Release I diritti sociali [diritto]

Rootlf

Utente Senior
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16 Maggio 2013
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I DIRITTI SOCIALI

I diritti sociali, si possono trovare in molte parti della Costituzione. Per diritti sociali si intendono :

• I servizi sociali che i cittadini hanno diritto di ottenere dallo stato;

• La sicurezza di fronte al datore di lavoro

• L’assistenza e la previdenza per chi si trova in situazioni di debolezza e difficoltà.

I diritti sociali, fanno si che l’uomo possa vivere una vita dignitosa. La costituzione sancisce i diritti in due modi che rappresentano le due facce della stessa medaglia. Da un lato obbliga lo stato a rimuovere le barriere che limitano l’uguaglianza tra i cittadini, dall’altro fa si che coloro che si trovano in situazioni di bisogno ottengano sostegno dallo stato per vivere una vita degna di essere vissuta da un essere umano. I diritti sociali riguardano sia l’individuo che la collettività, infatti mirano al miglioramento del singolo in relazione al miglioramento di più individui e quindi della collettività così da ottenere una società priva di ignoranza, malattie ecc.
Lo stato sociale si occupa della ridistribuzione della ricchezza tra le categorie grazie alla costruzione di scuole, sanità ecc. Questo lo fa grazie ai tributi pagati dai cittadini, in misura differente rispetto alla ricchezza posseduta. La richiesta di servizi sociali è crescente e quindi questo comporta un aumento delle imposte. La pressione fiscale ha comunque un limite, quindi si determina la crisi fiscale dello stato dovuta ad una rottura dell’equilibrio tra le risorse e le spese. Possiamo quindi dire che questa degenerazione dello stato sociale prende il nome di STATO ASSISTENZIALE dovuta al fatto che esso grava sulle finanze pubbliche.

DIRITTO AL MIGLIORAMENTO FISICO E SPIRITUALE


Come ho già detto, questi due diritti rientrano anch’essi nella categoria del singolo e della collettività. Questi non sono diritti disponibili, quindi i genitori sono tenuti a far frequentare ai propri figli la scuola dell’obbligo, inoltre lo stato può tranquillamente imporre dei servizi obbligatori (come la vaccinazione).

DIRITTO ALLA SALUTE

Il diritto alla salute viene sancito dalla costituzione nell’art. 32. L’individuo non può fare del suo corpo un oggetto inutile e quindi lasciarlo al deterioramento continuo in quanto essendo membro di una comunità e quindi della collettività deve mantenersi in buona salute anche come forma di responsabilità verso chi gli sta vicino. La tutela di questo diritto fa capo al Servizio sanitario nazionale.
La costituzione inoltre stabilisce come sempre nell’art. 32 i seguenti principi:

a) Gli indigenti possono usufruire delle cure gratuite nel momento in cui essi siano esentanti dalla previsione del ticket

b) E’ obbligatorio sottoporsi alle cure mediche nel momento in cui ci siano pericoli per la salute (i testimoni di Geova rifiutano le trasfusioni)

c) Non si possono violare i limiti della dignità umana (infatti in Italia non si possono sterilizzare coloro che commettono violenze sessuali in quanto si violerebbe la loro dignità). Si deve inoltre rispettare la riservatezza del paziente.

IL DIRITTO ALL’ISTRUZIONE

Il ministero della pubblica istruzione contava circa 413 dipendenti nel 1879 e 100 anni dopo oltre 1 milione. Questi sono dati all’apparenza inutili, però lasciano capire come lo stato abbia assunto l’istruzione come compito proprio garantendo per l’appunto il diritto all’istruzione a tutti i cittadini. Il primo comma dell’art. 33 della costituzione dice che la scuola è libera, il che significa che allo stato spetta la scelta degli insegnanti secondo il merito e non secondo le ideologie politiche. La scuola, è quindi un luogo di libertà e i docenti possono decidere che programma adottare, quali libri di testo scegliere ecc. A questo fa capo anche la libertà degli studenti e delle famiglie di scegliere un insegnamento adeguato e non di parte, infatti gli insegnanti non possono predicare una sola verità.
Da tempo il sistema scolastico si è evoluto. Tempo fa la scuola faceva capo solo al Ministro della pubblica istruzione, però possiamo vedere come negli anni questo è cambiato, facendo spazio al consiglio d’istituto, di classe ecc.
Le scuole private
Le scuole private sono riconosciute dallo stato ed esse sono di due tipi:

• Confessionali: sono gestite dalla chiesa ed offrono una particolare educazione morale e culturale

• Commerciali: sono gestite da imprenditori e non hanno alcun fine morale