- 6 Agosto 2007
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[non sapevo in che sezione mettere questa discussione e così l'ho messa qui]
Il pulsante Mi sento fortunato™ permette di visualizzare automaticamente la prima pagina Web trovata da Google. Gli altri risultati non vengono visualizzati. L'uso del pulsante "Mi sento fortunato" permette di ridurre i tempi di ricerca e di dedicare più tempo alla consultazione delle pagine Web desiderate.
Ad esempio per trovare la pagina principale dell'Università di Stanford, digitare "Stanford" nel campo di ricerca e fare clic sul pulsante Mi sento fortunato. Google visualizza automaticamente il sito "www.standford.edu" cioè la pagina principale dell'Università di Stanford.
Mi sento fortunato: un bottone che costa a Google 110 milioni di dollari all’anno
Nella home page di Google c’è una “falla” che fa perdere al motore di Mountain View qualcosa come 110 milioni di dollari all’anno.
Questa falla ha una forma rettangolare, e si trova esattamente a destra di “Cerca con Google”: è il bottone “Mi sento fortunato” (o “I’m Feeling Lucky”, nella versione inglese del motore di ricerca).
Un bottone molto costoso…
Possibile che un piccolo bottone possa costare così tanto?
In effetti “Mi sento fortunato” non produce dei costi, piuttosto dei mancati ricavi.
Si, perchè quando eseguite una ricerca e cliccate su tale bottone, venite trasportati direttamente sulla pagina che Google ritiene sia più pertinente, senza prima aver attraversato la SERP che contiene gli altri 9 risultati.
Ma la SERP, oltre all’elenco dei primi 10 URL, mostra anche, in alto e/o destra, una lista di annunci pubblicitari, che costituiscono la fonte principale di reddito (e che reddito) di Google.
Se non guardate la SERP non avete la possibilità di cliccare sugli annunci, se non cliccate sugli annunci Google non guadagna. Chiaro?
OK, ma come si arriva a ’sta cifra?
In effetti il conto è un pò “spannometrico”.
Secondo Marissa Mayer (a capo delle operazioni di gestione dei prodotti di ricerca di Google), cliccano su “I’m Feeling Lucky” circa l’1% degli utenti di Google, che equivale, a detta di Tom Chavez (CEO di Rapt), ad un mancato introito di 110 milioni di dollari all’anno.
Ciò significherebbe che il restante 99% dei visitatori porta nelle casse di Google più di 10 miliardi di dollari all’anno.
Che vuol anche dire che col solo motore di ricerca Google incassa circa 30 milioni di dollari al giorno.
Siam proprio sicuri?
[fonte Web]
Il pulsante Mi sento fortunato™ permette di visualizzare automaticamente la prima pagina Web trovata da Google. Gli altri risultati non vengono visualizzati. L'uso del pulsante "Mi sento fortunato" permette di ridurre i tempi di ricerca e di dedicare più tempo alla consultazione delle pagine Web desiderate.
Ad esempio per trovare la pagina principale dell'Università di Stanford, digitare "Stanford" nel campo di ricerca e fare clic sul pulsante Mi sento fortunato. Google visualizza automaticamente il sito "www.standford.edu" cioè la pagina principale dell'Università di Stanford.
Mi sento fortunato: un bottone che costa a Google 110 milioni di dollari all’anno
Nella home page di Google c’è una “falla” che fa perdere al motore di Mountain View qualcosa come 110 milioni di dollari all’anno.
Questa falla ha una forma rettangolare, e si trova esattamente a destra di “Cerca con Google”: è il bottone “Mi sento fortunato” (o “I’m Feeling Lucky”, nella versione inglese del motore di ricerca).
Un bottone molto costoso…
Possibile che un piccolo bottone possa costare così tanto?
In effetti “Mi sento fortunato” non produce dei costi, piuttosto dei mancati ricavi.
Si, perchè quando eseguite una ricerca e cliccate su tale bottone, venite trasportati direttamente sulla pagina che Google ritiene sia più pertinente, senza prima aver attraversato la SERP che contiene gli altri 9 risultati.
Ma la SERP, oltre all’elenco dei primi 10 URL, mostra anche, in alto e/o destra, una lista di annunci pubblicitari, che costituiscono la fonte principale di reddito (e che reddito) di Google.
Se non guardate la SERP non avete la possibilità di cliccare sugli annunci, se non cliccate sugli annunci Google non guadagna. Chiaro?
OK, ma come si arriva a ’sta cifra?
In effetti il conto è un pò “spannometrico”.
Secondo Marissa Mayer (a capo delle operazioni di gestione dei prodotti di ricerca di Google), cliccano su “I’m Feeling Lucky” circa l’1% degli utenti di Google, che equivale, a detta di Tom Chavez (CEO di Rapt), ad un mancato introito di 110 milioni di dollari all’anno.
Ciò significherebbe che il restante 99% dei visitatori porta nelle casse di Google più di 10 miliardi di dollari all’anno.
Che vuol anche dire che col solo motore di ricerca Google incassa circa 30 milioni di dollari al giorno.
Siam proprio sicuri?
[fonte Web]