- 31 Gennaio 2009
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Questo tutorial si propone come guida per chi, come me, non vuole spendere un soldo oppure non conosce un’H di HTML: dopo la lettura di questo articolo, penso che anche una persona che ha cominciato a usare il Mac l’altroieri dovrebbe poter pubblicare un sito dalla grafica accattivante e con alcune funzioni abbastanza professionali.
Su Zeronave abbiamo già parlato di due servizi molto comodi
Passo 1: assicurarsi uno spazio web, su Altervista
Come funziona la creazione di un sito? Dovete avere uno spazio su internet dove mettere dei files scritti in vari codici (quello di base è il famigerato HTML), che sono poi quelli che dicono al browser come trasformare una sfilza di lettere e simboli che ai comuni mortali appaiono senza senso in un bel sito. Per avere questo spazio su internet il servizio più diffuso (e probabilmente anche il migliore) è Altervista, che, una volta iscritti, vi manda una mail con i dati che vi servono per accedere allo spazio che il sito vi offre: questo spazio riservato a voi è il vostro server, e potete riempirlo fino a un massimo di 100 mega (espandibili se accumulate altercents, una moneta virtuale che si guadagna con pubblicità o cose del genere e con cui potete attivare varie funzioni, come, ad esempio, l’espansione dello spazio a voi concesso). Nella mail che vi manderà Altervista dopo la registrazione le informazioni che vi interessano sono queste:
Server: nomedeltuosito.altervista.org
Username: nomedeltuosito (attenzione! il nome con cui vi registrate è quello che dà il nome al vostro sito, quindi state attenti quando lo scegliete, altrimenti fate come me che l’ho cambiato 3 volte…)
Password: password generata da Altervista, di solito sono impossibili da ricordare e quindi vi conviene cambiarla dal profilo del vostro account
Porta: 21
Tipo di connessione: PASV (modalità passiva)
Bene: ora che avete questi dati, che ve ne fate?
Avete bisogno di un programma che generi tutti i files che vanno caricati sul vostro server, e qui si aprono varie strade: quelli più esperti si mettono a usare programmoni complicatissimi e costosissimi come DreamWeaver, mentre a noi ignorantoni rimangono solo due metodi, che comunque possono dare risultati anche migliori di quelli più difficili.
Metodo A: RapidWeaver
Il programma senza dubbio più facile è RapidWeaver 3.5, uno ShareWare che comunque permette, anche nella versione gratuita, di usare il programma in tutte le sue funzioni eccetto che per il numero di pagine pubblicabili, che è al massimo di 3 (ragionevolissimo, se volete fare un sito privato in stile diario personale).
Il software è veramente facile e intuitivo, ma se volete imparare qualche trucchetto per rendere il vostro sito ancora più personalizzato ed esteticamente bello potete leggere http://www.sciax2.it/forum/guide-release/guida-guida-all-uso-rapidweaver-77468.html
Una volta creato il vostro sito, scritti i post, messe le immagini e quant’altro, siete pronti a pubblicarlo e a renderlo disponibile su internet: cliccate sul tasto “pubblica” (oppure digitate alt+shift+mela+K) e risfoderate la vostra mail di Altervista, dove ci sono tutti i dati che vi servono.
Semplicemente copiate e incollate le varie informazioni negli appositi spazi, e quindi cliccate sul tasto pubblica: come per magia i vostri files verranno messi sul vostro server. Allora voi tutti galvanizzati andate sul vostro sito, e, orrore!!!, non compare niente.
Niente paura, se succede vuol dire semplicemente che RapidWeaver ha messo tutti i files in una cartella col nome del vostro sito, e quindi il browser non la può leggere: per ovviare al problema vi scaricate un gestore di FTP, cioè un programma che vi permette di caricare e scaricare dei files sul vostro server. Il migliore è Cyberduck, freeware e semplice da usare: una volta scaricato e installato, cliccate sull’icona “nuova connessione” e impostate, come in RapidWeaver, i dati che servono al programma per collegarsi al vostro server (server, nome utente e password). A questo punto, dopo essersi connessi, possiamo amministrare i nostri files a piacimento: entriamo nella cartella “nomedelsito.altervista.org” generata da RapidWeaver e trasciniamo all’esterno i files che troviamo al suo interno, in modo che siano “sciolti” nel server e quindi leggibili dal browser (la cartella dei 2 files selezionati all’interno della cartella “flashgames4mac.altervista.org” è fluttuante perchè è ripresa nell’atto di essere trascinata all’esterno, direttamente nel server).
