Fino ad ora non ho mai badato molto alle tastiere meccaniche, questa è la mia prima esperienza con una tastiera del genere e in questo caso tratteremo quella di HAVIT, più precisamente il modello HV-KB389L!
UNBOXING
Niente male la confezione di Havit che mette in rilevanza le varie specifiche tecniche che andremo a vedere più dettagliatamente nel corso della recensione, la scatola è grande proporzionalmente al suo contenuto. All'interno troviamo lo stretto indispensabile oltre alla tastiera, ovvero un accessorio per estrarre i tasti e due libretti delle istruzioni che sono identici e molto esplicativi, ma purtroppo sono scritti soltanto in inglese.
TASTIERE MECCANICHE IN GENERALE
Innanzitutto vorrei parlare delle differenze vere e proprie che ho riscontrato in un cambio da tastiera "normale" a meccanica. Perché, ci sono differenze sostanziali? Definitivamente. Non ci credevo neanche io non sapendo di cosa si trattasse e non avendone mai provata una, ma le differenze sono molte e anche notevoli. Andiamole a vedere una ad una!
-Le tastiere meccaniche danno sensazioni diverse
Non soltanto al primo istante che le userete, ma anche dopo diversi giorni: i tasti delle tastiere normali, resistenti o no, tendono a ondeggiare con l'avanzare del tempo, specialmente se si parla di tastiere economiche; in questa ho notato più solidità se così si può dire, sembra essere più resistente dando nel mio caso una diversa sensibilità al tocco, ma questo ovviamente dipende dalle qualità della vostra vecchia tastiera con la quale eravate abituati: io ho fatto un salto di qualità passando da una Logitech G120 a questa, quindi mi aspettavo tali differenze, ma una tastiera più nuova e soprattutto più qualitativa ne risente di meno.
-Le tastiere meccaniche sono... rumorose e pesanti!
Non so se definirlo un pro o un contro, ma credo dipenda più dall'utente che la utilizzerà. Questa tastiera come un po' tutte le tastiere meccaniche è molto più rumorosa della mia vecchia Logitech... e ce ne vuole! Il rumore che produce a volte può anche piacere, ma dipende da in che situazione ci si trova: immaginate di essere in una stanza insieme a qualcuno che cerca di dormire, o in un posto di lavoro: in quel caso non sarebbe adatta per niente! E' così forte che potrebbe anche sentirsi dal microfono mentre si parla al computer, il ché tuttavia dipende dai settaggi del microfono in utilizzo.
E' inoltre molto pesante, e in questo caso la apprezzo molto, in quanto ho odiato ogni singola volta che la vecchia tastiera scivolava mentre scrivevo: questa invece si muove soltanto se lo vogliamo, anche se con un po' di forza in più!
-Le tastiere meccaniche durano di più
Infine, le tastiere meccaniche sono progettate per durare di più rispetto a qualsiasi altra tastiera, ed è questo il dettaglio sostanziale delle tastiere meccaniche! Questo è una caratteristica che però vige maggiormente con gli switcher Cherry, che sono quelli delle tastiere meccaniche originali; quella di cui stiamo parlando monta gli switcher Kailh, e le differenze le vedremo nel punto successivo.
-Questione di Switcher: Cherry o Kailh?
Come ho anticipato poco prima, gli switcher Cherry sono i primi ad essere nati, seguiti da quelli Kailh che sono una copia economica di questi ultimi. Se dobbiamo parlare di differenze, non sono il più preparato in questo confronto proprio perché ho provato soltanto il secondo tipo, quindi ho fatto varie ricerche online e leggendo i pareri di moltissimi utenti si nota che si dividono in tre gruppi:
-Utenti che amano gli switcher Cherry e non li cambierebbero per nessun motivo;
-Utenti che amano gli switcher Kailh e come per il primo insieme non li lascerebbero mai;
-Utenti che non sentono differenze sostanziali tra i due switcher.
Il mondo è bello perché è vario, quindi immaginavo una situazione del genere e ho cercato anche quali sono grossomodo le differenze tra i due switcher. I risultati sono questi:
-Cherry MX: più costoso ma più consistente e longevo nella sua costruzione e molto più facile da trovare;
-Kailh: più economico, ma meno durevole; la consistenza dipende da tastiera a tastiera.
