Gli iberici di Scariolo sconfitti 107-100 in una finale combattuta. Durant con 30 punti e LeBron le armi in più degli statunitensi, che salutano coach Krzyzewski. Bronzo alla Russia
Oro, come doveva essere, ma non senza qualche attimo di affanno, se non di paura. Vincono gli Stati Uniti (107-100) una finale bellissima, equilibrata e incerta sino a due minuti dalla fine. La decidono i canestri di LeBron James quando la palla scotta di più, un paio di lampi di Chris Paul, la difesa di Kevin Love su Pau Gasol nel quarto periodo, e la grande prova di Kevin Durant (30 punti e 9 rimbalzi). Alla Spagna non è bastato un Pau Gasol straordinario e un Navarro indemoniato in avvio. Scariolo torna a Milano con un argento che vale oro, soprattutto per come era andato il torneo prima di oggi.
la spagna resiste — L'avvio è tutto di Juan Carlos Navarro, che segna 10 punti con tre triple in 3'20" e porta la Spagna avanti (7-12). Risponde Durant (17 punti nel primo tempo), che contro la zona di Scariolo si trova perennemente libero in angolo. Si abusa del tiro da tre, come troppo spesso è accaduto in questo torneo (11 tra le due squadre nei primi 5’). Gli Usa, con Melo entrato prima del solito per Chandler, piazzano un 18-2 (8 di Anthony) che sembra mettere le cose in chiaro (25-16). Ma gli americani non difendono, non chiudono l’area e si fanno rimontare da Rudy e Ibaka, che entra al 15’ al posto di Marc Gasol. Il fratello di Pau commette infatti terzo e quarto fallo in due azioni, con l’ala dei Lakers che "sgrida" Scariolo, colpevole di averlo lasciato in campo dopo il 3°. Love tiene a galla gli States con un gran secondo quarto sia in attacco che in difesa (9 punti e 6 rimbalzi), mentre Pau va al riposo con 8 punti, 6 rimbalzi e 4 assist, Navarro ne ha addirittura 19 e la Spagna è sotto solo di 1 punto (59-58). Il 2/8 da tre di Durant (8/18 di squadra) illustra i brutti attacchi degli Stati Uniti.
lotta vera — Ti aspetti che gli americani accelerino e invece arriva un Pau Gasol scatenato: segna 13 punti in fila per gli spagnoli che tornano avanti (64-67). Il quarto fallo di Marc Gasol si rivela una fortuna per Scariolo, costretto a far giocare Ibaka, lasciato troppo a sedere nel torneo. Il congolese dei Thunder difende alla grande su James, e si fa sentire in area, con 7 punti (quasi tutti dalla linea dei liberi). Ci vuole un Durant sempre più scatenato con due triple a rimettere in carreggiata gli Usa, comunque sopra solo di 1 dopo tre quarti (82-81). Nel quarto periodo Scariolo decide di andare con la box and one (4 a zona, Llull su KD), ma è Paul a scavare un piccolo solco, che Kobe allarga sino al +10 (97-87 a -4’22”). Ma gli States gestiscono male qualche attacco che potrebbe invece dargli l’oro senza affanni e lasciano che la Spagn resta lì, con Ibaka inspiegabilmente in panchina. Ma è Love a decidere il match in difesa su Pau, con Chandler che non entra più. Arriva il momento di LeBron: schiacciata per il 99-91 (-2’44”) e tripla del 102-93 (-2’). Quando Navarro sbaglia la tripla del -6 a 1’16” dalla fine e Chris Paul infila il layup della sicurezza a 50” dalla fine è tempo di festeggiare. Coach K, all'ultima gara sulla panchina della nazionale (ne ha vinte 62 su 63), toglie i titolari e svuota la panchina. E’ oro, magari con un po’ più d’affanno del previsto, ma poco importa. Basta sentire suonare lo Star Spangled Banner.
