Dato che la mia professoressa mi ha raccomandato di riassuntare per bene tutte le lezioni di geografia e storia per gli esami, ho fatto quel che mi diceva, e se non vi dispiace vorrei postare a voi il contenuto di ogni lezione, o almeno, il riassunto, e magari un parere..
Premetto che è un riassunto di terza media
1- Dove si trova la terra
La terra è un pianeta che appartiene al Sistema solare. Con l’espressione “Sistema Solare” si indica una serie di corpi celesti la cui originale risale a quasi cinque miliardi di anni fa, che si muovono in uno spazio ben definito.
Il sistema solare
Il moto di rotazione: il dì e la notte
Il Sistema solare è costituito da una stella, il Sole, attorno alla quale ruotano otto pianeti che si muovono tutti nella stessa direzione su orbite ellittiche.
Il pianeta più vicino al Sole è Mercurio, seguono poi in ordine di distanza Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno.
Se si considerano le dimensioni, il pianeta maggiore è Giove, il più piccolo Mercurio.
Attorno ad alcuni pianeti ruotano dei satelliti, corpi rocciosi di dimensioni più ridotte. I principali sono 63. La Terra ha come satellite la Luna.
La forma e la struttura della Terra
La Terra ha la forma di un solido speciale chiamato geoide.
E’ sostanzialmente una sfera irregolare che presenta uno schiacciamento ai Poli e un rigonfiamento all’Equatore.
La terra è costituita da tre diversi stati di diverso spessore e consistenza.
· La crosta è la parte più esterna del pianeta; è suddivisa in placche o zolle, i cui spostamenti hanno determinato nel corso della lunga storia geologica, la forma e la collocazione attuale di oceani e continenti. Può essere di due tipi, continentale e oceanica. La crosta continentale ha uno spessore tra i 10 e i 50 km, mentre quella oceanica ha spessori compresi tra i 4 e i 10 km.
· Il mantello è costituito da materiali caldi in continuo movimento per effetto della differenza di temperatura presente ai diversi livelli di profondità.
· Il nucleo, la parte più interna, è suddiviso in interno ed esterno. E’ costituito da metalli (ferro e nichel) dapprima fluidi poi, nel cuore della Terra, solidi.
I movimenti della Terra
Il moto di rotazione: il dì e la notte
Ciascun pianeta del Sistema solare compie un movimento di rotazione sul proprio asse di movimento di rivoluzione attorno al Sole. Il moto di rotazione terrestre è il movimento che la Terra compie ruotando su se stessa attorno al proprio asse, cioè da ovest a est. La durata di questo momento è di 24 ore, o meglio di 24 ore e 56 minuti e 4 secondi. Ogni punto della Terra in questo periodo di tempo compie un giro di 360 gradi; i Poli rimangono invece nella stessa posizione.
Conseguenza del momento di rotazione è l’alternarsi di un periodo di luce, il dì, e di un periodo di oscurità, la notte.
La linea immaginaria che definisce il passaggio dalla luce all’oscurità nel moto di rotazione è detta circolo di illuminazione.
L’ora sulla Terra
Il numero dei meridiani che si possono tracciare è infinito: se ne può individuare uno per ogni punto della sfera.
Nei planisferi si usano prevalentemente solo ventiquattro suddivisioni, che delimitano altrettante porzioni di territorio alle quali si attribuisce la stessa ora. Sono i fusi orari.
Il moto di rivoluzione: le stagioni
Il moto di rivoluzione è quello che la Terra compie intorno al Sole in senso antiorario, cioè da ovest verso est, impiegando 365 giorni e 6 ore. In questo moto la Terra si muove lungo un’orbita ellittica, con l’asse terrestre costantemente inclinato. La distanza media dal Sole è di circa 150 milioni di chilometri. La velocità con cui essa percorre tale orbita è di circa 30 chilometri al secondo.
Nel corso di questo momenti le varie parti della superficie terrestre sono esposte a una diversa illuminazione da parte del Sole e dunque a un diverso riscaldamento: stiamo parlando dell’alternarsi delle stagioni. Il loro inizio è segnato dagli equinozi e dai solstizi.
Gli equinozi di marzo e settembre sono i due giorni di ogni anno in cui il dì e la notte hanno la stessa durata.
