- 3 Gennaio 2009
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«Il buco dell'ozono si sta chiudendo»
Il processo è ben avviato e potrebbe terminare nel 2050
«La messa al bando dei Cfc ha dato buoni frutti»
SIDNEY - Ci vorrà ancora mezzo secolo, ma la speranza è che il processo sia irreversibile. Il buco nell'ozono sopra l'Antartide si sta chiudendo. Lo rivela una ricerca pubblicata oggi dall'ente australiano di ricerca scientifica Csiro. Per la prima volta, infatti, gli scienziati hanno buone ragioni di credere che il buco nello strato di ozono si possa chiudere definitivamente. Il processo sembra ben
ll buco dell'ozono visto da un satellite (foto Reuters)
avviato e potrebbe concludersi entro il 2050. La messa al bando globale dei clouorocarburi (Cfc), oltre 15 anni fa, comincia dunque a dare i suoi frutti. Il monitoraggio condotto dalla stazione congiunta del Csiro e dell'Ufficio meteorologico australiano a Capo Grim in Tasmania, mostra infatti che il livello dei Cfc si è stabilizzato due anni fa ed è in diminuzione per la prima volta da quando sono iniziate le misurazioni. Un'inversione di tendenza che lascia ben sperare per il futuro.
CFC AL BANDO - Benchè la porzione rarefatta dello stato di ozono - il cosiddetto buco - si sia allargata e contratta da un anno all'altro a causa di fattori climatici, le rilevazioni indicano che dovrebbe cominciare a ridursi in modo progressivo dall'inizio del 2005, per chiudersi del tutto verso metà secolo. Secondo il responsabile del progetto Paul Fraser, capo della divisione ricerca atmosferica del Csiro, i dati dimostrano che la messa al bando dei Cfc, largamente impiegati un tempo nelle bombolette di prodotti in aerosol, nei fluidi refrigeranti e nei solventi per lavaggio a secco, ha portato buoni frutti. «È una bella notizia, era quello che speravamo. E' la prova che i protocolli globali, come quello di Kyoto sulla riduzione dei gas serra, possono funzionare», ha detto Fraser.
CorrieredellaSera
Il processo è ben avviato e potrebbe terminare nel 2050
«La messa al bando dei Cfc ha dato buoni frutti»
SIDNEY - Ci vorrà ancora mezzo secolo, ma la speranza è che il processo sia irreversibile. Il buco nell'ozono sopra l'Antartide si sta chiudendo. Lo rivela una ricerca pubblicata oggi dall'ente australiano di ricerca scientifica Csiro. Per la prima volta, infatti, gli scienziati hanno buone ragioni di credere che il buco nello strato di ozono si possa chiudere definitivamente. Il processo sembra ben
ll buco dell'ozono visto da un satellite (foto Reuters)
avviato e potrebbe concludersi entro il 2050. La messa al bando globale dei clouorocarburi (Cfc), oltre 15 anni fa, comincia dunque a dare i suoi frutti. Il monitoraggio condotto dalla stazione congiunta del Csiro e dell'Ufficio meteorologico australiano a Capo Grim in Tasmania, mostra infatti che il livello dei Cfc si è stabilizzato due anni fa ed è in diminuzione per la prima volta da quando sono iniziate le misurazioni. Un'inversione di tendenza che lascia ben sperare per il futuro.
CFC AL BANDO - Benchè la porzione rarefatta dello stato di ozono - il cosiddetto buco - si sia allargata e contratta da un anno all'altro a causa di fattori climatici, le rilevazioni indicano che dovrebbe cominciare a ridursi in modo progressivo dall'inizio del 2005, per chiudersi del tutto verso metà secolo. Secondo il responsabile del progetto Paul Fraser, capo della divisione ricerca atmosferica del Csiro, i dati dimostrano che la messa al bando dei Cfc, largamente impiegati un tempo nelle bombolette di prodotti in aerosol, nei fluidi refrigeranti e nei solventi per lavaggio a secco, ha portato buoni frutti. «È una bella notizia, era quello che speravamo. E' la prova che i protocolli globali, come quello di Kyoto sulla riduzione dei gas serra, possono funzionare», ha detto Fraser.
CorrieredellaSera