciplinare, coinvolgendo differenti specialisti che collaborino alla risoluzione del problema.
Fonte: “Corriere della sera”