IMPRESSIONI & FUNZIONALITÀ
Parlando più specificatamente di questa tastiera possiamo dire che ci sono vari pro per i quali vale la pena di acquistarla, ma anche qualche pecca che va specificata.
Principalmente vorrei far notare il Layout americano,: per dirla tutta i tasti non si trovano nello stesso posto del layout italiano che probabilmente siete abituati a vedere, e inoltre non sono presenti le vocali accentate, il ché limita indubbiamente l'esperienza utente ma non credo sia un gran problema per la maggior parte degli utenti che prendono in considerazione una tastiera del genere in quanto non è consigliabile come prima tastiera in assoluto poiché bisogna tenere in mente la predisposizione dei tasti per utilizzarla a tutti gli effetti in Italia.
Una delle caratteristiche positive invece è la retroilluminazione RGB che mantiene un profilo estetico veramente formidabile! Una volta collegata via USB si accenderanno uno ad uno i vari colori che si alterneranno, ma è possibile personalizzare i LED a proprio piacimento tramite varie combinazioni di tasti con l'aggiunta di vari effetti e le impostazioni per regolare la velocità e la luminosità. Sono inoltre incorporati i pulsanti multimediali (Apre il player predefinito, Play/Pausa, Volume+, Volume-, Muto, etc.).
[video=youtube;IUe9i2nvO9k]https://www.youtube.com/watch?v=IUe9i2nvO9k[/video]
CONCLUSIONI: NE VALE LA PENA?
Questa tastiera viene venduta al modico prezzo di 119,99€, un prezzo che fa riflettere abbastanza su quanto valga davvero la pena di acquistare una tastiera meccanica piuttosto che una normale. In generale è un po' dura valutare questa scelta e credo dipenda più dalle proprie situazioni ed esigenze personali. Sul web si trovano tastiere meccaniche che costano circa lo stesso prezzo con gli switcher Cherry, ma senza RGB e senza personalizzazioni che invece questa comprende: in definitiva, se avete intenzione di acquistare una tastiera meccanica, non badate molto agli switcher che dopotutto abbiamo capito che non sono poi così differenti l'uno dall'altro, e vi attira l'estetica personalizzabile di questa tastiera, dovreste prenderla indubbiamente in considerazione!
UNBOXING
Niente male la confezione di Havit che mette in rilevanza le varie specifiche tecniche che andremo a vedere più dettagliatamente nel corso della recensione, la scatola è grande proporzionalmente al suo contenuto. All'interno troviamo lo stretto indispensabile oltre alla tastiera, ovvero un accessorio per estrarre i tasti e due libretti delle istruzioni che sono identici e molto esplicativi, ma purtroppo sono scritti soltanto in inglese.
TASTIERE MECCANICHE IN GENERALE
Innanzitutto vorrei parlare delle differenze vere e proprie che ho riscontrato in un cambio da tastiera "normale" a meccanica. Perché, ci sono differenze sostanziali? Definitivamente. Non ci credevo neanche io non sapendo di cosa si trattasse e non avendone mai provata una, ma le differenze sono molte e anche notevoli. Andiamole a vedere una ad una!
-Le tastiere meccaniche danno sensazioni diverse
Non soltanto al primo istante che le userete, ma anche dopo diversi giorni: i tasti delle tastiere normali, resistenti o no, tendono a ondeggiare con l'avanzare del tempo, specialmente se si parla di tastiere economiche; in questa ho notato più solidità se così si può dire, sembra essere più resistente dando nel mio caso una diversa sensibilità al tocco, ma questo ovviamente dipende dalle qualità della vostra vecchia tastiera con la quale eravate abituati: io ho fatto un salto di qualità passando da una Logitech G120 a questa, quindi mi aspettavo tali differenze, ma una tastiera più nuova e soprattutto più qualitativa ne risente di meno.
-Le tastiere meccaniche sono... rumorose e pesanti!
