Grecia, Papandreou ottiene la fiducia Ma il suo addio è sempre più vicino

LoLLoPoWa

Utente Esperto
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5 Agosto 2010
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su 298. Ora si fa strada l'ipotesi governo tecnico: «Sabato andrò dal presidente della Repubblica»
ATENE
Il premier socialista greco Giorgio Papandreou ha avviato oggi una serie di consultazioni con i capi dei partiti dell'opposizione per formare un governo di unità nazionale - del quale cederà ad altri la conduzione - allo scopo di tirar fuori la Grecia dalla grave crisi politica ed economica in cui il Paese si dibatte da oltre due anni. Intanto, secondo quanto riferiscono in serata varie fonti giornalistiche ad Atene, Papandreou intenderebbe dimettersi e accettare come premier per il nuovo esecutivo una personalità di area moderata. Sinora tutte le voci coincidono sul nome di Stavros Dimas, ex commissario dell'Ue, con il presupposto che la sua candidatura venga accettata da Antonis Samaras, leader di Nea Dimocratia, principale partito dell'opposizione (centro-destra).

Dopo essere riuscito, la notte scorsa, ad ottenere con una risicata maggioranza (153 sì e 145 no) la fiducia del Parlamento, in tarda mattinata il premier si è presentato dal capo di Stato Karolos Papoulias al quale ha chiesto di aprire consultazioni in vista della formazione di un nuovo esecutivo di transizione e con un ampio consenso.

«Farò tutto ciò che è in mio potere per la formazione di un governo di ampia collaborazione» ha detto Papandreou arrivando stamani al palazzo presidenziale. «La mancanza di un consenso rischierebbe di preoccupare i nostri partner europei circa la nostra volontà di restare nell'euro», ha aggiunto. Papoulias, dal canto suo, si è impegnato a «fare ogni sforzo per la ricerca di un'intesa» e per questo, ha detto, chiederà ai capi dei partiti politici di pronunciarsi circa la loro eventuale partecipazione alla formazione di un governo di coalizione.

Ma anche se Papandreou si è detto pronto a negoziare su tutto - obiettivi, composizione e calendario - del nuovo esecutivo, il compito si preannuncia comunque estremamente difficile a fronte dell'intransigenza dimostrata dal suo rivale conservatore Samaras, che ancora oggi è tornato a chiedere per l'ennesima volta elezioni anticipate immediate che per il premier sarebbero invece «catastrofiche» per la Grecia. Frattanto, nel pomeriggio, si è appreso che domani alle 13:00 il presidente Papoulias riceverà Samaras, per discutere con lui delle prospettive per la formazione di un governo di unità nazionale.

Continuano intanto anche le pressioni su Papandreou e Samaras sia da parte dei partner europei della Grecia sia da parte di molti parlamentari di entrambi i due maggiori partiti greci affinchè si giunga ad un accordo nella speranza che il leader di Nea Dimocratia faccia un passo indietro.

Secondo il solitamente bene informato sito Zougla, Elmar Brok, dirigente del Partito Popolare Europeo, ha chiesto con insistenza a Samaras di acconsentire alla formazione del nuovo governo. Brok, stretto collaboratore del cancelliere tedesco, ha trasmesso a Samaras il messaggio di Angela Merkel secondo cui per lunedì 7 novembre la Grecia dovrà avere un nuovo governo in modo da riportare la tranquillità nei mercati finanziari. La stessa fonte ha riferito di telefonate da parte di altri quadri dirigenti del Partito Popolare Europeo ad altre personalità di centro-destra in Grecia per contribuire al buon esito dei colloqui in corso per la formazione del nuovo governo. Intanto, nonostante tutte le apparenze, sostiene sempre Zougla gr., le trattative fra Pasok e Nea Dimocratia proseguono intense.



Fonte: lastampa.it