FACEBOOK CRESCE
FACEBOOK cresce. E riesce dove gli altri social network falliscono. Fa soldi, guadagna. L'annuncio è stato dato oggi dal suo creatore, Mark Zuckerberg, in un post sul suo profilo. "Ad oggi Facebook è utilizzato da 300 milioni di persone nel mondo", scrive Zuckerberg, aggiungendo che "avevamo previsto guadagni solo per il 2010, ma sono lieto di annunciare che già abbiamo superato questa pietra miliare". Più che una pietra miliare, un vera e propria missione impossibile visti gli sforzi - finora inutili - compiuti da siti come MySpace e YouTube, e da giganti come Google, Amazon e Yahoo! Una svolta che getta nuova luce sulle possibilità economiche dei social network.
Ma andiamo con ordine. La crescita di utenti che ogni giorno decidono di creare un profilo su Facebook è vertiginosa. Quota 250 milioni era stata raggiunta esattamente due mesi fa, quando i 200 milioni di profili erano stati superati neanche tre mesi prima. Un'ascesa inarrestabile che fa del social network creato da Zuckerberg cinque anni fa il più utilizzato del pianeta. Un prodotto sviluppato ogni giorno da decine di ingegneri informatici, incaricati di rendere sempre più ricca, funzionale e veloce la seconda vita che oramai Facebook rappresenta per centinaia di migliaia di persone. Nuove applicazioni lanciate con cadenza quasi settimanale, per un sistema che si fa sempre più integrato e versatile. Un team che lavora per costruire un sito dove comunicare online a trecentosessanta gradi. Solo due giorni fa era stato annunciato il lancio di un servizio di comunicazione vocale presto a disposizione degli utenti, un'applicazione che rischia di rendere obsoleti programmi come Skype e Msn.
Di ieri invece la notizia della creazione di Facebook Prototypes, un area del sito dedicata alla valutazione delle nuove applicazioni. Una sorta di sala prove virtuale dove scegliere cosa usare e quando farlo. Un giro di prova per saggiare personalmente la validità di nuovi software integrati destinati al tag delle foto o alla gestione della posta, ai commenti degli amici o al livello di privacy da utilizzare. Un sito in continua evoluzione che non disdegna l'uso integrato con altri programmi rivali. Presto sarà possibile con un clic trasportare la propria rubrica su Outlook Express o la propria agenda di eventi su Google Calendar. Già un successo il nuovo Facebook Lite, una versione più leggera e veloce, inizialmente pensata per gli Stati Uniti e l'India poi resa disponibile per tutti gli utenti.
Ed ora i soldi. L'annuncio di Zuckerberg batte in breccia uno dei luoghi comuni più consolidati nell'analisi dei social network. Ovvero quello che li vuole, dal punto di vista economico, dei giganti dai piedi d'argilla. All'inizio di quest'anno le previsione sui guadagni di Facebook & Co. erano preoccupanti. Da più parti si annunciava un calo nelle entrate. Il motivo era semplice: la recessione economica avrebbe indebolito la capacità d'investimento delle agenzie pubblicitarie, che invece di rischiare soldi con nuove tipologie di inserzione, si sarebbero concentrate su forme consolidate. Facebook più forte della crisi? Così pare se all'inizio di quest'anno le analisi specifiche che lo riguardavano erano state riviste al ribasso da eMarketer, uno dei più affidabili siti specializzati nel monitorare il mercato della pubblicità online.
Invece Facebook riceve introiti grazie agli sponsor e la sua continua crescita non fa che attrarre investitori decisi a puntare sul futuro. Nel 2007 Microsoft ne aveva acquistato l'1,6 % per 240 milioni di dollari, mentre lo scorso maggio un gruppo di investitori russi ne avevano sborsato 200 milioni per il 2%. Cifre che facevano dell'azienda di Palo Alto un colosso da 10 miliardi di dollari.
Un circolo virtuoso, quello tra crescita di utenti e capacità di attrarre investimenti, che con ogni probabilità sarà alimentato dall'annuncio di oggi. Secondo il Wall Street Journal, Facebook chiuderà il 2009 con guadagni di circa 500 milioni di dollari, una crescita del 70% rispetto al 2008. Zuckerberg for President?
