- 23 Marzo 2012
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A pochi giorni dall'uscita nella terra del sol levante, Halifax distributore in Italia del titolo, ci ha invitati nella sua sede milanese per prendere confidenza con il gioco e mostrarci in anteprima due livelli che avremo modo di giocare nella versione definitiva del titolo.
Spin Off impegnativo!
Come molti di voi per esperienza video ludica già sapranno, sviluppare degli spin off non è un compito semplicissimo. Se ci aggiungiamo il fatto che in questo progetto sin dal suo inizio sono stati coinvolti sia elementi di una delle saghe JRPG più famose e amate come Final Fantasy, e dall'altra una delle industrie più prolifiche, longeve e famose nel panorama dell'intrattenimento visivo come Disney, la possibilità di scontentare una fetta, o addirittura entrambe, di fan era un rischio non così remoto. Fortunatamente grazie alla bravura dell'ideatore Tetsuya Nomura e sopratutto di un gameplay perfettamente bilanciato ed appagante, il progetto è diventato una realtà solida che può contare su una sterminata stuoia di fan in tutto il mondo.
L'arrivo di un nuovo capitolo su 3DS che continua lo storia di Sora e Riku all'interno dei mondi Disney ha mobilitato tutti i seguaci che ansiosi, non vedono l'ora di metterci le mani sopra. In questa nuova avventura andremo a visitare nuovi mondi come quello dei tre moschettieri, del gobbo di Notre Dame e del futuristico universo di Tron Legacy, oltre ad alcuni già apprezzati mondi visti nei precedenti capitoli come quello di Pinocchio. A distanza di due anni da Kingdom Hearts Birth by Sleep per PSP ( cronologicamente posizionato come prequel di tutta la saga ) ritroveremo Sora e Riku che, dopo gli eventi narrati in Kingdom hearts RE: Coded, sono pronti per essere sottoposti all'esame per diventare maestri di Keyblade, azione necessaria in previsione di un ritorno del temibile Maestro Xehanort.
Nella versione da noi visionata - tutta rigorosamente in giapponese - abbiamo avuto modo di provare alcune sezioni ambientate in due realtà principali: una nel mondo dei tre moschettieri con Pippo, Topolino e Paperino ad incarnare i tre spadaccini e un'altra ambientata all'interno di una location inedita chiamata Opera House con Gamba di Legno nelle vesti di rapitore della principessa Minni, e la banda bassotti di scagnozzi dell'acerrimo nemico di Topolino.
Senza dilungarci sulla trama onde evitare pesantissimi spoiler, possiamo tranquillamente affermare che come già avvenuto per altri capitoli portatili della saga questo è un vero e proprio sequel del gioco, che porta avantigli eventi narrativi e che quindi merita di essere comprato dai fan per capire il continuum degli eventi, anche perché, per stessa ammissione di Nomura, gli eventi raccontati in questo capitolo faranno da prologo alla battaglia finale di Riku e Sora che si combatterà nel futuro Kingdom Hearts III.
Un solido combat system
La versione preliminare del titolo ci ha dato la possibilità di saggiare il sistema di combattimento che farà da sfondo a tutti gli incontri che avremo nel corso dell'avventura. I nemici questa volta saranno i Dream Eaters una sorta di versione ultra colorata e fantasiosa, ma non docile, di animali realmente esistenti. Questi si divino in due gruppi: Incubi e Spiriti. I primi saranno ostili nei nostri confronti, mentre i secondi si mostreranno dei validi alleati sul campo. Il sistema di combattimento prevede la classica alternanza di colpi base e speciali, assegnati rispettivamente ai tasti A e X del nostro 3DS, che possono essere mischiati ad un attacco molto potente in collaborazione con uno degli spiriti che ci seguiranno e che saranno sempre visibili su schermo. Basterà infatti effettuare un semplice tap con il pennino sulla parte inferiore dello schermo e automaticamente effettueremo questa super mossa molto utile in presenza di un grosso quantitativo di nemici. Ogni spirito, inoltre, avrà poteri particolari che lo distinguono l'uno dall'altro e starà al giocatore capire quale mossa è più utile in base alla situazione in cui si troverà.