Non so se definirlo un pro o un contro, ma credo dipenda più dall'utente che la utilizzerà. Questa tastiera come un po' tutte le tastiere meccaniche è molto più rumorosa della mia vecchia Logitech... e ce ne vuole! Il rumore che produce a volte può anche piacere, ma dipende da in che situazione ci si trova: immaginate di essere in una stanza insieme a qualcuno che cerca di dormire, o in un posto di lavoro: in quel caso non sarebbe adatta per niente! E' così forte che potrebbe anche sentirsi dal microfono mentre si parla al computer, il ché tuttavia dipende dai settaggi del microfono in utilizzo.
E' inoltre molto pesante, e in questo caso la apprezzo molto, in quanto ho odiato ogni singola volta che la vecchia tastiera scivolava mentre scrivevo: questa invece si muove soltanto se lo vogliamo, anche se con un po' di forza in più!
-Le tastiere meccaniche durano di più
Infine, le tastiere meccaniche sono progettate per durare di più rispetto a qualsiasi altra tastiera, ed è questo il dettaglio sostanziale delle tastiere meccaniche! Questo è una caratteristica che però vige maggiormente con gli switcher Cherry, che sono quelli delle tastiere meccaniche originali; quella di cui stiamo parlando monta gli switcher Kailh, e le differenze le vedremo nel punto successivo.
-Questione di Switcher: Cherry o Kailh?
Come ho anticipato poco prima, gli switcher Cherry sono i primi ad essere nati, seguiti da quelli Kailh che sono una copia economica di questi ultimi. Se dobbiamo parlare di differenze, non sono il più preparato in questo confronto proprio perché ho provato soltanto il secondo tipo, quindi ho fatto varie ricerche online e leggendo i pareri di moltissimi utenti si nota che si dividono in tre gruppi:
-Utenti che amano gli switcher Cherry e non li cambierebbero per nessun motivo;
-Utenti che amano gli switcher Kailh e come per il primo insieme non li lascerebbero mai;
-Utenti che non sentono differenze sostanziali tra i due switcher.
Il mondo è bello perché è vario, quindi immaginavo una situazione del genere e ho cercato anche quali sono grossomodo le differenze tra i due switcher. I risultati sono questi:
-Cherry MX: più costoso ma più consistente e longevo nella sua costruzione e molto più facile da trovare;
-Kailh: più economico, ma meno durevole; la consistenza dipende da tastiera a tastiera.
IMPRESSIONI & FUNZIONALITÀ
Parlando più specificatamente di questa tastiera possiamo dire che ci sono vari pro per i quali vale la pena di acquistarla, ma anche qualche pecca che va specificata.
Principalmente vorrei far notare il Layout americano,: per dirla tutta i tasti non si trovano nello stesso posto del layout italiano che probabilmente siete abituati a vedere, e inoltre non sono presenti le vocali accentate, il ché limita indubbiamente l'esperienza utente ma non credo sia un gran problema per la maggior parte degli utenti che prendono in considerazione una tastiera del genere in quanto non è consigliabile come prima tastiera in assoluto poiché bisogna tenere in mente la predisposizione dei tasti per utilizzarla a tutti gli effetti in Italia.
Una delle caratteristiche positive invece è la retroilluminazione RGB che mantiene un profilo estetico veramente formidabile! Una volta collegata via USB si accenderanno uno ad uno i vari colori che si alterneranno, ma è possibile personalizzare i LED a proprio piacimento tramite varie combinazioni di tasti con l'aggiunta di vari effetti e le impostazioni per regolare la velocità e la luminosità. Sono inoltre incorporati i pulsanti multimediali (Apre il player predefinito, Play/Pausa, Volume+, Volume-, Muto, etc.).
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CONCLUSIONI: NE VALE LA PENA?
Questa tastiera viene venduta al modico prezzo di 119,99€, un prezzo che fa riflettere abbastanza su quanto valga davvero la pena di acquistare una tastiera meccanica piuttosto che una normale. In generale è un po' dura valutare questa scelta e credo dipenda più dalle proprie situazioni ed esigenze personali. Sul web si trovano tastiere meccaniche che costano circa lo stesso prezzo con gli switcher Cherry, ma senza RGB e senza personalizzazioni che invece questa comprende: in definitiva, se avete intenzione di acquistare una tastiera meccanica, non badate molto agli switcher che dopotutto abbiamo capito che non sono poi così differenti l'uno dall'altro, e vi attira l'estetica personalizzabile di questa tastiera, dovreste prenderla indubbiamente in considerazione!
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