Pep Guardiola un po' a sorpresa spende parole a favore di Ibrahimovic: "Ringrazio Zlatan per il suo impegno e il suo aiuto nella conquista di cinque titoli, non so se senza di lui ci saremmo riusciti. E' stato un piacere allenare Ibra e ho imparato molto da lui". Poi un augurio che sa di provocazione: "Spero che trovi il suo posto nel Milan, gli auguro di vincere il campionato e di giocare la finale di Champions, che è uno dei suoi sogni"
Guardiola continua: "Capisco, per quello che dicono sia lui che il suo procuratore, che non sono stati contenti di lavorare con me ma io sono stato bene con loro. La società mi ha messo a disposizione dei grandi giocatori, con grandi personalità e io sono qui per far vincere la squadra, per tirare fuori il massimo dai giocatori, non per cambiare le loro personalità. Non voglio fare una tesi su come devono comportarsi, io sono l'allenatore e decido con chi giochiamo, come ci comportiamo, ma nessuno deve essere come il sottoscritto. Ripeto, Ibra mi ha aiutato a crescere, ci ha aiutato a vincere, mi assumo tutte le responsabilità". Lo spagnolo non racconta i particolari di quello che è successo con lo svedese: "chi deve sapere cosa è successo lo sa, io decido cosa si deve dire oppure no ma alla gente interessa che la squadra vinca".
Poi chiude con un augurio che sa di provocazione: "Ibra gioca ad alti livelli da otto o dieci anni, io alleno ad alti livelli da tre. Capisco che possa aver sofferto e che forse ho ancora da imparare, capisco che possa dire che era un problema dell'allenatore e forse non sono riuscito a farlo rendere come voleva ma ho fatto tutto il possibile. Con noi ha fatto bene e spero che trovi il suo posto nel Milan - il suo congedo - gli auguro di vincere il campionato e di giocare la finale di Champions, che è uno dei suoi sogni, e che trovi tutto quello che qui non siamo riusciti a dargli".