A questo punto, finalmente, il vostro sito apparirà bello e professional sulla vostra pagina web, facendo schiattare di invidia i webmaster che ne sanno molto più di voi ma non riescono a ottenere risultati altrettanto gradevoli.
Metodo B: WordPress
WordPress è una sorta di applicazione che funziona via internet, e fa le stesse cose di RapidWeaver: è altrettanto facile e intuitivo, e va installato nel modo seguente;
- andate a
- finito il download, andate nel pannello utente di Altervista (eseguite il login e cliccate “Accedi al pannello utente”, subito sotto il titolo del sito) e, sotto il pannello “Risorse e upgrades”, spendete i vostri Altercents (ve ne danno un tot di default) per poter usare un cosiddetto “Database MySQL”.
- una volta ottenuto questo tipo di database, potete installare WordPress seguendo le istruzioni contenute nel pacchetto che avevate scaricato e che nel frattempo avrete decompresso, più precisamente aprendo il file “Readme.html”
- finito! Avete installato WordPress, e ora potete aggiungervi temi seguendo le facili istruzioni che vi verranno date… Come con RapidWeaver, potete modificare la grafica o il codice del vostro sito intervenendo sui files che lo compongono
Confronto: è meglio RapidWeaver o WordPress?
Dipende: WordPress è molto più completo e professionale (pur nella sua estrema semplicità), e permette di aggiungervi innumerevoli temi (molti più di quelli di RapidWeaver), plugins e altre cose curiose e simpatiche, comunque alla portata di tutti. RapidWeaver, d’altra parte, è forse un mezzo migliore per l’approcio iniziale, soprattutto per quanto riguarda i cambiamenti grafici. In ogni caso, nel confronto vince decisamente WordPress, come si può vedere sottolineando i pregi e i difetti dei due sistemi:
- PREGI DI WORDPRESS:
1. funziona via internet, quindi lo potete modificare da qualsiasi computer con qualsiasi sistema operativo, basta che sia connesso
2. è molto più funzionale per siti che devono essere aggiornati di continuo, perchè una volta scritto l’articolo questo viene pubblicato subito, senza bisogno di fare l’upload dell’intera pagina alla quale si è aggiunto un articolo
3. ha un numero incredibile di temi e plugins
- PREGI DI RAPIDWEAVER
1. ha un’interfaccia che ci risulta più familiare, in quanto è un programma a tutti gli effetti
2. il fatto che risieda sul computer ci facilita nel cambiarne la grafica, laddove con WordPress dobbiamo ogni volta cancellare il file dal server per mettere quello modificato (perdendo un sacco di tempo)
3. è più immediato e veloce, a patto che lo si usi per siti che vengono aggiornati di rado
- DIFETTI DI WORDPRESS
1. modificare la grafica è un’operazione molto lenta, perchè bisogna ogni volta cancellare i files interessati dal server e fare l’upload di quelli modificati
- DIFETTI DI RAPIDWEAVER
1. può funzionare solo su un Mac, e precisamente il PROPRIO Mac, perchè devo avere a disposizione tutti i files che mi servono
2. prevede l’upload di ogni cambiamento, e quindi è sconsigliato per i siti che vanno aggiornati tutti i giorni, perchè fa perdere un mucchio di tempo
3. ha pochi temi e pochi plugins
Alternativa a WordPress: FlatNuke
WordPress non è l’unico “programma” del suo genere, anche se probabilmente è il migliore: per chi non potesse o non volesse usare uno spazio web con un database MySQL (che non è concesso da tutti i servizi di web hosting e di solito prevede una somma aggiuntiva) c’è FlatNuke, un CMS (Content Management System) che funziona anche senza. Sicuramente un progetto interessante, valutate voi quale sia il migliore! ;)
Altre dritte
E non è finita qui! Ci sono infatti altre funzioni che possono essere implementate nel nostro sito, senza dover avere nessun tipo di conoscenza informatica: molte sono gentilmente indicate dagli autori di Altervista in questa pagina, ma io ve ne indicherò qualcuna che ho trovato particolarmente facile e comoda.