Usa: Durant 30 (3/5 da due, 5/13 da 3, 9/19 ai liberi,9 rimbalzi), James 19 (7 rimbalzi, 3 assist), Bryant 17 (2/3, 3/7).
Spagna: P.Gasol 24 (9/16, 0/1, 8 rimbalzi, 5 assist), Navarro 21 (3/8, 4/9), M.Gasol 17 (8/10).
il bronzo — La Russia batte l’Argentina 81-77 nella finale per il bronzo e vince la sua prima medaglia olimpica da quando non esiste più l’Unione Sovietica. Sono passati 24 anni dall’oro di Seul, e i russi devono ringraziare un allenatore americano, David Blatt e una sua creatura, Alexei Shved, autore di 25 punti compresa la tripla a 36" dalla fine del successo, che da novembre debutterà nella Nba a Minnesota.
triple — L’Argentina vive quasi solo sul tiro da tre (33 alla fine). Scola è tenuto a 2 punti nel primo tempo dai lunghi russi, ma da fuori le cose funzionano (21-27) fino al primo parziale della gara, un 12-0 della Russia (33-27) firmato da Khryapa e Kirilenko che dopo i problemi della semifinale, segna 11 punti nel primo tempo, come Ginobili. Ma ancora una volta, l’Argentina con tre triple consecutive (2 di Leandro Gutierrez, una di Manu) produce il 9-0 del sorpasso. Nonostante l’entrata in partita di Scola, i russi producono il primo, consistente break nel terzo quarto con Kirilenko e Fridzon (61-50) ma già come contro la Lituania e la Spagna, la squadra di Blatt non riesce a gestire il vantaggio: subisce un 10-0, Ginobili pareggia la gara al 33’ col 16 punto (62-62).
Fonte: Lagazzettadellosport
Beh che dire ho seguito tutta la partita e devo dire che è stata molto emozionante.
Entrambe le squadre si sono battute e hanno dato il massimo,un grande pau gasol e un grande dream team (dominato dalle triple di durant,dalle schiacciate di lebron e dal black mamba)
Oro, come doveva essere, ma non senza qualche attimo di affanno, se non di paura. Vincono gli Stati Uniti (107-100) una finale bellissima, equilibrata e incerta sino a due minuti dalla fine. La decidono i canestri di LeBron James quando la palla scotta di più, un paio di lampi di Chris Paul, la difesa di Kevin Love su Pau Gasol nel quarto periodo, e la grande prova di Kevin Durant (30 punti e 9 rimbalzi). Alla Spagna non è bastato un Pau Gasol straordinario e un Navarro indemoniato in avvio. Scariolo torna a Milano con un argento che vale oro, soprattutto per come era andato il torneo prima di oggi.
la spagna resiste — L'avvio è tutto di Juan Carlos Navarro, che segna 10 punti con tre triple in 3'20" e porta la Spagna avanti (7-12). Risponde Durant (17 punti nel primo tempo), che contro la zona di Scariolo si trova perennemente libero in angolo. Si abusa del tiro da tre, come troppo spesso è accaduto in questo torneo (11 tra le due squadre nei primi 5’). Gli Usa, con Melo entrato prima del solito per Chandler, piazzano un 18-2 (8 di Anthony) che sembra mettere le cose in chiaro (25-16). Ma gli americani non difendono, non chiudono l’area e si fanno rimontare da Rudy e Ibaka, che entra al 15’ al posto di Marc Gasol. Il fratello di Pau commette infatti terzo e quarto fallo in due azioni, con l’ala dei Lakers che "sgrida" Scariolo, colpevole di averlo lasciato in campo dopo il 3°. Love tiene a galla gli States con un gran secondo quarto sia in attacco che in difesa (9 punti e 6 rimbalzi), mentre Pau va al riposo con 8 punti, 6 rimbalzi e 4 assist, Navarro ne ha addirittura 19 e la Spagna è sotto solo di 1 punto (59-58). Il 2/8 da tre di Durant (8/18 di squadra) illustra i brutti attacchi degli Stati Uniti.
