facebook

Arseniko

Utente Assiduo
Autore del topic
9 Febbraio 2009
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FACEBOOK

(inizialmente noto col nome di Thefacebook) è un popolare sito di social network, di proprietà della Facebook, Inc., e ad accesso gratuito.

Il nome del sito si riferisce agli annuari (facebook) con le foto di ogni singolo membro che alcuni college e scuole preparatorie statunitensi pubblicano all'inizio dell'anno accademico e distribuiscono ai nuovi studenti ed al personale della facoltà come mezzo per conoscere le persone del campus.

Secondo i dati forniti dal sito stesso, nell'aprile 2009 il numero degli utenti attivi ha raggiunto i 250 milioni in tutto il mondo. In base all'acquisto di una quota del 1,6% da parte di Microsoft nel 2007 per 240 milioni di dollari, il valore del sito è stato stimato di 15 miliardi di dollari. In realtà stime più recenti (CBS 11 Feb 2009) indicano invece un valore di poco inferiore a 4 miliardi di $.

STORIA

"Mark Zuckerberg", fondatore di Facebook

Facebook è stato fondato il 4 febbraio 2004 da Mark Zuckerberg, all'epoca studente diciannovenne presso l'università di Harvard, con l'aiuto di Andrew McCollum e Eduardo Saverin. Per la fine del mese, più della metà della popolazione universitaria di Harvard era registrata al servizio. A quel tempo, Zuckerberg fu coadiuvato da Dustin Moskovitz e Chris Hughes per la promozione del sito e Facebook si espanse all'Università di Stanford, alla Columbia University e all'Università Yale. Questa espansione continuò nell'aprile del 2004 quando si estese al resto della Ivy League, al MIT, alla Boston University e al Boston College. Alla fine dell'anno accademico, Zuckerberg e Moskovitz si trasferirono a Palo Alto in California con McCollum, che aveva seguito un stage estivo alla Electronic Arts. Affittarono una casa vicino all'Università di Stanford dove furono raggiunti da Adam D'Angelo e Sean Parker.

Il dominio attuale, facebook.com, fu registrato soltanto in seguito, tra l'aprile e l'agosto 2005,[3] e molte singole università furono aggiunte in rapida successione nell'anno successivo. Col tempo, persone con un indirizzo di posta elettronica con dominio universitario (per esempio .edu, .ac, .uk, ed altri) da istituzioni di tutto il mondo acquisirono i requisiti per parteciparvi. Quindi il 27 febbraio 2006 Facebook si estese alle scuole superiori e grandi aziende.

Dall'11 settembre 2006, chiunque abbia più di 13 anni può parteciparvi. Gli utenti possono fare parte di una o più reti partecipanti, come la scuola superiore, il luogo di lavoro o la regione geografica. Se lo scopo iniziale di Facebook era di far mantenere i contatti tra studenti di università e licei di tutto il mondo, con il passare del tempo si è trasformato in diventata una rete sociale che abbraccia trasversalmente tutti gli utenti di internet.

Dal settembre 2006 al settembre 2007 la posizione nella graduatoria del traffico dei siti è passata secondo Alexa dalla sessantesima alla settima posizione. Dal luglio 2007 figura nella Top 10 dei siti più visitati al mondo ed è il sito numero uno per foto negli Stati Uniti con oltre 60 milioni di foto caricate settimanalmente.

In Italia c'è stato un vero e proprio boom nel 2008: nel mese di agosto si sono registrate oltre un milione e trecentomila visite, con un incremento annuo del 961%[4]; il terzo trimestre ha poi visto l'Italia in testa alla lista dei paesi con il maggiore incremento del numero di utenti (+135%)

FUNZIONAMENTO

Il sito è gratuito per gli utenti e trae guadagno dalla pubblicità, inclusi i banner. Nell'aprile 2006, indiscrezioni dissero che le entrate fossero di 1,5 milioni di dollari a settimana.

Gli utenti creano profili che spesso contengono foto e liste di interessi personali, scambiano messaggi privati o pubblici e fanno parte di gruppi di amici. La visione dei dati dettagliati del profilo è ristretta ad utenti della stessa rete o di amici confermati. Secondo TechCrunch, "circa l'85% degli studenti dei college ha un profilo sul sito. Di quelli che sono iscritti il 60% accede al sito quotidianamente. Circa l'85% almeno una volta la settimana, e il 93% almeno una volta al mese". Secondo Chris Hughes, il portavoce per Facebook, "Le persone passano circa 19 minuti al giorno su Facebook".[5] In uno studio condotto da Student Monitor, un'azienda a responsabilità limitata basata nel New Jersey specializzata in ricerca riguardante il mercato studentesco, Facebook è stato nominato come la seconda cosa più "in" tra gli studenti universitari, allo stesso posto della birra e del sesso e dopo l'iPod.

Gli iscritti a Facebook possono scegliere di aggregarsi a una o più reti, organizzate per città, posto di lavoro, scuola e religione. Facebook è paragonabile a Myspace, ma una significativa differenza tra le due piattaforme è il livello di personalizzazione della pagina personale. Mentre Myspace consente agli utenti di decorare i profili usando l'HTML e il CSS, su Facebook è possibile inserire solo del testo.

Dal 2007 su Facebook è disponibile il Marketplace, che consente agli utenti di inserire annunci, che sono visibili solo da utenti presenti nella stessa rete.

