Info Heineken Jammin' Festival sospeso per nubifragio

Veg

Utente Master
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25 Ottobre 2009
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NUBIFRAGIO SUL JAMMIN' FEST
Venti feriti, annullati i Green Day
I biglietti di ieri validi anche oggi


Un violento nubifragio, abbattutosi su Venezia e provincia nella tarda serata di domenica, ha costretto gli organizzatori a sospendere per la seconda volta in tre anni i concerti dell'Heineken Jammin' Festival. Venti i feriti e cinquecento le persone evacuate. Annullato il concerto dei Green Day. Dopo i disagi, gli organizzatori garantiscono la continuazione del programma e assicurano: "I biglietti di ieri validi anche oggi".

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VENEZIA. In molti hanno pensato alla maledizione dell’Heineken, il tornado che nel 2007 spazzò via tutto al parco di San Giuliano, torri, palco, tende. La paura è tornata tra il pubblico e gli organizzatori dell’Heineken Jammin’ Festival ieri sera dopo le 20, quando il cielo è diventato nero pece e in meno di mezzora si è scatenato il temporale. Sospesa la manifestazione, panico generale, green inservibile, tre feriti, un gancio del palco ha colpito all’occhio un volontario della Croce Rossa, è stato trasportato in ambulanza all’ospedale dell’Angelo, mentre due pullmini hanno trasportato all’Angelo 17 ragazzi, quasi tutti minorenni, per ipotermia.

I volontari hanno distribuito coperte termiche. Come una beffa: dopo i 40 gradi del giorno il freddo improvviso. Il vento è stato fortissimo, occorreva tenere fermi con le mani i picchetti di ancoraggio e i pali di sostegno delle tende altrimenti sarebbero volati via. «Le strutture hanno retto bene - ha detto ieri notte Roberto De Luca - dimostrando di essere sicure. Il temporale era atteso per le 3 di notte secondo il meteo. I cavi dovrebbero asciugare in quattro ore. Domani (oggi, ndr) decideremo eventuali rimborsi».

Eppure anche la giornata di ieri era iniziata nel segno del caldo africano. Temperature sopra i 40 gradi, a ruba le oltre 4 mila bottigliette d’acqua distribuite ai 3 mila irriducibili in attesa dell’esibizione dei Green Day, 30 Seconds To Mars, Editors, Rise Against e Bastard Sons Of Dioniso. Niente idranti sulla folla, per ordine del questore. Il rischio era di un breve sollievo, sostituito poi da una umidità micidiale.

Lavoro intenso ieri per la Croce Rossa. 60 gli interventi contati a metà pomeriggio, soprattutto per colpi di calore, ma ci sono state tante medicazioni per punture di zanzare e tafani, vesciche, qualche ubriaco. Un paio di ragazzi sono stati trasferiti all’A ngelo per esami, ma stanno bene. Se nella prima giornata si sono riempiti 5 mila posti auto, ieri alle 18 si sono contate 3.500 macchine. Un solo bagarino è stato bloccato: un napoletano che girava fuori dal parco in bici. E’ stato multato e gli è stato sequestrato il biglietto che aveva. Schierati anche ieri quasi 300 vigili urbani, 200 volontari della Protezione Civile e 400 uomini della Croce Rossa. 117 gli interventi di soccorso per colpi di calore.

E ieri la Croce Rossa di Mestre è stata lodata anche dal vicesindaco Sandro Simionato: «Assieme alla Protezione civile stanno rendendo più sicura e migliore la manifestazione». La macchina della Croce Rossa, con 4 punti di pronto soccorso e 2 centri di rianimazione sabato ha soccorso anche un giovane con una frattura al malleolo e un ragazzo colpito in faccia da una pallonata. La prima giornata si è chiusa con 24.561 persone dentro il parco. I biglietti per la prima giornata sono stati venduti via internet principalmente in Lombardia (24,5%), Veneto (19%) ed Emilia-Romagna (10%), Piemonte (7%). Non pochi gli stranieri: al primo posto gli svizzeri, poi austriaci e statunitensi, inglesi e spagnoli. E sono arrivati anche da Brasile, Argentina, Australia e Bahamas.​

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Peccato per i grandissimi Green Day, avevo quasi deciso per andarli a vedere per la prima volta ma a quanto pare è stato meglio stare a casa.