- 21 Maggio 2009
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Falciata da un treno: 12enne muore sotto gli occhi del fratellino
CANEGRATE 23/06/2009 - E’ stata un’imprudenza fatale a distruggere la giovane vita di Mara Dimitri, la ragazzina di 12 anni falciata ieri da un treno (per l’esattezza una locomotrice) a Canegrate.
La tragedia è avvenuta intorno alle 15.20, nella stazione ferroviaria canegratese, dove passa la linea Varese-Milano. La piccola, mentre i genitori erano al lavoro, era in compagnia del fratello 16enne, e di un gruppo di amiche e amici di quest’ultimo. A quanto pare, la comitiva, portandosi dietro la più piccola che era per loro una specie di mascotte, era stata nella vicina Busto Arsizio. In cinque, tornando a casa, erano scesi sul binario 1 da un treno proveniente dalla città bustocca e diretto nel capoluogo lombardo.
Poco dopo è avvenuto l’incidente. Per comprare una bibita in un minimarket vicino i ragazzi hanno deciso di passare sul lato opposto della stazione: due di loro hanno utilizzato il sottopassaggio, mentre altri tre tra cui la piccola Mara, hanno voluto attraversare i binari. Con il treno in ripartenza sulla sinistra, sono passati sul secondo binario. In quel momento però stava passando un locomotore fuori servizio delle ferrovie svizzere, che ha preso in pieno la giovanissima, scaraventandola alcune decine di metri più in là e spezzando in più parti il povero corpicino. Illesi gli altri due, ma il macchinista svizzero, rimasto sotto shock dopo l’accaduto, per un attimo aveva temuto di averli falciati tutti e tre.
La locomotiva si è fermata poco lontano. I soccorsi sono arrivati subito sul posto, ma probabilmente la ragazzina (che viveva con i genitori in via Corridoni) è morta sul colpo. Dopo l’incidente, si sono scatenate tristi scene di strazio tra gli amichetti. Per calmarli (qualcuno ha tentato di sfogare la propria rabbia a testate contro un muro) è stato necessario attivare le assistenti sociali del comune, e la polizia locale ha dovuto tranquillizzare gli animi dei ragazzi più esuberanti. «E’ una vera tragedia – ha commentato il sindaco canegratese Valter Cassani, accorso sul posto – proprio oggi ci doveva essere una riunione per definire il passaggio del terzo binario su questa tratta ferroviaria. A questo punto chiederemo anche la realizzazione una barriera di sicurezza per impedire che chiunque attraversi imprudentemente i binari». Proprio per evitare ciò dalla stazione canegratese era stato tolto qualche anno fa anche il passaggio, inibito all’utenza, normalmente usato dal personale ferroviario per passare da un lato all’altro della stazione.La circolazione ferroviaria è rimasta bloccata per un paio d'ore con pesanti disagi per i pendolari.
Tutti in fucsia per salutare la piccola Mara
CANEGRATE 26/06/2009 - «Ma come si fa?». Persino il parroco, don Gino Mariani, se lo è chiesto durante i funerali. Come si fa a morire schiacciata da una locomotiva? Per un’imprudenza grave, è vero. Ma non abbastanza a giustificare una fine così tremenda. Non per Mara, che aveva solo 12 anni, e che ha perso la vita nel modo più tremendo davanti al fratello e agli amici. Tutti catapultati, ieri, tre giorni dopo la tragedia, dietro ad una bara bianca.
Tutti in rosa per mara
I funerali della ragazzina, che avrebbe compiuto 13 anni il 30 settembre, si sono tenuti nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, gremita di gente. In molti hanno indossato abiti fucsia, il suo colore preferito. Oltre alla famiglia - il padre Giovanni, impiegato in una ditta di Rho, la mamma Luisella Del Frate, dipendente di un calzificio a Parabiago, e il fratello Cristian, 16 anni - c’erano anche il sindaco Valter Cassani, con il vessillo ufficiale del Comune, i parenti e soprattutto, tantissimi giovani: dai compagni di scuola di Mara (che frequentava la seconda B ed era pronta a passare in terza media, alla scuola Manzoni) agli amici più grandi del fratello.
