Le serie sportive mi sono sempre piaciute e questa Giant Killing è davvero fatta bene, a mio avviso, sia per animazioni che per personaggi. Il prodotto, certamente per gli amanti del genere, si discosta dalle serie fantasportive con tiri speciali, acrobazie da funamboli, distorsioni delle immagini e dello spazio, e ha invece un approccio molto più realistico al mondo del pallone su erba.
Protagonista è l'ETU, una squadra di serie A giapponese che non se la passa molto bene: nell'anno precedente ha terminato al 15° posto e non ha molte speranze di fare meglio nel nuovo anno. I suoi dirigenti per cercare di disputare un campionato più dignitoso si rivolgono a Takeshi Tatsumi, trentacinquenne, ex asso della stessa squadra e della nazionale Giapponese. Tatsumi dopo essersi ritirato dall'ambiente (deludendo i suoi tifosi) è finito in Inghilterra ad allenare delle squadre di dilettanti.
Takeshi, per ora, è il vero protagonista della storia, imperscrutabile, sicuro di sé, anticonformista, la sua più grande capacità sta nel sapere leggere nell'animo delle persone trovando le parole giuste per motivare i suoi giocatori e stimolare l'ambiente. Purtroppo, nonostante il personaggio sia caratterizzato molto bene, questo "genere" di allenatore è ampiamente stato sfruttato con varie sfumature in anime (e manga) sportivi e forse avrei desiderato qualcosa di diverso.
Una volta tanto i protagonisti non sono liceali, ma professionisti, e sono curioso di vedere se sarà preso in considerazione non solo il lato sportivo, ma anche quello mediatico della storia e della gestione manageriale della squadra di calcio.
Dopo 6 episodi purtroppo iniziano alcuni allenamenti "speciali" alla "dai-la-cera-togli-la-cera" fuori dagli schemi e che creano vari problemi di coesione interna. Questo vengono approntati non per migliorare le prestazioni, ma al fine di trovare la giusta motivazione a vincere - spero che la trama non perda la maturità dimostrata finora.
In conclusione, Giant Killing è consigliato vivamente agli amanti del genere!
Protagonista è l'ETU, una squadra di serie A giapponese che non se la passa molto bene: nell'anno precedente ha terminato al 15° posto e non ha molte speranze di fare meglio nel nuovo anno. I suoi dirigenti per cercare di disputare un campionato più dignitoso si rivolgono a Takeshi Tatsumi, trentacinquenne, ex asso della stessa squadra e della nazionale Giapponese. Tatsumi dopo essersi ritirato dall'ambiente (deludendo i suoi tifosi) è finito in Inghilterra ad allenare delle squadre di dilettanti.
Takeshi, per ora, è il vero protagonista della storia, imperscrutabile, sicuro di sé, anticonformista, la sua più grande capacità sta nel sapere leggere nell'animo delle persone trovando le parole giuste per motivare i suoi giocatori e stimolare l'ambiente. Purtroppo, nonostante il personaggio sia caratterizzato molto bene, questo "genere" di allenatore è ampiamente stato sfruttato con varie sfumature in anime (e manga) sportivi e forse avrei desiderato qualcosa di diverso.
Una volta tanto i protagonisti non sono liceali, ma professionisti, e sono curioso di vedere se sarà preso in considerazione non solo il lato sportivo, ma anche quello mediatico della storia e della gestione manageriale della squadra di calcio.
Dopo 6 episodi purtroppo iniziano alcuni allenamenti "speciali" alla "dai-la-cera-togli-la-cera" fuori dagli schemi e che creano vari problemi di coesione interna. Questo vengono approntati non per migliorare le prestazioni, ma al fine di trovare la giusta motivazione a vincere - spero che la trama non perda la maturità dimostrata finora.
In conclusione, Giant Killing è consigliato vivamente agli amanti del genere!
Fonte:AnimeClick