2 - La crosta terrestre e i suoi movimenti
Secondo una teoria formulata agli inizi del Novecento da uno scienziato tedesco, Alfred Wegener, milioni di anni fa sul nostro pianeta era presente un unico blocco di terre, la Pangea, circondato dagli oceani.
Successivamente il blocco si frantumò e diversi pezzi, cioè i continenti, si allontanarono l’uno dall’altro. Sempre nel corso del Novecento è stata elaborata in seguito la teoria della tettonica a zolle. Essa fa dipendere tali movimenti dal fatto che la crosta terrestre sia divisa in placche o zolle che si spezzano e si muovono sotto la pressione del mantello sottostante: quando i margini di due placche si allontanano, sono cioè divergenti, si forma nuova crosta terrestre e gli oceani si allargano; quando i margini si avvicinano, sono cioè convergenti, uno scorre sotto l’altro e dallo scontro si forma una catena di montagne.
Si ritiene che i movimenti delle zolle continentali siano originati dal calore interno al pianeta; questa teoria però è ancora sottoposta a studi.
Vulcani e Terremoti
I terremoti e i vulcani sono la testimonianza della vitalità della Terra.
I fenomeni vulcanici e sismici sono infatti determinati dallo sprigionarsi dell’energia di correnti che si generano nel mantello attraverso fratture fra una zolla e l’altra chiamate faglie.
Vi sono regioni dove questi fenomeni si manifestano con grande potenza: per esempio ai bordi dell’Oceano Pacifico, dalle coste dell’Estremo Oriente a quelle occidentali dei due continenti americani.
3 – I continenti e le acque del pianeta
I continenti: quanti sono, quali sono
Con il termine “continente” si indica ciascuna delle vaste estensioni di terre emerse circondate dagli oceani, che occupano complessivamente meno di un terzo dell’intera superficie del pianeta.
Secondo un’antica classificazione, che teneva conto del periodo di scoperta delle terre da parte degli esploratori europei, si distingueva tra continente antico, nuovo, nuovissimo e antartico.
Facevano parte del continente antico l’Europa, l’Asia e l’Africa; le terre dell’America Settentrionale, Centrale e Meridionale costituivano il continente nuovo; il continente nuovissimo era invece l’Oceania; c’era infine l’Antartide, una vera e propria massa continentale con catene montuose.
Oggi si parla convenzionalmente di sei continenti: Europa, Asia, Africa, Americhe, Oceania e Antartide.
Un pianeta fatto in gran parte di acqua
La maggior parte del globo terracqueo è formata dalle acque oceaniche.
Esse coprono circa il 60% dell’emisfero settentrionale, ma ben l’80% di quello meridionale. I bacini d’acqua più estesi sono gli oceani. Il più vasto è l’Oceano Pacifico, seguito dall’Atlantico e dall’Oceano Indiano. Un’altra grande distesa di acque marine è quella dell’Oceano Artico, attorno al Polo nord.
La profondità degli oceani presenta due diversi livelli: può arrivare fino a un massimo di 200 metri dove le acque coprono la piattaforma continentale, ma quando inizia la scarpata continentale può raggiungere i 2000 o i 3000 metri. Oltre la scarpata si estendono le piane abissali; siamo intorno ai 6000 metri di profondità.
Le barriere coralline
Un fenomeno esclusivo dei mari caldi è quello delle barriere coralline, che sono costruite dall’accumulazione di colonie di esseri viventi, come appunto i coralli. La gran parte della costruzione è però fatta di resti di organismi ormai deceduti.
Correnti e maree: I movimenti degli oceani
L’enorme distesa d’acqua degli oceani è una massa in movimento: si solleva periodicamente per la forza di gravitazione esercitata dalla Luna, determinando il fenomeno delle maree, e produce correnti che trasportano acque più calde nelle zone equatoriali alle zone fredde del pianeta.
Il fenomeno delle maree è un movimento periodico con innalzamento e abbassamento del livello marino i cui tempi e la cui ampiezza sono prevedibili.
Le correnti sono spostamenti di masse d’acqua dovuti alle differenze di temperatura e ai venti.
Sono come fiumi che scorrono nel mare, in senso orario nell’emisfero boreale e in senso antiorario in quello australe. Hanno diverse temperature e diverso grado di salinità.
Le correnti calde si spostano dall’Equatore verso i Poli, quelle fredde seguono il percorso inverno. Tra le correnti calde la più famosa è la Corrente del Golfo; sono invece importanti correnti fredde quella di Humboldt e quella Del Labrador.
