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Il governo giapponese ha fatto sapere oggi che comincerà a rimuovere il combustibile nucleare dalle vasche di combustibile esausto dell'impianto di Fukushima Daiichi al più tardi entro il 2015.
L'esecutivo, tramite un funzionario, ha anche comunicato che valuterà a gennaio un piano per il ritorno a casa di alcuni degli 80.000 residenti fatti evacuare dalle zone vicine all'impianto nucleare.
La Tokyo Electric Power (Tepco) (9501.T: Quotazione), società che gestisce l'impianto di Fukushima Daiichi, ha realizzato ad aprile una tabella temporale in due fasi e si è posta come obiettivo quello di portare i reattori ad una condizione di "chiusura a freddo", con l'uranio non più in grado di far evaporare l'acqua utilizzata come refrigerante.
Un funzionario del governo ha detto che il Giappone è riuscito ad assolvere al primo compito, quello di raffreddare in maniera stabile i reattori, e ora punta a raggiungere l'obiettivo di chiuderli a freddo entro gennaio.
Solo allora i funzionari passeranno alla rimozione del combustibile dall'impianto, che si trova a 240 chilometri a nord di Tokyo. La dismissione dei reattori richiederà più di 10 anni, ha detto oggi davanti ad una commissione parlamentare il ministro per la Crisi nucleare Goshi Hosono.
Fonte : it.reuters.com
L'esecutivo, tramite un funzionario, ha anche comunicato che valuterà a gennaio un piano per il ritorno a casa di alcuni degli 80.000 residenti fatti evacuare dalle zone vicine all'impianto nucleare.
La Tokyo Electric Power (Tepco) (9501.T: Quotazione), società che gestisce l'impianto di Fukushima Daiichi, ha realizzato ad aprile una tabella temporale in due fasi e si è posta come obiettivo quello di portare i reattori ad una condizione di "chiusura a freddo", con l'uranio non più in grado di far evaporare l'acqua utilizzata come refrigerante.
Un funzionario del governo ha detto che il Giappone è riuscito ad assolvere al primo compito, quello di raffreddare in maniera stabile i reattori, e ora punta a raggiungere l'obiettivo di chiuderli a freddo entro gennaio.
Solo allora i funzionari passeranno alla rimozione del combustibile dall'impianto, che si trova a 240 chilometri a nord di Tokyo. La dismissione dei reattori richiederà più di 10 anni, ha detto oggi davanti ad una commissione parlamentare il ministro per la Crisi nucleare Goshi Hosono.
Fonte : it.reuters.com