"In questo momento nel calcio Messi è come Dio". Samuel Eto’o ha affidato al catalano Sport in edicola oggi i suoi pensieri su Inter-Barça. L’attaccante nerazzurro, 5 anni e una valanga di gol in maglia blaugrana, si spende in grandi elogi verso i suoi ex compagni, ma lotta con forza contro la rassegnazione che nota nell’ambiente milanese.
“Potrei passare ore a parlare di quanto gioca bene il Barça. Se cominciamo a elencarne le virtù finiamo tra una settimana. Motivazioni extra per me? Più che stimoli parlerei di mal di testa. Io non sono certo pessimista ma ho la sensazione che la gente non creda che siamo in grado di eliminare il Barcellona. Noto addirittura rassegnazione, mi pare che tutto il mondo sia convinto che è praticamente impossibile battere il Barça. Io invece ripeto che ogni partita fa storia a sé. Sembra impossibile ma loro ora forse stanno addirittura meglio di quando li abbiamo affrontati nel girone però anche noi siamo migliorati tantissimo in tanti aspetti”.
“Per esempio in attacco: prima giocavamo a rombo e ora ci schieriamo con una linea di tre o addirittura 4 attaccanti. Col rombo a me è costato parecchio adattarmi perché perdevo la posizione. L’arrivo di Pandev è stato fondamentale per dare ordine e consistenza al nostro gioco offensivo anche se è chiaro che abbiamo ancora parecchia strada da fare”.
Interviene Guti: “In nerazzurro ho due buoni amici, Eto’o e Sneijder, e mi piace veder perdere il Barça. Per questo tifo Inter”
Interviene Thiago Motta: “Il Barça ha delle cose che gli altri non hanno. È il rivale più forte, una squadra nella quale nessuno ha paura di scottarsi con la palla, che attacca con tre centrocampisti di qualità e 3 attaccanti fortissimi, oltre alle salite di Alves. Però noi abbiamo fatto una grandissima partita col Chelsea, un’altra squadra complicata. Mourinho ha fatto un gran lavoro a livello mentale e con voglia, umiltà e sacrificio abbiamo dimostrato che possiamo lottare contro i migliori”.
“Potrei passare ore a parlare di quanto gioca bene il Barça. Se cominciamo a elencarne le virtù finiamo tra una settimana. Motivazioni extra per me? Più che stimoli parlerei di mal di testa. Io non sono certo pessimista ma ho la sensazione che la gente non creda che siamo in grado di eliminare il Barcellona. Noto addirittura rassegnazione, mi pare che tutto il mondo sia convinto che è praticamente impossibile battere il Barça. Io invece ripeto che ogni partita fa storia a sé. Sembra impossibile ma loro ora forse stanno addirittura meglio di quando li abbiamo affrontati nel girone però anche noi siamo migliorati tantissimo in tanti aspetti”.
“Per esempio in attacco: prima giocavamo a rombo e ora ci schieriamo con una linea di tre o addirittura 4 attaccanti. Col rombo a me è costato parecchio adattarmi perché perdevo la posizione. L’arrivo di Pandev è stato fondamentale per dare ordine e consistenza al nostro gioco offensivo anche se è chiaro che abbiamo ancora parecchia strada da fare”.
Interviene Guti: “In nerazzurro ho due buoni amici, Eto’o e Sneijder, e mi piace veder perdere il Barça. Per questo tifo Inter”
Interviene Thiago Motta: “Il Barça ha delle cose che gli altri non hanno. È il rivale più forte, una squadra nella quale nessuno ha paura di scottarsi con la palla, che attacca con tre centrocampisti di qualità e 3 attaccanti fortissimi, oltre alle salite di Alves. Però noi abbiamo fatto una grandissima partita col Chelsea, un’altra squadra complicata. Mourinho ha fatto un gran lavoro a livello mentale e con voglia, umiltà e sacrificio abbiamo dimostrato che possiamo lottare contro i migliori”.