Fonte: Nuovo Geolab 3
Riassunto fatto da me ^^
Premetto che è un riassunto di terza media
1- Dove si trova la terra
La terra è un pianeta che appartiene al Sistema solare. Con l’espressione “Sistema Solare” si indica una serie di corpi celesti la cui originale risale a quasi cinque miliardi di anni fa, che si muovono in uno spazio ben definito.
Il sistema solare
Il moto di rotazione: il dì e la notte
Il Sistema solare è costituito da una stella, il Sole, attorno alla quale ruotano otto pianeti che si muovono tutti nella stessa direzione su orbite ellittiche.
Il pianeta più vicino al Sole è Mercurio, seguono poi in ordine di distanza Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno.
Se si considerano le dimensioni, il pianeta maggiore è Giove, il più piccolo Mercurio.
Attorno ad alcuni pianeti ruotano dei satelliti, corpi rocciosi di dimensioni più ridotte. I principali sono 63. La Terra ha come satellite la Luna.
La forma e la struttura della Terra
La Terra ha la forma di un solido speciale chiamato geoide.
E’ sostanzialmente una sfera irregolare che presenta uno schiacciamento ai Poli e un rigonfiamento all’Equatore.
La terra è costituita da tre diversi stati di diverso spessore e consistenza.
· La crosta è la parte più esterna del pianeta; è suddivisa in placche o zolle, i cui spostamenti hanno determinato nel corso della lunga storia geologica, la forma e la collocazione attuale di oceani e continenti. Può essere di due tipi, continentale e oceanica. La crosta continentale ha uno spessore tra i 10 e i 50 km, mentre quella oceanica ha spessori compresi tra i 4 e i 10 km.
· Il mantello è costituito da materiali caldi in continuo movimento per effetto della differenza di temperatura presente ai diversi livelli di profondità.
· Il nucleo, la parte più interna, è suddiviso in interno ed esterno. E’ costituito da metalli (ferro e nichel) dapprima fluidi poi, nel cuore della Terra, solidi.
I movimenti della Terra
Il moto di rotazione: il dì e la notte
Ciascun pianeta del Sistema solare compie un movimento di rotazione sul proprio asse di movimento di rivoluzione attorno al Sole. Il moto di rotazione terrestre è il movimento che la Terra compie ruotando su se stessa attorno al proprio asse, cioè da ovest a est. La durata di questo momento è di 24 ore, o meglio di 24 ore e 56 minuti e 4 secondi. Ogni punto della Terra in questo periodo di tempo compie un giro di 360 gradi; i Poli rimangono invece nella stessa posizione.
Conseguenza del momento di rotazione è l’alternarsi di un periodo di luce, il dì, e di un periodo di oscurità, la notte.
La linea immaginaria che definisce il passaggio dalla luce all’oscurità nel moto di rotazione è detta circolo di illuminazione.
L’ora sulla Terra
Il numero dei meridiani che si possono tracciare è infinito: se ne può individuare uno per ogni punto della sfera.
Nei planisferi si usano prevalentemente solo ventiquattro suddivisioni, che delimitano altrettante porzioni di territorio alle quali si attribuisce la stessa ora. Sono i fusi orari.
Il moto di rivoluzione: le stagioni
Il moto di rivoluzione è quello che la Terra compie intorno al Sole in senso antiorario, cioè da ovest verso est, impiegando 365 giorni e 6 ore. In questo moto la Terra si muove lungo un’orbita ellittica, con l’asse terrestre costantemente inclinato. La distanza media dal Sole è di circa 150 milioni di chilometri. La velocità con cui essa percorre tale orbita è di circa 30 chilometri al secondo.
Nel corso di questo momenti le varie parti della superficie terrestre sono esposte a una diversa illuminazione da parte del Sole e dunque a un diverso riscaldamento: stiamo parlando dell’alternarsi delle stagioni. Il loro inizio è segnato dagli equinozi e dai solstizi.
Gli equinozi di marzo e settembre sono i due giorni di ogni anno in cui il dì e la notte hanno la stessa durata.
2 - La crosta terrestre e i suoi movimenti
Secondo una teoria formulata agli inizi del Novecento da uno scienziato tedesco, Alfred Wegener, milioni di anni fa sul nostro pianeta era presente un unico blocco di terre, la Pangea, circondato dagli oceani.
