Gli Usa tornano a bombardare l'iraq
Undici anni dopo l'invasione che soppresse il governo di Saddam Hussein gli Stati Uniti tornano a bombardare l'Iraq. E' stata infatti attuata da oggi dal governo USA una campagna aerea mirata a colpire le postazioni dell'Isis,lo Stato islamico, che attraverso la sua avanzata sta minacciando la popolazione cistiana e quella della regione del Kurdistan.
L'annuncio è stato fatto oggi dal presidente americano Barack Obama che ha dichiarato di "voler colpire i terroristi islamici, proteggere il personale americano in Iraq ed evitare un potenziale genocidio".
I raid sono iniziati intorno alle 13.45 e due bombardieri FA18 hanno sganciato due bombe su postazioni armate dell'isis che minacciavano la capitale del Kurdistan iracheno. Il portavoce della Casa Bianca alla luce dei bombardamenti ha dichiarato: "L’autorizzazione del presidente Obama per i raid aerei è molto limitata negli scopi. Lo scopo dei bombardamenti è innanzitutto la protezione del personale Usa. E nella città di Erbil ci sono militari e diplomatici americani. C’è poi l’urgente situazione umanitaria.
Non è ancora chiaro il numero delle vittime causate dai due raid, è dell'ultima ora però la notizia che il presidente Obama avrebbe tenuto un discorso telefonico con il Re di Giordania per discutere della situazione dei civili in Iraq per offrire assistenza umanitaria.
Speriamo bene, è davvero un periodo nero.