«Era aperta e solare»
Tante le scene di pianto, ma la cerimonia è stata molto composta. I ragazzi che hanno assistito alla tragedia sono tuttora seguiti dalle assistenti sociali del Comune, mentre le insegnanti della scuola, anche se le lezioni sono finite, si sono dette pronte a non abbandonare gli studenti al loro dolore.
Nelle ultime notti la stazione si è riempita di striscioni e di scritte, come “Mara non ti scorderemo mai” o “Sarai sempre il nostro angelo”. «Mara era una ragazza aperta e solare - raccontano alcuni amici - le piaceva la danza». Il suo colore preferito era il fucsia, così i parenti più stretti hanno sfoggiato abiti di quella tonalità in suo ricordo, mentre tra gli amici si sono viste magliette viola o lilla.
«Non c’è il capostazione»
«Ho sentito spesso, sul luogo dell’incidente, chiedere “perchè?” - ha detto don Gino nella sua omelia - e noi siamo qui in chiesa per capire se ha un senso anche quello che sembra assurdo ed incredibile. Mara ci ha rimesso tutto, e può essere normale per noi vedere in Dio un imputato, ma non scordiamoci che anche lui morì di una morte violenta e ingiusta». Intanto il sindaco Cassani, che ieri ha proclamato una giornata di lutto cittadino, ha posto l’attenzione sulla pericolosità della stazione, dove in tanti attraversano i binari (anche persone adulte) e dove, però, non esiste nemmeno più il capostazione, figura a cui spetterebbe proprio evitare e sanzionare certi comportamenti.
è questo è tutto questo è un'articolo dovè ho trovato ricordo che questa ragazza mara dimitri abita nel mio paese in provincia di milano a canegrate se non ci credete vi posso dire tutto su di lei perche la conoscevo molto bene e veniva a scuola con me...
BuonaNottePrincipessa..
Se volete vi do il video che io e i miei amici abbiamo messo su youtube.com se lo volete contattatemi in pm..
CANEGRATE 23/06/2009 - E’ stata un’imprudenza fatale a distruggere la giovane vita di Mara Dimitri, la ragazzina di 12 anni falciata ieri da un treno (per l’esattezza una locomotrice) a Canegrate.
La tragedia è avvenuta intorno alle 15.20, nella stazione ferroviaria canegratese, dove passa la linea Varese-Milano. La piccola, mentre i genitori erano al lavoro, era in compagnia del fratello 16enne, e di un gruppo di amiche e amici di quest’ultimo. A quanto pare, la comitiva, portandosi dietro la più piccola che era per loro una specie di mascotte, era stata nella vicina Busto Arsizio. In cinque, tornando a casa, erano scesi sul binario 1 da un treno proveniente dalla città bustocca e diretto nel capoluogo lombardo.
Poco dopo è avvenuto l’incidente. Per comprare una bibita in un minimarket vicino i ragazzi hanno deciso di passare sul lato opposto della stazione: due di loro hanno utilizzato il sottopassaggio, mentre altri tre tra cui la piccola Mara, hanno voluto attraversare i binari. Con il treno in ripartenza sulla sinistra, sono passati sul secondo binario. In quel momento però stava passando un locomotore fuori servizio delle ferrovie svizzere, che ha preso in pieno la giovanissima, scaraventandola alcune decine di metri più in là e spezzando in più parti il povero corpicino. Illesi gli altri due, ma il macchinista svizzero, rimasto sotto shock dopo l’accaduto, per un attimo aveva temuto di averli falciati tutti e tre.
