- 17 Settembre 2007
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Hamsik: "Napoli, i sogni, il gol più bello ed il...ciuffo"
"Un anno bellissimo, anzi perfetto". Marek Hamsik racconta al sito ufficiale della Società la sua avventura napoletana. Il campione slovacco con la faccia da Fanciullino e la lucidità di uno stratega, analizza la sua prima stagione in Serie A e la splendida cavalcata azzurra.
Marek, sei arrivato come una brillante speranza, sei diventato una rivelazione con le stimmate del campione...
"Non posso altro che essere felice. Sin da piccolo seguivo il campionato italiano e sognavo di confrontarmi con i grandi campioni della A. Qui si gioca il calcio più bello e difficile del mondo. E per questo non è stato semplice affrontarlo. Sotto questo profilo il Napoli mi ha aiutato tanto. Ringrazio il Direttore Marino per aver puntato su di me ed il Presidente De Laurentiis che ha permesso il mio passaggio in azzurro. Mi sono inserito bene subito grazie al mister ed ai compagni. E sono grato a tutto l'ambiente per la stima e l'affetto che mi sono stati tributati".
Hai segnato 9 gol. E senza calciare i rigori. Per un centrocampista è una cosa enorme...
"Sì, ma io sono sereno e so che il merito va diviso con tutta la squadra. I compagni mi hanno messo in condizione di potermi esprimere al meglio. E tutti mi hanno aiutato. Sicuramente abbiamo disputato una stagione meravigliosa ed i miei gol sono stati il frutto del gioco e delle prestazioni eccellenti che la squadra ha saputo fornire".
Come hai vissuto Napoli città?
"Per me è stato un impatto molto forte. All'inizio sorprendente ed impressionante. Il calore che c'è a Napoli non l'ho mai avvertito prima da nessuna altra parte. Questa è la dimensione ideale per un calciatore che vuole sentirsi importante. Ci sono anche aspetti difficili da metabolizzare ma poi quando entri al San Paolo e 70mila persone urlano il tuo nome capisci che Napoli è unica al mondo".
Il tuo gol più bello...
"Il più bello col Milan. Ma il più emozionante è stato quello col Palermo. La partita era quasi finita e riuscii a metterla dentro di testa, non certo la mia specialità..."
In quella occasione dicesti: ho segnato col ciuffo. Lo sai che a Napoli impera il look alla Hamsik?
"Beh, qualcosa l'ho sentito. Il mio ciuffo è nato da una casualità, poi mi è piaciuto e adesso lo curo anche come portafortuna. Sono contento che i napoletani apprezzino la mia pettinatura. Non è male essere visto anche sotto il profilo del look..".
Siete in Intertoto. Dove ti aspetti di arrivare con il Napoli l'anno prossimo?
"Non so. Il campionato italiano è pieno di insidie e fare programmi non è certo facile. Bisognerà continuare gradualmente con il progetto della Società. Non dimentichiamo che il Napoli 3 stagioni fa era in serie C. Bisogna lasciar lavorare De Laurentiis e Marino con fiducia e serenità. Loro sono stati gli uomini della rinascita e sapranno come portare questa squadra ai massimi livelli".
"Un anno bellissimo, anzi perfetto". Marek Hamsik racconta al sito ufficiale della Società la sua avventura napoletana. Il campione slovacco con la faccia da Fanciullino e la lucidità di uno stratega, analizza la sua prima stagione in Serie A e la splendida cavalcata azzurra.
Marek, sei arrivato come una brillante speranza, sei diventato una rivelazione con le stimmate del campione...
"Non posso altro che essere felice. Sin da piccolo seguivo il campionato italiano e sognavo di confrontarmi con i grandi campioni della A. Qui si gioca il calcio più bello e difficile del mondo. E per questo non è stato semplice affrontarlo. Sotto questo profilo il Napoli mi ha aiutato tanto. Ringrazio il Direttore Marino per aver puntato su di me ed il Presidente De Laurentiis che ha permesso il mio passaggio in azzurro. Mi sono inserito bene subito grazie al mister ed ai compagni. E sono grato a tutto l'ambiente per la stima e l'affetto che mi sono stati tributati".
Hai segnato 9 gol. E senza calciare i rigori. Per un centrocampista è una cosa enorme...
"Sì, ma io sono sereno e so che il merito va diviso con tutta la squadra. I compagni mi hanno messo in condizione di potermi esprimere al meglio. E tutti mi hanno aiutato. Sicuramente abbiamo disputato una stagione meravigliosa ed i miei gol sono stati il frutto del gioco e delle prestazioni eccellenti che la squadra ha saputo fornire".
Come hai vissuto Napoli città?
"Per me è stato un impatto molto forte. All'inizio sorprendente ed impressionante. Il calore che c'è a Napoli non l'ho mai avvertito prima da nessuna altra parte. Questa è la dimensione ideale per un calciatore che vuole sentirsi importante. Ci sono anche aspetti difficili da metabolizzare ma poi quando entri al San Paolo e 70mila persone urlano il tuo nome capisci che Napoli è unica al mondo".
Il tuo gol più bello...
"Il più bello col Milan. Ma il più emozionante è stato quello col Palermo. La partita era quasi finita e riuscii a metterla dentro di testa, non certo la mia specialità..."
In quella occasione dicesti: ho segnato col ciuffo. Lo sai che a Napoli impera il look alla Hamsik?
"Beh, qualcosa l'ho sentito. Il mio ciuffo è nato da una casualità, poi mi è piaciuto e adesso lo curo anche come portafortuna. Sono contento che i napoletani apprezzino la mia pettinatura. Non è male essere visto anche sotto il profilo del look..".
Siete in Intertoto. Dove ti aspetti di arrivare con il Napoli l'anno prossimo?
"Non so. Il campionato italiano è pieno di insidie e fare programmi non è certo facile. Bisognerà continuare gradualmente con il progetto della Società. Non dimentichiamo che il Napoli 3 stagioni fa era in serie C. Bisogna lasciar lavorare De Laurentiis e Marino con fiducia e serenità. Loro sono stati gli uomini della rinascita e sapranno come portare questa squadra ai massimi livelli".