- 27 Giugno 2009
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MILANO
«Un progetto così grande da avere bisogno di un partner dinamico e trasversale come il Museo del Cinema di Torino», dice il direttore del Festival di Locarno Frédéric Maire, presentando la grande retrospettiva dedicata agli anime giapponesi che illuminerà la manifestazione elvetica (5-15 agosto). Il titolo è Manga Impact, e curatore il valdostano Chatrian. Un’operazione mai tentata prima, che raccoglierà oltre 60 titoli dai primi anni del Novecento a oggi, corto medio e lungometraggi, per il cinema, la tv e l’homevideo, opere di culto, anteprime mondiali (in concorso Summer Wars, The Dream of Last Samurai) ed eventi da Piazza Grande (Red Line, Pom Poko e una speciale Manga Night). Inoltre, incontri e lezioni con gli autori.
In staffetta la tranche torinese, dal 16 settembre al 10 gennaio 2010: riproposizione integrale della retrospettiva, altri incontri con gli autori, ma soprattutto una mostra che avvilupperà - dentro e fuori - la Mole (una grande statua, esposizione di oggetti e tavole, mercatino per collezionisti). Sempre a Torino la presentazione dello sterminato volume Manga Impact. The Wordl of Japanese Animation, quadrilingue, edito da Phaidon. Un’operazione di dimensioni tali ha sorpreso lo stesso direttore del Museo, Alberto Barbera. Ha scoperto un mondo ampio e sfaccettato, i cui fan hanno già iniziato il tam tam su internet per segnalare la manifestazione. «Sono decenni che i cartoon giapponesi ci influenzano. Rappresentano una rivoluzione culturale, non solo economica ed industriale. Hanno modificato lo stile dell’animazione degli altri paesi, quella italiana e persino quella Disney». Un «gemellaggio», quello con Torino, che va di pari passo con i legami che da sempre il festival ha con l’Italia. Anche quest’anno niente film nostrani in concorso; un’assenza equilibrata però dalla presenza di ben tre titoli nella sezione Cineasti del presente (Mirna di Corso Salani, Sogno il mondo il venerdì di Pasquale Marrazzo, Piombo fuso di Stefano Savona), di una congrua pattuglia di documentaristi nella sezione Ici et Ailleurs, dell’evento speciale omaggio al cinema e al teatro di Pippo Delbono, dell’assegnazione dell’Excellence Award a Toni Servillo.
La Stampa.
«Un progetto così grande da avere bisogno di un partner dinamico e trasversale come il Museo del Cinema di Torino», dice il direttore del Festival di Locarno Frédéric Maire, presentando la grande retrospettiva dedicata agli anime giapponesi che illuminerà la manifestazione elvetica (5-15 agosto). Il titolo è Manga Impact, e curatore il valdostano Chatrian. Un’operazione mai tentata prima, che raccoglierà oltre 60 titoli dai primi anni del Novecento a oggi, corto medio e lungometraggi, per il cinema, la tv e l’homevideo, opere di culto, anteprime mondiali (in concorso Summer Wars, The Dream of Last Samurai) ed eventi da Piazza Grande (Red Line, Pom Poko e una speciale Manga Night). Inoltre, incontri e lezioni con gli autori.
In staffetta la tranche torinese, dal 16 settembre al 10 gennaio 2010: riproposizione integrale della retrospettiva, altri incontri con gli autori, ma soprattutto una mostra che avvilupperà - dentro e fuori - la Mole (una grande statua, esposizione di oggetti e tavole, mercatino per collezionisti). Sempre a Torino la presentazione dello sterminato volume Manga Impact. The Wordl of Japanese Animation, quadrilingue, edito da Phaidon. Un’operazione di dimensioni tali ha sorpreso lo stesso direttore del Museo, Alberto Barbera. Ha scoperto un mondo ampio e sfaccettato, i cui fan hanno già iniziato il tam tam su internet per segnalare la manifestazione. «Sono decenni che i cartoon giapponesi ci influenzano. Rappresentano una rivoluzione culturale, non solo economica ed industriale. Hanno modificato lo stile dell’animazione degli altri paesi, quella italiana e persino quella Disney». Un «gemellaggio», quello con Torino, che va di pari passo con i legami che da sempre il festival ha con l’Italia. Anche quest’anno niente film nostrani in concorso; un’assenza equilibrata però dalla presenza di ben tre titoli nella sezione Cineasti del presente (Mirna di Corso Salani, Sogno il mondo il venerdì di Pasquale Marrazzo, Piombo fuso di Stefano Savona), di una congrua pattuglia di documentaristi nella sezione Ici et Ailleurs, dell’evento speciale omaggio al cinema e al teatro di Pippo Delbono, dell’assegnazione dell’Excellence Award a Toni Servillo.
La Stampa.