Oltre all’iscrizione a HaloScan che RapidWeaver vi fa fare quando gli chiedete di fare una pagina di blog, altri servizi comodi possono essere i seguenti:
- un servizio di statistiche molto comodo, che è Histats (vi ricordo comunque che qua ce n’è un ampio elenco)
- un servizio di chat da inserire direttamente nel vostro sito, Meebo
- un forum personale e facilmente utilizzabile: quello che va per la maggiore è Phbb di forumgratis.com
- una favicon, cioè quel disegnino che compare nella barra dell’indirizzo alla sinistra della URL: potete generare una favicon di vostro piacimento con il programma gratuito Gimp (caricate l’immagine prescelta e salvatela come .ico) oppure con questo comodissimo servizio. È essenziale sapere che l’immagine .ico deve avere come misura 16×16 (se non sapete come modificare la dimensione potete usare iZoom) e deve avere un nome scritto tutto in minuscolo, per la precisione “favicon”.ico: a questo punto la caricate sul vostro server usando Cyberduck (basta trascinarla nella finestra del programma), avendo cura che non sia contenuta in nessuna cartella (ovvero nello spazio principale del vostro server, il cosiddetto “root”). Se avete fatto tutto nel modo giusto, ricaricando il sito nel vostro browser dovreste vedere ora anche la favicon!
Spero che questo tutorial possa essere utile agli incapacioni come me: in ogni caso, anche se si può creare un sito senza sapere assolutamente come funzioni, è bene considerare la cosa come un primo esperimento, e poi, possibilmente, informarsi e diventare più esperti. Se tutti facessero le cose senza conoscerne il funzionamento, alla fine ci sarebbero 4 o 5 persone al mondo che saprebbero fare di tutto, e il resto dell’umanità userebbe i loro programmi facili facili: ma la conoscenza di molti è sempre un bene, quindi vi/mi invito a continuare lo studio e di diventare, in futuro, dei webmaster con le balle quadrate!
P.S. Ho cercato di fare un tutorial il più chiaro possibile, ma non è comunque accessibile al massimo per chi ha poche conoscenze di base… se non avete capito qualcosa, non esitate a segnalarmelo sul forum, e vi verranno date delucidazioni!
Su Zeronave abbiamo già parlato di due servizi molto comodi
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e Perfavore,
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che permettono di creare siti in modo veramente molto facile e col vantaggio che, essendo modificabili dal web, si può modificare il proprio sito anche con un altro sistema operativo e su qualsiasi computer che abbia internet: tuttavia, il livello che si può raggiungere con questo metodo è ancora abbastanza scarso, perchè, pur ottenendo risultati graziosi, non sono molto personalizzabili e si deve scegliere tra una gamma piuttosto ristretta di modelli. Molto più numerosi sono i servizi per creare blog (il migliore è Perfavore,
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ma anche Perfavore,
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di Google è molto quotato), ma entrambe le soluzioni hanno il grosso limite della poca personalizzazione che si può dare allo spazio web e dell’impossibilità di creare differenti tipi di pagine (una pagina blog, un’altra solo sito, una per i download, eccetera). Quindi, penso che a chi vuole un sito e/o blog un minimo professionale convenga seguire la seguente guida.Passo 1: assicurarsi uno spazio web, su Altervista
Come funziona la creazione di un sito? Dovete avere uno spazio su internet dove mettere dei files scritti in vari codici (quello di base è il famigerato HTML), che sono poi quelli che dicono al browser come trasformare una sfilza di lettere e simboli che ai comuni mortali appaiono senza senso in un bel sito. Per avere questo spazio su internet il servizio più diffuso (e probabilmente anche il migliore) è Altervista, che, una volta iscritti, vi manda una mail con i dati che vi servono per accedere allo spazio che il sito vi offre: questo spazio riservato a voi è il vostro server, e potete riempirlo fino a un massimo di 100 mega (espandibili se accumulate altercents, una moneta virtuale che si guadagna con pubblicità o cose del genere e con cui potete attivare varie funzioni, come, ad esempio, l’espansione dello spazio a voi concesso). Nella mail che vi manderà Altervista dopo la registrazione le informazioni che vi interessano sono queste:
Server: nomedeltuosito.altervista.org
Username: nomedeltuosito (attenzione! il nome con cui vi registrate è quello che dà il nome al vostro sito, quindi state attenti quando lo scegliete, altrimenti fate come me che l’ho cambiato 3 volte…)
Password: password generata da Altervista, di solito sono impossibili da ricordare e quindi vi conviene cambiarla dal profilo del vostro account
Porta: 21
Tipo di connessione: PASV (modalità passiva)
Bene: ora che avete questi dati, che ve ne fate?
