- 21 Febbraio 2010
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Dopo mesi di silenzio torna a parlare Ciro Ferrara, intervistato da 'Il Giorno'. L'ex allenatore della Juventus usa toni più morbidi rispetto allo sfogo in cui tra le altre cose aveva accusato i giocatori di essere "asini" e Del Piero di essere condizionante nella gestione della squadra: "Quale calciatore, quando non gioca, fa salti di gioia? Anch'io, tanto per essere chiari, volevo sempre essere in campo...".
Ferrara prova a spiegare, a freddo, i motivi del suo fallimento: "Sono tanti. Prima di tutto credo che sono stato schiacciato dalle troppe pressioni, dalle tante aspettative. Tutti suonavano la fanfara ma quando sono arrivati i primi risultati negativi, quando sono arrivate tutte le difficoltà che non ci aspettavamo hanno cominciato a suonare a morto le campane... Cambiavo spesso modulo? Può essere vero però mi condizionavano i tanti infortuni. Avevi un'idea in testa e dovevi subito metterla da parte perchè l'infermeria era piena. Un bel guaio e non un alibi...".
"Con Andrea Agnelli ho un ottimo rapporto - spiega Ferrara a proposito del nuovo presidente bianconero - lui è un appassionato al punto che veniva a vedere da ragazzo anche gli allenamenti, non solo le partite. Solo i risultati sul campo diranno se ha sbagliato qualcosa. Intanto mi deve ringraziare perchè i brutti risultati della Juve dello scorso anno gli hanno spalancato le porte della presidenza... E la Juve per me è molto meglio di come la dipingono, sono stati comprati giocatori di carisma, è iniziata un'intelligente opera di ricostruzione".
Da buon amico di Lippi, Ciro dipinge poi un ex Ct tutt'altro che depresso dopo il disastro sudafricano: "L'ho risentito diverse volte ma è tutt'altro che in crisi. Anzi ha una voglia di rituffarsi in mischia, da allenatore... Proprio come me!".
Pareri personali:
Ancora parla sto qua? xD
Ferrara prova a spiegare, a freddo, i motivi del suo fallimento: "Sono tanti. Prima di tutto credo che sono stato schiacciato dalle troppe pressioni, dalle tante aspettative. Tutti suonavano la fanfara ma quando sono arrivati i primi risultati negativi, quando sono arrivate tutte le difficoltà che non ci aspettavamo hanno cominciato a suonare a morto le campane... Cambiavo spesso modulo? Può essere vero però mi condizionavano i tanti infortuni. Avevi un'idea in testa e dovevi subito metterla da parte perchè l'infermeria era piena. Un bel guaio e non un alibi...".
"Con Andrea Agnelli ho un ottimo rapporto - spiega Ferrara a proposito del nuovo presidente bianconero - lui è un appassionato al punto che veniva a vedere da ragazzo anche gli allenamenti, non solo le partite. Solo i risultati sul campo diranno se ha sbagliato qualcosa. Intanto mi deve ringraziare perchè i brutti risultati della Juve dello scorso anno gli hanno spalancato le porte della presidenza... E la Juve per me è molto meglio di come la dipingono, sono stati comprati giocatori di carisma, è iniziata un'intelligente opera di ricostruzione".
Da buon amico di Lippi, Ciro dipinge poi un ex Ct tutt'altro che depresso dopo il disastro sudafricano: "L'ho risentito diverse volte ma è tutt'altro che in crisi. Anzi ha una voglia di rituffarsi in mischia, da allenatore... Proprio come me!".
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Ancora parla sto qua? xD