La locomotiva si è fermata poco lontano. I soccorsi sono arrivati subito sul posto, ma probabilmente la ragazzina (che viveva con i genitori in via Corridoni) è morta sul colpo. Dopo l’incidente, si sono scatenate tristi scene di strazio tra gli amichetti. Per calmarli (qualcuno ha tentato di sfogare la propria rabbia a testate contro un muro) è stato necessario attivare le assistenti sociali del comune, e la polizia locale ha dovuto tranquillizzare gli animi dei ragazzi più esuberanti. «E’ una vera tragedia – ha commentato il sindaco canegratese Valter Cassani, accorso sul posto – proprio oggi ci doveva essere una riunione per definire il passaggio del terzo binario su questa tratta ferroviaria. A questo punto chiederemo anche la realizzazione una barriera di sicurezza per impedire che chiunque attraversi imprudentemente i binari». Proprio per evitare ciò dalla stazione canegratese era stato tolto qualche anno fa anche il passaggio, inibito all’utenza, normalmente usato dal personale ferroviario per passare da un lato all’altro della stazione.La circolazione ferroviaria è rimasta bloccata per un paio d'ore con pesanti disagi per i pendolari.
Tutti in fucsia per salutare la piccola Mara
CANEGRATE 26/06/2009 - «Ma come si fa?». Persino il parroco, don Gino Mariani, se lo è chiesto durante i funerali. Come si fa a morire schiacciata da una locomotiva? Per un’imprudenza grave, è vero. Ma non abbastanza a giustificare una fine così tremenda. Non per Mara, che aveva solo 12 anni, e che ha perso la vita nel modo più tremendo davanti al fratello e agli amici. Tutti catapultati, ieri, tre giorni dopo la tragedia, dietro ad una bara bianca.
Tutti in rosa per mara
I funerali della ragazzina, che avrebbe compiuto 13 anni il 30 settembre, si sono tenuti nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, gremita di gente. In molti hanno indossato abiti fucsia, il suo colore preferito. Oltre alla famiglia - il padre Giovanni, impiegato in una ditta di Rho, la mamma Luisella Del Frate, dipendente di un calzificio a Parabiago, e il fratello Cristian, 16 anni - c’erano anche il sindaco Valter Cassani, con il vessillo ufficiale del Comune, i parenti e soprattutto, tantissimi giovani: dai compagni di scuola di Mara (che frequentava la seconda B ed era pronta a passare in terza media, alla scuola Manzoni) agli amici più grandi del fratello.
«Era aperta e solare»
Tante le scene di pianto, ma la cerimonia è stata molto composta. I ragazzi che hanno assistito alla tragedia sono tuttora seguiti dalle assistenti sociali del Comune, mentre le insegnanti della scuola, anche se le lezioni sono finite, si sono dette pronte a non abbandonare gli studenti al loro dolore.
Nelle ultime notti la stazione si è riempita di striscioni e di scritte, come “Mara non ti scorderemo mai” o “Sarai sempre il nostro angelo”. «Mara era una ragazza aperta e solare - raccontano alcuni amici - le piaceva la danza». Il suo colore preferito era il fucsia, così i parenti più stretti hanno sfoggiato abiti di quella tonalità in suo ricordo, mentre tra gli amici si sono viste magliette viola o lilla.
«Non c’è il capostazione»
«Ho sentito spesso, sul luogo dell’incidente, chiedere “perchè?” - ha detto don Gino nella sua omelia - e noi siamo qui in chiesa per capire se ha un senso anche quello che sembra assurdo ed incredibile. Mara ci ha rimesso tutto, e può essere normale per noi vedere in Dio un imputato, ma non scordiamoci che anche lui morì di una morte violenta e ingiusta». Intanto il sindaco Cassani, che ieri ha proclamato una giornata di lutto cittadino, ha posto l’attenzione sulla pericolosità della stazione, dove in tanti attraversano i binari (anche persone adulte) e dove, però, non esiste nemmeno più il capostazione, figura a cui spetterebbe proprio evitare e sanzionare certi comportamenti.
è questo è tutto questo è un'articolo dovè ho trovato ricordo che questa ragazza mara dimitri abita nel mio paese in provincia di milano a canegrate se non ci credete vi posso dire tutto su di lei perche la conoscevo molto bene e veniva a scuola con me...
BuonaNottePrincipessa..
Se volete vi do il video che io e i miei amici abbiamo messo su youtube.com se lo volete contattatemi in pm..
