Quella di oggi non è una notizia dell'ultimo minuto ma, più semplicemente, una Storia, con la S maiuscola, che mette i brividi e fa pensare.
E' un mistero, è profonda e, ancora una volta, parla di reincarnazione, di un corpo che ritorna a vivere sulla Terra senza sapere il perché, senza aver dimenticato la sua vita passata.
Due anni fa l'oscura vicenda del piccolo Cameron Macaulay sconvolse il mondo. Ma chi, a oggi, si ricorda ancora di lui e chi se l'è dimenticato? Cosa è successo al piccolo Cameron che, a occhio e croce, dovrebbe aver compiuto 8 anni? Facciamo un passo indietro e ripercorriamo i passi di questo intricato racconto.
Cominciò tutto all’asilo, quando Cam prese a disegnare una casa bianca in riva al mare e a chiedere alla madre Norma che fine avessero fatto la macchina nera e il cane maculato con cui era solito giocare vicino alla scogliera.
"Quale casa bianca? Quale cane? Quale macchina nera?," rispondeva la madre.
Da precisare che la famiglia Macaulay vive a Clydebank, vicino a Glasgow, e dalla finestra della sua stanza, Cam, poteva SOLO vedere tetti dai mattoni rossi. Nessun cane maculato era mai circolato per casa e tanto meno una macchina nera era mai stata parcheggiata in garage!
Il tempo passa, il bambino cresce ma continua a rammentare fatti, dettagli e particolari che sconvolgono madre, amici di famiglia, le maestre e chiunque venga a sapere di lui. «Non devi temere la morte - ripete alla madre - perché si ritorna: mi chiamavo Cameron anche prima».
Tra lo shock generale e lo sconforto della famiglia, Cameron continua a sostenere una tesi a dir poco sconvolgente: lui era un altro, viveva in Irlanda, con un cane maculato e due sorelle in una piccola casa bianca in riva al mare. Gli manca così tanto la sua famiglia di Barra che la madre, esasperata e incuriosita, decide di indagare e di fare luce sull'inquietante mistero.
Per risolvere la questione una volta per tutte, Norma decide di accompagnare suo figlio a Barra e, per finanziare il viaggio, si rivolge a una casa di produzione Tv, alla ricerca di storie legate alla reincarnazione, e allo psicologo Jim Tucker, direttore della clinica di Psichiatria infantile della Virginia University.
Al suo arrivo, Cameron non ha dubbi. L'entrata segreta della casa bianca è proprio lì, davanti a una basita troupe, e, mentre il piccolo perlustra la proprietà, si scopre addirittura che una famiglia Robertson, il nome fatto dal bambino riguardo alla sua precedente identità, è realmente esistita e ha abitato in quella casa, affacciata sulla baia di Cockleshell, proprio come descritto da Cameron...
Inquietante coincidenza quindi, o verità? Lascio scegliere voi.
E' un mistero, è profonda e, ancora una volta, parla di reincarnazione, di un corpo che ritorna a vivere sulla Terra senza sapere il perché, senza aver dimenticato la sua vita passata.
Due anni fa l'oscura vicenda del piccolo Cameron Macaulay sconvolse il mondo. Ma chi, a oggi, si ricorda ancora di lui e chi se l'è dimenticato? Cosa è successo al piccolo Cameron che, a occhio e croce, dovrebbe aver compiuto 8 anni? Facciamo un passo indietro e ripercorriamo i passi di questo intricato racconto.
Cominciò tutto all’asilo, quando Cam prese a disegnare una casa bianca in riva al mare e a chiedere alla madre Norma che fine avessero fatto la macchina nera e il cane maculato con cui era solito giocare vicino alla scogliera.
"Quale casa bianca? Quale cane? Quale macchina nera?," rispondeva la madre.
Da precisare che la famiglia Macaulay vive a Clydebank, vicino a Glasgow, e dalla finestra della sua stanza, Cam, poteva SOLO vedere tetti dai mattoni rossi. Nessun cane maculato era mai circolato per casa e tanto meno una macchina nera era mai stata parcheggiata in garage!
Il tempo passa, il bambino cresce ma continua a rammentare fatti, dettagli e particolari che sconvolgono madre, amici di famiglia, le maestre e chiunque venga a sapere di lui. «Non devi temere la morte - ripete alla madre - perché si ritorna: mi chiamavo Cameron anche prima».
Tra lo shock generale e lo sconforto della famiglia, Cameron continua a sostenere una tesi a dir poco sconvolgente: lui era un altro, viveva in Irlanda, con un cane maculato e due sorelle in una piccola casa bianca in riva al mare. Gli manca così tanto la sua famiglia di Barra che la madre, esasperata e incuriosita, decide di indagare e di fare luce sull'inquietante mistero.
Per risolvere la questione una volta per tutte, Norma decide di accompagnare suo figlio a Barra e, per finanziare il viaggio, si rivolge a una casa di produzione Tv, alla ricerca di storie legate alla reincarnazione, e allo psicologo Jim Tucker, direttore della clinica di Psichiatria infantile della Virginia University.
Al suo arrivo, Cameron non ha dubbi. L'entrata segreta della casa bianca è proprio lì, davanti a una basita troupe, e, mentre il piccolo perlustra la proprietà, si scopre addirittura che una famiglia Robertson, il nome fatto dal bambino riguardo alla sua precedente identità, è realmente esistita e ha abitato in quella casa, affacciata sulla baia di Cockleshell, proprio come descritto da Cameron...
Inquietante coincidenza quindi, o verità? Lascio scegliere voi.