
Trailer:
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Piattaforma:
PC, Ps3 e X360
Informazioni:
In vita a tutti i costi
I Mech avranno facoltà di utilizzare almeno due modalità di fuoco: oltre che alle due mitragliatrici poste sulle braccia meccaniche, potranno sparare piccoli missili guidati, legati probabilmente a caratteristiche di ricarica energetica.
Non solo, i mezzi corazzati proposti da Adhesive Games potranno ricevere una spinta propulsoria che consentirà loro di raggiungere superfici sopraelevate o colpire gli altri mezzi corazzati dall’alto, aprendo a diversi scenari tattici di gameplay.
La location che è possibile osservare nei due video, pare decisamente ampia e ricca di ripari ambientali: seppur non dovrebbe esserci la possibilità di ripararsi in modo automatico dietro un elemento a schermo, vista la precisa scelta di regalare un gameplay adrenalinico senza pause, le varie costruzioni sparse nell’area garantiscono indirettamente maggior tatticismo durante gli scontri a fuoco.
Un’interessante possibilità di gameplay è l’uso di torrette automatiche che, se scoperte durante la fase esplorativa dell’area di gioco, sarà possibile attivare impostando automaticamente come target i propri nemici.
Il tutto viene amalgamato tramite un discreto sistema di gestione delle risorse, come il surriscaldamento delle armi montate sulle braccia meccaniche del Mech, il potenziamento delle stesse e l’obbligo di riparare le corazze per restare attivi sul campo di gioco.
Per garantire maggior immersione nei panni del Mech guidato, la visuale in prima persona viene inglobata all’interno del capo del mezzo corazzato, che fungerà da HUD mostrando i vari controlli e il radar, oltre che diverse griglie e comandi decorativi per rendere più forte il feeling col videogiocatore.
Va detto che proprio in questa direzione si stanno muovendo con più insistenza gli sforzi degli sviluppatori, che ci tengono a regalare all’utente un legame particolare con il Mech, in grado di rendere tangibile la pesantezza del mezzo corazzato cercando però di garantirne movimenti fluidi.
Almeno allo stato attuale delle cose, le modalità di gioco dovrebbero essere due, tra le più classiche: Deathmatch tutti contro tutti e Team Deathmatch, in cui almeno due squadre di utenti dovranno darsi battaglia.
Come confermato dall’art director Khang Le, Hawken al suo rilascio disporrà di sette mappe giocabili divise in quattro location differenti.
Sarà di vitale importanza garantire risposte ai comandi immediate e non appesantire più di tanto il comparto tecnico, poiché eventuali cali di frame rate o comandi non immediatamente assorbiti dai Mech potrebbero portare a rallentamenti indesiderati e frustrazione, a maggior ragione per un titolo multiplayercome Hawken che mette l'azione frenetica al primo posto.
Città di molti, risorse di pochi
Finora senza produttore, Hawken viene proposto come un FPS multiplayer che vede protagonisti giganteschi Mech intenti a darsi battaglia, attraverso una formula di gameplay decisamente dallo stampo action-distruttivo tipico di produzioni che puntano le loro fortune sui mezzi corazzati giganti e su armi potenti.
Finchè non si riuscirà ad avere una dimensione esatta del progetto, Hawken è considerato un indie game, ma fin dal primo trailer e minuti di gameplay proposti tramite due video, possiamo affermare che avrà una marcia in più sotto ogni aspetto se raffrontato alla concorrenza.
Non ci è per adesso possibile conoscere il plot narrativo dietro Hawken, ma osservando i video e leggendo il blog ufficiale degli sviluppatori, è possibile saltare alla conclusione che in un lontano futuro in cui la tecnologia prenderà il sopravvento sugli umani, la mancanza di risorse energiche minerà la tranquillità generale dei mezzi robotizzati.
Sarà nel caos più totale che i diversi utenti dovranno darsi battaglia tra una mitragliata e l’altra.
Fonte: S.G.