Mi sveglio. Dopo una lunga nottata di ansia e pensieri, come al solito, mi sveglio tardi. Sono le 11 e mezza. Alle 12:00 ci sono i tanto attesi (ma anche no) risultati dei tanto odiati esami di riparazione. Mi accorgo che è tardi, in fretta e furia mi lavo, mi vesto e scendo. Salto in sella al mio MeLaFaccioAPiedi 125cc. e corro a prendere i miei amici, mi aspettano tutti al baretto, ormai divenuta la nostra casa. Un caffè, un milione di sigarette finché non arriva l'ora. Il giorno del giudizio. Andiamo fuori scuola, cancelli chiusi, un casino di studenti ansiosi, sudati, con le unghie smangiucchiate, ad attendere. Finalmente si intravede un uomo alto, barbuto, sulla sessantina. Il nostro amato bidello che non ricordo il nome (Tanto tutti per me si chiamano "bidello" sia di nome che cognome). Ha i risultati in mano, li attacca al muro e corre via. Un uomo che sembra aver avuto un passato da carcerato si avvicina con le chiavi vicino al cancello.. Lo apre, e scappa subito via. Un'orda di adolescenti assetati di sangue invadono il corridoio esterno della scuola (Non vi sò spiegare cosa sia.) Mentre mi dileguo tra la folla sento delle voci molto incoraggianti "Marò m'ann bocciat! Sti figl e .." (Madò mi hanno bocciato, sti figli di ...) ~ "Puozz ittà o sang" (Devono passare un guaio) ~ "Ij eppicc a tutt quant a sti sciem! N'at ann maggià fà, n'atavot" (Io li incendio tutti a questi scemi, mi devo rifare l'anno, di nuovo.).
Arrivo di fronte i fogli "Prima C.. non è cosa mia.. Quarta B.. neanche.. Ah ma chist è lo scienze sociali -.-" Passo appresso ed ecco la mia classe. Scorro i nomi, leggo il mio, leggo i voti, il dito scorreeeee... AMMESSO.
Ragazzi mi mancano altri due anni.
Tu caro lettore che sei arrivato a legger fin qui, ti stimo fratello.
Arrivo di fronte i fogli "Prima C.. non è cosa mia.. Quarta B.. neanche.. Ah ma chist è lo scienze sociali -.-" Passo appresso ed ecco la mia classe. Scorro i nomi, leggo il mio, leggo i voti, il dito scorreeeee... AMMESSO.
Ragazzi mi mancano altri due anni.
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