Hernanes: «Sto crescendo Felice per il gol col Brasile»

manuelinho

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17 Settembre 2010
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ROMA - Alla sua prima volta in nazionale nel ruolo che di trequartista che ricopre nella Lazio Hernanes segna il 2-0 con cui il Brasile, pur senza brillare, ha battuto il Gabon nell'amichevole giocata a Libreville, dove si giocherà la finale della Coppa d'Africa per nazioni 2012. Su un campo allentato e scivoloso i verdeoro, senza stelle e con una squadra molto ringiovanita, ha aperto le marcature su un'azione un po' casuale: al 12' del primo tempo Sandro ha approfittato di un rinvio sulla traversa del difensore africano Ekwa Banega spingendo il pallone in rete. Il Brasile ha rischiato di capitolare: al 33' il portiere Diego ha salvato la sua porta sul tiro di Mouloungui, cinque minuti dopo si è ripetuto su Aubameyang. Al 36' però il Brasile aveva già raddoppiato con in colpo di teta di Hernanes. È toccato poi al portiere del Gabon salvare il 3-0 verdeoro: in particolare al 25' della ripresa su Bruno Cesar.

L'ANALISI- "Sono cresciuto come giocatore, ho cambiato alcune cose ed ora sono molto felice". Così Hernanes dopo l'amichevole tra Brasile e Gabon che ha visto la firma del centrocampista della Lazio nel 2-0 finale. Una giornata particolare, soprattutto per le condizioni del campo. La pioggia, oltre a rendere il campo dello stadio D'Angondje impraticabile, aveva fatto slittare la sfida di qualche minuto a causa del guasto all'impianto d'illuminazione di Libreville, capitale del Gabon: "All'inizio la partita sembrava un incubo. Poi per fortuna ci siamo svegliati. Abbiamo parlato tutti insieme nello spogliatoio, cercando di isolarci dal fattore ambientale. Abbiamo ritrovato concentrazione, determinazione e con queste siamo scesi di nuovo in campo".

LA GIOIA - I giornalisti brasiliani sottolineano la nuova posizione in campo dI Hernanes: più libertà di movimento in attacco senza la paura di dover pensare alla fase difensiva: "Noi lavoriamo, ci alleniamo per migliorare ed avere una possibilità nella Seleção. Per giocare bene, poi, servono tante cose. Prima la volontà e poi il piacere di giocare. Se questi meccanismi si combinano allora uno può adattarsi a qualsiasi posizione del campo".​

Fonte: corrieredellosport.it