Su alcune cose ha ragione,altre ha torto...
Allora la carta moneta, più precisamente banconota è una garanzia dello stato, tecnicamente non vale niente, ma tu, con quel pezzo di carta, puoi farti dare il corrispettivo in oro, ed l'oro ha un valore, un tempo, c'erano le monete d'oro, le monete d'oro valevano l'oro di cui erano fatte.
Lo stato non può stampare più banconote del corrispettivo in oro nelle casse dello stato,altrimenti fallirebbe, ad esempio, negli Stati Uniti, sono state stampate più banconote del corrispettivo in oro, nel caso tutti chiedessero il corrispettivo in oro delle loro banconote, lo stato fallirebbe poiché dovrebbe pagare il debito a tutti e non ha il necessario.
Poi bruciare una banconota è reato, mi pare.
Torniamo indietro nel tempo, quando c'era il baratto, io portavo la mia pecora in cambio di 2 galline, e le 2 galline in cambio di una mucca dato che l'altro contadino voleva le 2 galline per la mucca, diventava difficile lo scambio.
Invece,con la banconota, io ho un pezzo di carta con scritto "vale una pecora", lo do al contadino e mi da le 2 galline, ma se il contadino viene da me e mi da il pezzo di carta io devo dargli la pecora. Se stampo 10 pezzi di carta con "vale una pecora" ed ho solo 2 pecore, io (stato) fallisco. Capito?