Successivamente il blocco si frantumò e diversi pezzi, cioè i continenti, si allontanarono l’uno dall’altro. Sempre nel corso del Novecento è stata elaborata in seguito la teoria della tettonica a zolle. Essa fa dipendere tali movimenti dal fatto che la crosta terrestre sia divisa in placche o zolle che si spezzano e si muovono sotto la pressione del mantello sottostante: quando i margini di due placche si allontanano, sono cioè divergenti, si forma nuova crosta terrestre e gli oceani si allargano; quando i margini si avvicinano, sono cioè convergenti, uno scorre sotto l’altro e dallo scontro si forma una catena di montagne.
Si ritiene che i movimenti delle zolle continentali siano originati dal calore interno al pianeta; questa teoria però è ancora sottoposta a studi.
Vulcani e Terremoti
I terremoti e i vulcani sono la testimonianza della vitalità della Terra.
I fenomeni vulcanici e sismici sono infatti determinati dallo sprigionarsi dell’energia di correnti che si generano nel mantello attraverso fratture fra una zolla e l’altra chiamate faglie.
Vi sono regioni dove questi fenomeni si manifestano con grande potenza: per esempio ai bordi dell’Oceano Pacifico, dalle coste dell’Estremo Oriente a quelle occidentali dei due continenti americani.
3 – I continenti e le acque del pianeta
I continenti: quanti sono, quali sono
Con il termine “continente” si indica ciascuna delle vaste estensioni di terre emerse circondate dagli oceani, che occupano complessivamente meno di un terzo dell’intera superficie del pianeta.
Secondo un’antica classificazione, che teneva conto del periodo di scoperta delle terre da parte degli esploratori europei, si distingueva tra continente antico, nuovo, nuovissimo e antartico.
Facevano parte del continente antico l’Europa, l’Asia e l’Africa; le terre dell’America Settentrionale, Centrale e Meridionale costituivano il continente nuovo; il continente nuovissimo era invece l’Oceania; c’era infine l’Antartide, una vera e propria massa continentale con catene montuose.
Oggi si parla convenzionalmente di sei continenti: Europa, Asia, Africa, Americhe, Oceania e Antartide.
Un pianeta fatto in gran parte di acqua
La maggior parte del globo terracqueo è formata dalle acque oceaniche.
Esse coprono circa il 60% dell’emisfero settentrionale, ma ben l’80% di quello meridionale. I bacini d’acqua più estesi sono gli oceani. Il più vasto è l’Oceano Pacifico, seguito dall’Atlantico e dall’Oceano Indiano. Un’altra grande distesa di acque marine è quella dell’Oceano Artico, attorno al Polo nord.
La profondità degli oceani presenta due diversi livelli: può arrivare fino a un massimo di 200 metri dove le acque coprono la piattaforma continentale, ma quando inizia la scarpata continentale può raggiungere i 2000 o i 3000 metri. Oltre la scarpata si estendono le piane abissali; siamo intorno ai 6000 metri di profondità.
Le barriere coralline
Un fenomeno esclusivo dei mari caldi è quello delle barriere coralline, che sono costruite dall’accumulazione di colonie di esseri viventi, come appunto i coralli. La gran parte della costruzione è però fatta di resti di organismi ormai deceduti.
Correnti e maree: I movimenti degli oceani
L’enorme distesa d’acqua degli oceani è una massa in movimento: si solleva periodicamente per la forza di gravitazione esercitata dalla Luna, determinando il fenomeno delle maree, e produce correnti che trasportano acque più calde nelle zone equatoriali alle zone fredde del pianeta.
Il fenomeno delle maree è un movimento periodico con innalzamento e abbassamento del livello marino i cui tempi e la cui ampiezza sono prevedibili.
Le correnti sono spostamenti di masse d’acqua dovuti alle differenze di temperatura e ai venti.
Sono come fiumi che scorrono nel mare, in senso orario nell’emisfero boreale e in senso antiorario in quello australe. Hanno diverse temperature e diverso grado di salinità.
Le correnti calde si spostano dall’Equatore verso i Poli, quelle fredde seguono il percorso inverno. Tra le correnti calde la più famosa è la Corrente del Golfo; sono invece importanti correnti fredde quella di Humboldt e quella Del Labrador.
Fonte: Nuovo Geolab 3
Riassunto fatto da me ^^
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