Avete bisogno di un programma che generi tutti i files che vanno caricati sul vostro server, e qui si aprono varie strade: quelli più esperti si mettono a usare programmoni complicatissimi e costosissimi come DreamWeaver, mentre a noi ignorantoni rimangono solo due metodi, che comunque possono dare risultati anche migliori di quelli più difficili.
Metodo A: RapidWeaver
Il programma senza dubbio più facile è RapidWeaver 3.5, uno ShareWare che comunque permette, anche nella versione gratuita, di usare il programma in tutte le sue funzioni eccetto che per il numero di pagine pubblicabili, che è al massimo di 3 (ragionevolissimo, se volete fare un sito privato in stile diario personale).
Il software è veramente facile e intuitivo, ma se volete imparare qualche trucchetto per rendere il vostro sito ancora più personalizzato ed esteticamente bello potete leggere http://www.sciax2.it/forum/guide-release/guida-guida-all-uso-rapidweaver-77468.html
Una volta creato il vostro sito, scritti i post, messe le immagini e quant’altro, siete pronti a pubblicarlo e a renderlo disponibile su internet: cliccate sul tasto “pubblica” (oppure digitate alt+shift+mela+K) e risfoderate la vostra mail di Altervista, dove ci sono tutti i dati che vi servono.
Semplicemente copiate e incollate le varie informazioni negli appositi spazi, e quindi cliccate sul tasto pubblica: come per magia i vostri files verranno messi sul vostro server. Allora voi tutti galvanizzati andate sul vostro sito, e, orrore!!!, non compare niente.
Niente paura, se succede vuol dire semplicemente che RapidWeaver ha messo tutti i files in una cartella col nome del vostro sito, e quindi il browser non la può leggere: per ovviare al problema vi scaricate un gestore di FTP, cioè un programma che vi permette di caricare e scaricare dei files sul vostro server. Il migliore è Cyberduck, freeware e semplice da usare: una volta scaricato e installato, cliccate sull’icona “nuova connessione” e impostate, come in RapidWeaver, i dati che servono al programma per collegarsi al vostro server (server, nome utente e password). A questo punto, dopo essersi connessi, possiamo amministrare i nostri files a piacimento: entriamo nella cartella “nomedelsito.altervista.org” generata da RapidWeaver e trasciniamo all’esterno i files che troviamo al suo interno, in modo che siano “sciolti” nel server e quindi leggibili dal browser (la cartella dei 2 files selezionati all’interno della cartella “flashgames4mac.altervista.org” è fluttuante perchè è ripresa nell’atto di essere trascinata all’esterno, direttamente nel server).
A questo punto, finalmente, il vostro sito apparirà bello e professional sulla vostra pagina web, facendo schiattare di invidia i webmaster che ne sanno molto più di voi ma non riescono a ottenere risultati altrettanto gradevoli.
Metodo B: WordPress
WordPress è una sorta di applicazione che funziona via internet, e fa le stesse cose di RapidWeaver: è altrettanto facile e intuitivo, e va installato nel modo seguente;
- andate a
Perfavore,
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e scaricate WordPress- finito il download, andate nel pannello utente di Altervista (eseguite il login e cliccate “Accedi al pannello utente”, subito sotto il titolo del sito) e, sotto il pannello “Risorse e upgrades”, spendete i vostri Altercents (ve ne danno un tot di default) per poter usare un cosiddetto “Database MySQL”.
- una volta ottenuto questo tipo di database, potete installare WordPress seguendo le istruzioni contenute nel pacchetto che avevate scaricato e che nel frattempo avrete decompresso, più precisamente aprendo il file “Readme.html”
- finito! Avete installato WordPress, e ora potete aggiungervi temi seguendo le facili istruzioni che vi verranno date… Come con RapidWeaver, potete modificare la grafica o il codice del vostro sito intervenendo sui files che lo compongono
Confronto: è meglio RapidWeaver o WordPress?
