- 14 Agosto 2008
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(AGI) - Hiroshima, 6 ago. - La battaglia del comune di Hiroshima per la non proliferazione ha un nuovo nome e un nuovo leader: Barack Obama. "Siamo la Obamajority" ha orgogliosamente proclamato il sindaco della citta' distrutta 64 anni fa dal primo bombardamento nucleare, "siamo la grande maggioranza nel mondo e chiediamo agli altri di unirsi a noi per eliminare tutte le armi nucleari entro il 2020". Un obiettivo ambizioso che pero', secondo Tadatoshi Akiba, puo' contare sul sostegno forte del presidente statunitense che a Praga poche settimane fa ha avviato il dialogo per il disarmo. Secondo Akiba gli Stati Uniti, l'unico Paese ad aver usato l'atomica come arma, hanno "l'obbligo morale" di guidare il movimento per l'abolizione degli arsenali nucleari, "volonta' non solo degli hibakusha (i sopravvissuti alle esplosioni di Hiroshima e Nagasaki, ndr) ma della maggior parte delle genti e delle Nazioni della Terra". Secondo il premier Taro Aso si tratta di un obiettivo non realizzabile, a meno che non si puntasse a raggiungerlo da un giorno all'altro. "Ma cosi' come stanno le cose oggi" ha aggiunto, "e' inimmaginabile". Il Giappone, ha comunque aggiunto, "restera' impegnato a fare da capofila nella campagna per l'abolizione degli arsenali nucleari". Alla cerimonia che si e' svolta nel mausoleo eretto intorno alle macerie dell'ospedale - punto zero dell'esplosione - si sono raccolte 50mila persone, tra cui molti sopravvissuti. Trecento di loro potrebbero finalmente veder conclusa l'interminabile battaglia legale sul risarcimento e il pagamento delle cure mediche. Il governo si e' impegnato concedere a tutti l'assistenza sanitaria gratuita e un mensile di circa mille euro. .
Fonte: Yahoo
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