Sempre tramite il touch screen potremo effettuare,dopo una perfetta concatenazione di colpi andati a segno, una sorta di finishing move estemamente spettacolare, che ci chiederà di disegnare con il pennino determinate figure e che se realizzata con il giusto tempismo, porterà all'uccisione o al danno critico di un nemico. Anche la parata, fondamentale per evitare di subire troppi danni, è stata completamente ridisegnata. Adibita alla pressione del tasto Y se schiacciata con il giusto tempismo, questa si trasformerà in una tecnica speciale che permetterà al protagonista di utilizzare le superfici presenti nel livello per spostarsi velocemente da una parte all'altra dello schermo, e se combinata con l'attacco, produrrà anche un ingente quantitativo di danni.
Tutte queste novità rendono il sistema di combattimento del titolo estremamente divertente ed appagante sin dai primi minuti di gioco, anche se dobbiamo ammettere che la facilità con cui abbiamo proseguito nei diversi scontri ci ha leggermente interdetto, facendoci pensare ad un livello di difficoltà tarato verso il basso. Sensazione che potrà essere smentita solamente dalla versione finale del titolo, dove avremo modo di provarlo in maniera decisamente più approfondita e sopratutto comprensibile.
Mondi Disney in tre dimensioni!
La prova del gioco ci ha anche dato modo di vedere come le situazioni in cui Sora e Riku si troveranno immischiati, offrono momenti esaltanti ed estremamente diversi tra di loro. Vi basti pensare che solamente dal nostro test sono emerse situazioni in cui dovevamo scalare una torre con uno dei bassotti che lanciava barili dall'alto per ostacolare la nostra ascesa, oppure, un combattimento contro un boss gigante svoltosi sul tetto di una carrozza in movimento. Un'ottimo biglietto da visita per quelle che saranno tutte le situazioni che ci troveremo ad affrontare nel corso delle oltre 30 ore di gioco da cui sarà composta la storia principale. Abbiamo inoltre avuto modo di provare la nuovissima funzione “drop” che ci permetterà di cambiare personaggio tra Sora e Riku, anche se, dati i limiti imposti dalla lingua giapponese, non siamo ancora in grado di dirvi come effettivamente questa avvenga.
Sotto l'aspetto tecnico il gioco ci ha favorevolmente impressionato, con un dettaglio grafico sia dei personaggi che dell'ambiente di gioco assolutamente soddisfacente e in linea con le maggior produzioni del portatile Nintendo. Unico appunto sotto questo aspetto va mosso alla telecamera che in più di una situazione si è trovata in confusione perdendo il focus sugli obiettivi che avevamo impostato. Abbiamo dovuto quindi agire manualmente sul movimento della stessa tramite i tasti L e R, ma rendendo estremamente difficoltosi il resto dei movimenti. Fortunatamente il problema può essere arginato con il supporto del circle pad pro, che renderebbe la gestione della telecamera molto più fluida e intuitiva grazie all'uso del secondo stick. Purtroppo però, attualmente, Square Enix non ha confermato ne smentito il supporto dello strumento, e quindi non ci rimane che attendere fiduciosi nuovi sviluppi della vicenda. Assolutamente piacevole è invece risultato l'effetto 3D, grazie a una profondità degli ambienti che dona ulteriore dinamicità sia agli scontri che alle scene di intermezzo.
Tirando le somme possiamo quindi dire che Kingdom Hearts 3D: Dream Drop Distance ci ha pienamente soddisfatti, l'epopea di Sora e Riku continua su Nintendo 3DS nel migliore dei modi e dopo il lancio giapponese che avverrà il 29 di Marzo, noi non vediamo l'ora di mettere le mani sulla versione finale europea. Che sia l'arrivo di una nuova killer application per il portatile Nintendo? Probabilmente si!