FACEBOOK cresce. E riesce dove gli altri social network falliscono. Fa soldi, guadagna. L'annuncio è stato dato oggi dal suo creatore, Mark Zuckerberg, in un post sul suo profilo. "Ad oggi Facebook è utilizzato da 300 milioni di persone nel mondo", scrive Zuckerberg, aggiungendo che "avevamo previsto guadagni solo per il 2010, ma sono lieto di annunciare che già abbiamo superato questa pietra miliare". Più che una pietra miliare, un vera e propria missione impossibile visti gli sforzi - finora inutili - compiuti da siti come MySpace e YouTube, e da giganti come Google, Amazon e Yahoo! Una svolta che getta nuova luce sulle possibilità economiche dei social network.
Ma andiamo con ordine. La crescita di utenti che ogni giorno decidono di creare un profilo su Facebook è vertiginosa. Quota 250 milioni era stata raggiunta esattamente due mesi fa, quando i 200 milioni di profili erano stati superati neanche tre mesi prima. Un'ascesa inarrestabile che fa del social network creato da Zuckerberg cinque anni fa il più utilizzato del pianeta. Un prodotto sviluppato ogni giorno da decine di ingegneri informatici, incaricati di rendere sempre più ricca, funzionale e veloce la seconda vita che oramai Facebook rappresenta per centinaia di migliaia di persone. Nuove applicazioni lanciate con cadenza quasi settimanale, per un sistema che si fa sempre più integrato e versatile. Un team che lavora per costruire un sito dove comunicare online a trecentosessanta gradi. Solo due giorni fa era stato annunciato il lancio di un servizio di comunicazione vocale presto a disposizione degli utenti, un'applicazione che rischia di rendere obsoleti programmi come Skype e Msn.
Di ieri invece la notizia della creazione di Facebook Prototypes, un area del sito dedicata alla valutazione delle nuove applicazioni. Una sorta di sala prove virtuale dove scegliere cosa usare e quando farlo. Un giro di prova per saggiare personalmente la validità di nuovi software integrati destinati al tag delle foto o alla gestione della posta, ai commenti degli amici o al livello di privacy da utilizzare. Un sito in continua evoluzione che non disdegna l'uso integrato con altri programmi rivali. Presto sarà possibile con un clic trasportare la propria rubrica su Outlook Express o la propria agenda di eventi su Google Calendar. Già un successo il nuovo Facebook Lite, una versione più leggera e veloce, inizialmente pensata per gli Stati Uniti e l'India poi resa disponibile per tutti gli utenti.
Ed ora i soldi. L'annuncio di Zuckerberg batte in breccia uno dei luoghi comuni più consolidati nell'analisi dei social network. Ovvero quello che li vuole, dal punto di vista economico, dei giganti dai piedi d'argilla. All'inizio di quest'anno le previsione sui guadagni di Facebook & Co. erano preoccupanti. Da più parti si annunciava un calo nelle entrate. Il motivo era semplice: la recessione economica avrebbe indebolito la capacità d'investimento delle agenzie pubblicitarie, che invece di rischiare soldi con nuove tipologie di inserzione, si sarebbero concentrate su forme consolidate. Facebook più forte della crisi? Così pare se all'inizio di quest'anno le analisi specifiche che lo riguardavano erano state riviste al ribasso da eMarketer, uno dei più affidabili siti specializzati nel monitorare il mercato della pubblicità online.
Invece Facebook riceve introiti grazie agli sponsor e la sua continua crescita non fa che attrarre investitori decisi a puntare sul futuro. Nel 2007 Microsoft ne aveva acquistato l'1,6 % per 240 milioni di dollari, mentre lo scorso maggio un gruppo di investitori russi ne avevano sborsato 200 milioni per il 2%. Cifre che facevano dell'azienda di Palo Alto un colosso da 10 miliardi di dollari.
Un circolo virtuoso, quello tra crescita di utenti e capacità di attrarre investimenti, che con ogni probabilità sarà alimentato dall'annuncio di oggi. Secondo il Wall Street Journal, Facebook chiuderà il 2009 con guadagni di circa 500 milioni di dollari, una crescita del 70% rispetto al 2008. Zuckerberg for President?
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