- 7 Febbraio 2010
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WASHINGTON, Usa -- Contrariamente a quanto creduto finora, c’è acqua sulla Luna. Secondo le analisi, effettuate attraverso un nuovo spettrometro a ioni dagli scienziati di tre importanti centri di ricerca americani, il prezioso liquido sarebbe contenuto in piccole sfere di vetro colorato di origine vulcanica, raccolte dagli astronauti durante le missioni degli anni Settanta.
La scoperta è destinata a rivoluzionare le teorie sull'origine della Luna. L'acqua, dicevamo, è stata trovata imprigionata in sfere di vetro del diametro di appena 0,2 millimetri, nate dalle eruzioni vulcaniche. Si tratta di campioni presi dagli astronauti durante le missioni Apollo 15 e 17.
I prelievi sono stati effettuati nel 1971 e '72 nella zona degli Appennini-Hadley e nell'area di Taurys-Littrow. In tutto gli astronauti riportarono sulla Terra circa 500 chilogrammi di sabbia e rocce.
Per annni si è pensato che la Luna fosse del tutto arida. Ma grazie a strumenti di analisi più potenti, è arrivata la sopresa. Alberto Saal della Brown University di Providence (Usa) e i colleghi della Carnegie Institution of Science e della Case Western Riserve University sono riuscito a stabilire che le minuscole sfere vulcaniche prelevate dalla Luna contengono 46 parti per milione di acqua.
Poco, rispetto alle mille parti delle rocce terrestri.Ma sufficienti per far avanzare nuove teorie. Gli scienziati ipotizzano la presenza di acqua nel sottosuolo, riportata alla luce attraverso il magma vulcanico, circa 3 miliardi di anni fa. In superficie l'acqua sarebbe evaporata. Questo vapore, secondo alcuni studi, sarebbe concetrato ai poli, dove le sonde americane hanno gia trovato prove indirette della presenza di ghiaccio.
Il ghiaccio dunque, non sarebbe stato portato da una cometa, come finora ipotizzato, ma proverrebbe dai vapori emessi da sottosuolo. La presenza di acqua dimostrerebbe che la Luna è nata dall'impatto di un gigantesco meteorite con la Terra. E, di conseguenza, che l'acqua sul nostro pianeta esisteva molto prima di quanto ipotizzato.
fonte:
scienze.tv
La scoperta è destinata a rivoluzionare le teorie sull'origine della Luna. L'acqua, dicevamo, è stata trovata imprigionata in sfere di vetro del diametro di appena 0,2 millimetri, nate dalle eruzioni vulcaniche. Si tratta di campioni presi dagli astronauti durante le missioni Apollo 15 e 17.
I prelievi sono stati effettuati nel 1971 e '72 nella zona degli Appennini-Hadley e nell'area di Taurys-Littrow. In tutto gli astronauti riportarono sulla Terra circa 500 chilogrammi di sabbia e rocce.
Per annni si è pensato che la Luna fosse del tutto arida. Ma grazie a strumenti di analisi più potenti, è arrivata la sopresa. Alberto Saal della Brown University di Providence (Usa) e i colleghi della Carnegie Institution of Science e della Case Western Riserve University sono riuscito a stabilire che le minuscole sfere vulcaniche prelevate dalla Luna contengono 46 parti per milione di acqua.
Poco, rispetto alle mille parti delle rocce terrestri.Ma sufficienti per far avanzare nuove teorie. Gli scienziati ipotizzano la presenza di acqua nel sottosuolo, riportata alla luce attraverso il magma vulcanico, circa 3 miliardi di anni fa. In superficie l'acqua sarebbe evaporata. Questo vapore, secondo alcuni studi, sarebbe concetrato ai poli, dove le sonde americane hanno gia trovato prove indirette della presenza di ghiaccio.
Il ghiaccio dunque, non sarebbe stato portato da una cometa, come finora ipotizzato, ma proverrebbe dai vapori emessi da sottosuolo. La presenza di acqua dimostrerebbe che la Luna è nata dall'impatto di un gigantesco meteorite con la Terra. E, di conseguenza, che l'acqua sul nostro pianeta esisteva molto prima di quanto ipotizzato.
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scienze.tv