Fonte: GameSurf.tiscali.it
Se volete alcuni Screen o delle info non esitate a chiedere :|
Spin Off impegnativo!
Come molti di voi per esperienza video ludica già sapranno, sviluppare degli spin off non è un compito semplicissimo. Se ci aggiungiamo il fatto che in questo progetto sin dal suo inizio sono stati coinvolti sia elementi di una delle saghe JRPG più famose e amate come Final Fantasy, e dall'altra una delle industrie più prolifiche, longeve e famose nel panorama dell'intrattenimento visivo come Disney, la possibilità di scontentare una fetta, o addirittura entrambe, di fan era un rischio non così remoto. Fortunatamente grazie alla bravura dell'ideatore Tetsuya Nomura e sopratutto di un gameplay perfettamente bilanciato ed appagante, il progetto è diventato una realtà solida che può contare su una sterminata stuoia di fan in tutto il mondo.
L'arrivo di un nuovo capitolo su 3DS che continua lo storia di Sora e Riku all'interno dei mondi Disney ha mobilitato tutti i seguaci che ansiosi, non vedono l'ora di metterci le mani sopra. In questa nuova avventura andremo a visitare nuovi mondi come quello dei tre moschettieri, del gobbo di Notre Dame e del futuristico universo di Tron Legacy, oltre ad alcuni già apprezzati mondi visti nei precedenti capitoli come quello di Pinocchio. A distanza di due anni da Kingdom Hearts Birth by Sleep per PSP ( cronologicamente posizionato come prequel di tutta la saga ) ritroveremo Sora e Riku che, dopo gli eventi narrati in Kingdom hearts RE: Coded, sono pronti per essere sottoposti all'esame per diventare maestri di Keyblade, azione necessaria in previsione di un ritorno del temibile Maestro Xehanort.
Nella versione da noi visionata - tutta rigorosamente in giapponese - abbiamo avuto modo di provare alcune sezioni ambientate in due realtà principali: una nel mondo dei tre moschettieri con Pippo, Topolino e Paperino ad incarnare i tre spadaccini e un'altra ambientata all'interno di una location inedita chiamata Opera House con Gamba di Legno nelle vesti di rapitore della principessa Minni, e la banda bassotti di scagnozzi dell'acerrimo nemico di Topolino.
Senza dilungarci sulla trama onde evitare pesantissimi spoiler, possiamo tranquillamente affermare che come già avvenuto per altri capitoli portatili della saga questo è un vero e proprio sequel del gioco, che porta avantigli eventi narrativi e che quindi merita di essere comprato dai fan per capire il continuum degli eventi, anche perché, per stessa ammissione di Nomura, gli eventi raccontati in questo capitolo faranno da prologo alla battaglia finale di Riku e Sora che si combatterà nel futuro Kingdom Hearts III.
Un solido combat system
La versione preliminare del titolo ci ha dato la possibilità di saggiare il sistema di combattimento che farà da sfondo a tutti gli incontri che avremo nel corso dell'avventura. I nemici questa volta saranno i Dream Eaters una sorta di versione ultra colorata e fantasiosa, ma non docile, di animali realmente esistenti. Questi si divino in due gruppi: Incubi e Spiriti. I primi saranno ostili nei nostri confronti, mentre i secondi si mostreranno dei validi alleati sul campo. Il sistema di combattimento prevede la classica alternanza di colpi base e speciali, assegnati rispettivamente ai tasti A e X del nostro 3DS, che possono essere mischiati ad un attacco molto potente in collaborazione con uno degli spiriti che ci seguiranno e che saranno sempre visibili su schermo. Basterà infatti effettuare un semplice tap con il pennino sulla parte inferiore dello schermo e automaticamente effettueremo questa super mossa molto utile in presenza di un grosso quantitativo di nemici. Ogni spirito, inoltre, avrà poteri particolari che lo distinguono l'uno dall'altro e starà al giocatore capire quale mossa è più utile in base alla situazione in cui si troverà.