Dipende: WordPress è molto più completo e professionale (pur nella sua estrema semplicità), e permette di aggiungervi innumerevoli temi (molti più di quelli di RapidWeaver), plugins e altre cose curiose e simpatiche, comunque alla portata di tutti. RapidWeaver, d’altra parte, è forse un mezzo migliore per l’approcio iniziale, soprattutto per quanto riguarda i cambiamenti grafici. In ogni caso, nel confronto vince decisamente WordPress, come si può vedere sottolineando i pregi e i difetti dei due sistemi:
- PREGI DI WORDPRESS:
1. funziona via internet, quindi lo potete modificare da qualsiasi computer con qualsiasi sistema operativo, basta che sia connesso
2. è molto più funzionale per siti che devono essere aggiornati di continuo, perchè una volta scritto l’articolo questo viene pubblicato subito, senza bisogno di fare l’upload dell’intera pagina alla quale si è aggiunto un articolo
3. ha un numero incredibile di temi e plugins
- PREGI DI RAPIDWEAVER
1. ha un’interfaccia che ci risulta più familiare, in quanto è un programma a tutti gli effetti
2. il fatto che risieda sul computer ci facilita nel cambiarne la grafica, laddove con WordPress dobbiamo ogni volta cancellare il file dal server per mettere quello modificato (perdendo un sacco di tempo)
3. è più immediato e veloce, a patto che lo si usi per siti che vengono aggiornati di rado
- DIFETTI DI WORDPRESS
1. modificare la grafica è un’operazione molto lenta, perchè bisogna ogni volta cancellare i files interessati dal server e fare l’upload di quelli modificati
- DIFETTI DI RAPIDWEAVER
1. può funzionare solo su un Mac, e precisamente il PROPRIO Mac, perchè devo avere a disposizione tutti i files che mi servono
2. prevede l’upload di ogni cambiamento, e quindi è sconsigliato per i siti che vanno aggiornati tutti i giorni, perchè fa perdere un mucchio di tempo
3. ha pochi temi e pochi plugins
Alternativa a WordPress: FlatNuke
WordPress non è l’unico “programma” del suo genere, anche se probabilmente è il migliore: per chi non potesse o non volesse usare uno spazio web con un database MySQL (che non è concesso da tutti i servizi di web hosting e di solito prevede una somma aggiuntiva) c’è FlatNuke, un CMS (Content Management System) che funziona anche senza. Sicuramente un progetto interessante, valutate voi quale sia il migliore! ;)
Altre dritte
E non è finita qui! Ci sono infatti altre funzioni che possono essere implementate nel nostro sito, senza dover avere nessun tipo di conoscenza informatica: molte sono gentilmente indicate dagli autori di Altervista in questa pagina, ma io ve ne indicherò qualcuna che ho trovato particolarmente facile e comoda.
Oltre all’iscrizione a HaloScan che RapidWeaver vi fa fare quando gli chiedete di fare una pagina di blog, altri servizi comodi possono essere i seguenti:
- un servizio di statistiche molto comodo, che è Histats (vi ricordo comunque che qua ce n’è un ampio elenco)
- un servizio di chat da inserire direttamente nel vostro sito, Meebo
- un forum personale e facilmente utilizzabile: quello che va per la maggiore è Phbb di forumgratis.com
- una favicon, cioè quel disegnino che compare nella barra dell’indirizzo alla sinistra della URL: potete generare una favicon di vostro piacimento con il programma gratuito Gimp (caricate l’immagine prescelta e salvatela come .ico) oppure con questo comodissimo servizio. È essenziale sapere che l’immagine .ico deve avere come misura 16×16 (se non sapete come modificare la dimensione potete usare iZoom) e deve avere un nome scritto tutto in minuscolo, per la precisione “favicon”.ico: a questo punto la caricate sul vostro server usando Cyberduck (basta trascinarla nella finestra del programma), avendo cura che non sia contenuta in nessuna cartella (ovvero nello spazio principale del vostro server, il cosiddetto “root”). Se avete fatto tutto nel modo giusto, ricaricando il sito nel vostro browser dovreste vedere ora anche la favicon!
Spero che questo tutorial possa essere utile agli incapacioni come me: in ogni caso, anche se si può creare un sito senza sapere assolutamente come funzioni, è bene considerare la cosa come un primo esperimento, e poi, possibilmente, informarsi e diventare più esperti. Se tutti facessero le cose senza conoscerne il funzionamento, alla fine ci sarebbero 4 o 5 persone al mondo che saprebbero fare di tutto, e il resto dell’umanità userebbe i loro programmi facili facili: ma la conoscenza di molti è sempre un bene, quindi vi/mi invito a continuare lo studio e di diventare, in futuro, dei webmaster con le balle quadrate!
P.S. Ho cercato di fare un tutorial il più chiaro possibile, ma non è comunque accessibile al massimo per chi ha poche conoscenze di base… se non avete capito qualcosa, non esitate a segnalarmelo sul forum, e vi verranno date delucidazioni!