Facebook include alcuni servizi che sono disponibili sul dispositivo mobile, come la possibilità di caricare contenuti, di ricevere e rispondere ai messaggi, di mandare e ricevere poke e scrivere sulla bacheca degli utenti usando SMS, e la possibilità di navigare sul network.

Un'altra funzione del profilo di Facebook è il "mini-feed" che mostra le proprie azioni e quelle degli amici, in una timeline pubblica non molto dissimile da quella di Twitter. La differenza è che con gli aggiornamenti di Twitter si decide direttamente cosa sarà condiviso, mentre con il newsfeed di Facebook ogni azione viene monitorata e trasmessa. Tuttavia solo gli utenti aggiunti alla propria lista di amici verranno a conoscenza di tali informazioni.

PRIVACY E CONTROVERSIE

[OT]Voce da controllare
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Motivo: controllare che le informazioni degli utenti e l'utilizzo delle loro foto da parte di Facebook sia proprio come scritto in questa sezione. Quanto scritto a proposito delle opzioni di privacy non sembra suffragato dai fatti o dalla logica
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Diversi problemi sono sorti riguardo l'uso di Facebook come un mezzo di controllo e come miniera di dati. Due studenti del MIT Massachusetts Institute of Technology riuscirono a scaricare più di 70 000 profili di Facebook utilizzando uno shell script automatico. Nel maggio del 2008 un programma della BBC, Click, mostrò che era possibile sottrarre i dati personali di un utente e dei suoi amici con delle applicazioni maligne.

Inoltre sul sito stesso di Facebook è scritto che oltre alle informazioni immesse dall'utente (nome, indirizzo email, numero di telefono e così via) l'indirizzo IP e le informazioni relative al browser vengono registrate ad ogni accesso. Il nome, i nomi delle reti di cui si fa parte e l'indirizzo e-mail saranno utilizzati per comunicazioni di servizi offerti da Facebook e possono essere messe a disposizione di motori di ricerca di terzi. Inoltre secondo la normativa Facebook si arroga il diritto di trasmettere a terzi le informazioni presenti nel profilo di un utente.

Secondo le condizioni di iscrizione a Facebook, i contenuti pubblicati dagli iscritti (come fotografie, video e commenti) sono proprietà del sito, che è libero di rivenderli e trasmetterli a terzi, e di conservarli anche dopo la cancellazione del profilo degli utenti senza dovere nulla a nessuno.

Per il codice della protezione dei dati personali italiano, l'utente ha comunque il diritto di chiedere informazioni in merito ai dati personali posseduti da terzi, al loro trattamento, di vietarne la pubblicazione, e di rendere definitiva la propria cancellazione dal sito.

Altri problemi sono dovuti alla difficoltà di cancellazione dei propri profili. Inizialmente Facebook consentiva solo di disattivare l'account in modo che non fosse più visibile. Ciò comportava che le informazioni inserite sul sito e nel profilo non fossero effettivamente cancellate. Dal 28 febbraio 2008 è possibile far cancellare permanentemente i propri dati facendone richiesta.

Agendo opportunamente sulle impostazioni del profilo è possibile limitare la diffusione dei dati personali. In particolare nel menù Impostazioni è disponibile la voce Impostazioni sulla privacy, dalla quale sarà possibile agire fino ad un certo punto a livello di:

* profilo: controlla chi può visualizzare il tuo profilo e le tue informazioni personali;
* ricerca: controlla chi può cercarti e come puoi essere contattato;
* notizie e Bacheca: controlla chi può cercarti e come puoi essere contattato;
* applicazioni: controlla quali informazioni sono disponibili per le applicazioni che usi su Facebook.

Non esiste un controllo granulare di chi-può-vedere-cosa e salvo rarissimi casi (quali ad esempio l'e-mail personale) l'opzione "nessuno" non è contemplata tra le scelte possibili su chi possa accedere alle informazioni: quasi sempre la scelta possibile è solo tra "amici" e "amici di amici".

Ciononostante la policy ufficiale[9] di Facebook dice, tra le altre cose, abbastanza chiaramente che:

* la policy stessa può essere variata in qualsiasi momento senza avvertire di nulla nessuno
* l'uso di FB da parte di compagnie o per scopi lavorativi/commerciali non è consentito ("personal use only")
* il copyright di ogni cosa pubblicata su facebook dagli utenti, ricade sotto il completo controllo di Facebook
* non è garantita la sicurezza delle applicazioni, né quella dei dati né tantomeno la privacy
* Ogni informazione fornita a FB come feedback, commento, idea per miglioramento viene considerata da FB come non-confidenziale e diventa di loro proprietà.

Facebook è inoltre soggetto al fenomeno di creazione di falsi profili di personaggi famosi.

Numerosi i casi in Italia di violazione della privacy per la pubblicazione di foto "scomode". Il 14 maggio vengono scoperte foto di pazienti intubati visibili sul sito; l'infermiera che le aveva pubblicate non si era accorta che fossero alla portata di tutti.

Un altro caso di violazione della privacy su Facebook è quello di una ragazza napoletana, che a causa del social network è stata lasciata dal fidanzato per alcune foto non gradite, pubblicate sul profilo di un conoscente. La giovane ha deciso di fare causa a Facebook.

[OT]fonte Wikipedia[/OT]