lotta vera — Ti aspetti che gli americani accelerino e invece arriva un Pau Gasol scatenato: segna 13 punti in fila per gli spagnoli che tornano avanti (64-67). Il quarto fallo di Marc Gasol si rivela una fortuna per Scariolo, costretto a far giocare Ibaka, lasciato troppo a sedere nel torneo. Il congolese dei Thunder difende alla grande su James, e si fa sentire in area, con 7 punti (quasi tutti dalla linea dei liberi). Ci vuole un Durant sempre più scatenato con due triple a rimettere in carreggiata gli Usa, comunque sopra solo di 1 dopo tre quarti (82-81). Nel quarto periodo Scariolo decide di andare con la box and one (4 a zona, Llull su KD), ma è Paul a scavare un piccolo solco, che Kobe allarga sino al +10 (97-87 a -4’22”). Ma gli States gestiscono male qualche attacco che potrebbe invece dargli l’oro senza affanni e lasciano che la Spagn resta lì, con Ibaka inspiegabilmente in panchina. Ma è Love a decidere il match in difesa su Pau, con Chandler che non entra più. Arriva il momento di LeBron: schiacciata per il 99-91 (-2’44”) e tripla del 102-93 (-2’). Quando Navarro sbaglia la tripla del -6 a 1’16” dalla fine e Chris Paul infila il layup della sicurezza a 50” dalla fine è tempo di festeggiare. Coach K, all'ultima gara sulla panchina della nazionale (ne ha vinte 62 su 63), toglie i titolari e svuota la panchina. E’ oro, magari con un po’ più d’affanno del previsto, ma poco importa. Basta sentire suonare lo Star Spangled Banner.
Usa: Durant 30 (3/5 da due, 5/13 da 3, 9/19 ai liberi,9 rimbalzi), James 19 (7 rimbalzi, 3 assist), Bryant 17 (2/3, 3/7).
Spagna: P.Gasol 24 (9/16, 0/1, 8 rimbalzi, 5 assist), Navarro 21 (3/8, 4/9), M.Gasol 17 (8/10).
il bronzo — La Russia batte l’Argentina 81-77 nella finale per il bronzo e vince la sua prima medaglia olimpica da quando non esiste più l’Unione Sovietica. Sono passati 24 anni dall’oro di Seul, e i russi devono ringraziare un allenatore americano, David Blatt e una sua creatura, Alexei Shved, autore di 25 punti compresa la tripla a 36" dalla fine del successo, che da novembre debutterà nella Nba a Minnesota.
triple — L’Argentina vive quasi solo sul tiro da tre (33 alla fine). Scola è tenuto a 2 punti nel primo tempo dai lunghi russi, ma da fuori le cose funzionano (21-27) fino al primo parziale della gara, un 12-0 della Russia (33-27) firmato da Khryapa e Kirilenko che dopo i problemi della semifinale, segna 11 punti nel primo tempo, come Ginobili. Ma ancora una volta, l’Argentina con tre triple consecutive (2 di Leandro Gutierrez, una di Manu) produce il 9-0 del sorpasso. Nonostante l’entrata in partita di Scola, i russi producono il primo, consistente break nel terzo quarto con Kirilenko e Fridzon (61-50) ma già come contro la Lituania e la Spagna, la squadra di Blatt non riesce a gestire il vantaggio: subisce un 10-0, Ginobili pareggia la gara al 33’ col 16 punto (62-62).
Fonte: Lagazzettadellosport
Beh che dire ho seguito tutta la partita e devo dire che è stata molto emozionante.
Entrambe le squadre si sono battute e hanno dato il massimo,un grande pau gasol e un grande dream team (dominato dalle triple di durant,dalle schiacciate di lebron e dal black mamba)