Io e compagni eravam vecchi e tardi
quando venimmo a quella foce stretta
Dov'Ercule segnò li suoi riguardi.
Acciò che l'uom più oltre non si metta,
Dalla man destra mi lascia Sibilia,
dall'altra già m'avea lasciata Setta
'O frati' dissi 'che per cento milia
perigli siete giunti all'occidente
in questa tanto picciola vigilia
De nostri sensi ch'è del rimanente
Non vogliate negar l'esperienza,
al retro del sol, del mondo sanza gente
Considerate vostra semenza,
fatti non foste per viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza
{...}
Fonte: Non ho niente da fare e sarà piena di errori e avrò scambiato alcuni versi, comunque la so tutta