New York - Forse non era una cosa nota a molti, ma su Facebook esisteva un sistema di votazione per proporre modifiche e migliorie alle policy per l'utilizzo dei dati personali degli utenti: arrivata ad almeno settemila commenti, ogni modifica poteva essere "votata" dagli iscritti al social e approvata da almeno il 30% di loro.
In un post, il vicepresidente di Facebook, Elliot Schrage, ha annunciato che questo tipo di "referendum" sarà abolito, a favore di migliorie di qualità piuttosto che di quantità. Ad oggi infatti erano stati milioni i commenti, la maggior parte dei quali però totalmente infruttuosi o senza buone idee.
Il social in blu non ha però escluso del tutto i suoi utenti dalla gestione, istituendo una nuova opzione: "Ask the Chief Privacy Officer", con cui gli iscritti potranno porre domande al CPO Erin Egan.
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