Arezzo - Le indagini dei carabinieri hanno già trovato il responsabile: un pensionato che, per semplice vendetta personale, aveva messo in giro la voce che una maestra di una scuola elementare di Città di Castello era solita molestare i suoi alunni. Addirittura erano state coinvolte le famiglie, ricevendo diverse lettere anonime. L'insegnante era stata ossessionata da mincacce e telefonate, costretta anche a sospendere la sua attività per un periodo. Gli accertamenti hanno poi rivelato la completa innocenza della donna e, invece, hanno individuato lo stalker che l'aveva accusata di pedofilia. Ora un'altra persona è stata iscritta nel registro degli indagati, si tratta di un familiare del pensionato che avrebbe collaborato alla persecuzione e alla diffamazione della docente.
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