Sempre tramite il touch screen potremo effettuare,dopo una perfetta concatenazione di colpi andati a segno, una sorta di finishing move estemamente spettacolare, che ci chiederà di disegnare con il pennino determinate figure e che se realizzata con il giusto tempismo, porterà all'uccisione o al danno critico di un nemico. Anche la parata, fondamentale per evitare di subire troppi danni, è stata completamente ridisegnata. Adibita alla pressione del tasto Y se schiacciata con il giusto tempismo, questa si trasformerà in una tecnica speciale che permetterà al protagonista di utilizzare le superfici presenti nel livello per spostarsi velocemente da una parte all'altra dello schermo, e se combinata con l'attacco, produrrà anche un ingente quantitativo di danni.
Tutte queste novità rendono il sistema di combattimento del titolo estremamente divertente ed appagante sin dai primi minuti di gioco, anche se dobbiamo ammettere che la facilità con cui abbiamo proseguito nei diversi scontri ci ha leggermente interdetto, facendoci pensare ad un livello di difficoltà tarato verso il basso. Sensazione che potrà essere smentita solamente dalla versione finale del titolo, dove avremo modo di provarlo in maniera decisamente più approfondita e sopratutto comprensibile.
Mondi Disney in tre dimensioni!
La prova del gioco ci ha anche dato modo di vedere come le situazioni in cui Sora e Riku si troveranno immischiati, offrono momenti esaltanti ed estremamente diversi tra di loro. Vi basti pensare che solamente dal nostro test sono emerse situazioni in cui dovevamo scalare una torre con uno dei bassotti che lanciava barili dall'alto per ostacolare la nostra ascesa, oppure, un combattimento contro un boss gigante svoltosi sul tetto di una carrozza in movimento. Un'ottimo biglietto da visita per quelle che saranno tutte le situazioni che ci troveremo ad affrontare nel corso delle oltre 30 ore di gioco da cui sarà composta la storia principale. Abbiamo inoltre avuto modo di provare la nuovissima funzione “drop” che ci permetterà di cambiare personaggio tra Sora e Riku, anche se, dati i limiti imposti dalla lingua giapponese, non siamo ancora in grado di dirvi come effettivamente questa avvenga.
Sotto l'aspetto tecnico il gioco ci ha favorevolmente impressionato, con un dettaglio grafico sia dei personaggi che dell'ambiente di gioco assolutamente soddisfacente e in linea con le maggior produzioni del portatile Nintendo. Unico appunto sotto questo aspetto va mosso alla telecamera che in più di una situazione si è trovata in confusione perdendo il focus sugli obiettivi che avevamo impostato. Abbiamo dovuto quindi agire manualmente sul movimento della stessa tramite i tasti L e R, ma rendendo estremamente difficoltosi il resto dei movimenti. Fortunatamente il problema può essere arginato con il supporto del circle pad pro, che renderebbe la gestione della telecamera molto più fluida e intuitiva grazie all'uso del secondo stick. Purtroppo però, attualmente, Square Enix non ha confermato ne smentito il supporto dello strumento, e quindi non ci rimane che attendere fiduciosi nuovi sviluppi della vicenda. Assolutamente piacevole è invece risultato l'effetto 3D, grazie a una profondità degli ambienti che dona ulteriore dinamicità sia agli scontri che alle scene di intermezzo.
Tirando le somme possiamo quindi dire che Kingdom Hearts 3D: Dream Drop Distance ci ha pienamente soddisfatti, l'epopea di Sora e Riku continua su Nintendo 3DS nel migliore dei modi e dopo il lancio giapponese che avverrà il 29 di Marzo, noi non vediamo l'ora di mettere le mani sulla versione finale europea. Che sia l'arrivo di una nuova killer application per il portatile Nintendo? Probabilmente si!
Fonte: GameSurf.tiscali.it
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