imperatorboy

Utente Attivo
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7 Febbraio 2010
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Il 17 dicembre 2009 è stata una data magica per Sony Japan: non solo ha visto l’uscita di un titolo storico come l’ultimo episodio di Final Fantasy, atteso per oltre 3 anni ed insieme a Mario e Dragon Quest la saga più importante per i giocatori nipponici, ma ha anche permesso al monolite nero di tornare in vetta al mercato con oltre 200.000 console piazzate in una settimana, grazie a più di un milione e mezzo di pezzi venduti al giorno del lancio. Da sempre l’uscita di questi titoli ha rappresentato un momento importante per il mercato dei videogiochi; basti ricordare il 1997, quando si scatenò il terremoto FFVII, che grazie al sapiente mix di poligoni e computer grafica che garantiva un “taglio” cinematografico prima sconosciuto, definì il modo di concepire e realizzare l’intera produzione video ludica, creando forse il maggior seguito che un videogame abbia mai avuto, protratto fino ad oggi. O ancora si può ricordare l’uscita di FFX, primo reale esempio delle potenzialità dell’allora giovane PS2, e titolo che convinse moltissimi utenti a scegliere di nuovo Sony come riferimento per le console da casa.
Questo tredicesimo capitolo segna anche la fine di un sodalizio decennale tra la saga madre di Square ed il marchio PlayStation; infatti, a marzo 2010, lo stesso Final Fantasy XIII uscirà in lingua inglese anche sull’ammiraglia Microsoft. E dopo l’abbandono, o meglio il ritorno in casa Nintendo, di Dragon Quest, questa situazione vede le console Sony orfane delle due più importanti esclusive a livello di vendita dell’intero Giappone.
L’uscita di questo capitolo avviene anche in un periodo particolare per il genere dei J-Rpg, giochi di ruolo alla giapponese, infatti questa generazione non ha brillato certo per qualità e quantità, relegandoli ad un mercato di nicchia lontano dai fasti che solo pochi anni fa li vedeva ancora protagonisti, schiacciati dal travolgente, e meritato, successo di giochi come Fallout 3, Dragon Age, Oblivion, Mass Effect, comunemente definiti “GdR occidentali”. A questo aggiungiamo la difficile situazione delle software house nipponiche (escludendo Nintendo che grazie a Wii e Ds vive in una sorta di mondo a parte) e possiamo capire come Final Fantasy XII possa davvero rappresentare una “prova del 9” non solo per Square, ma per un intero genere.
Molti di voi avranno già letto vari pareri su internet a riguardo del suddetto titolo, criticato da tanti ed amato da altri, ed anche noi, dopo aver completato la versione giapponese con oltre 60 ore di gioco, possiamo e vogliamo finalmente dire la nostra.

Fonte: everyeye
 
Io dico che è un GDR stupendo,pieno zeppo di novita,strizzacervelli( Indovinelli o come le volete chiamare..)
Critiche da parte mia : 0 è un gioco quasi perfetto !
 
Pecca per longevità. Inoltre, è un pò lineare per essere un gdr. Mi aspettavo molto di più, dopo 3 anni d'attesa.
 
a me piace molto, pero non ci gioco sempre se no me lo finisco subito e non ci trovo gusto. Certo a differenza dei precedenti FF è diverso ma ragionando ho trovato una motivazione: nelle citta non si u far niente perchè semplicemente si è un l'cie, non credo che i cittadini ti diano confidenza, più che altro ti ammazzerebbero appena ti vedono. Riguardo l'impossibilita del tornare indietro ecc ecc. il motivo è sempre l'cie in quanto non credo che tu che sai che diventerai un critallo o un cie'th ti metti a giocherellare facendo avanti e indietro, praticamente perderebbe significato la storia. Io lo trovo stupendo in quanto trasmette emozioni bellissime, la storia è fatta bene, lightning mi ricorda molto sqaul di Final Fantasy VIII, Snow mi ricorda zell (solo sperche attacca con i pugni XD)