Ci sono sconfitte e sconfitte. Quella del Napoli si chiama così ma dovrebbe avere un altro nome. E’ una lavezzata, nel bene e nel male. Il Pocho poteva essere l’uomo della grande impresa, ha giocato una partita fatta di coraggio e grandi giocate, purtroppo nel calcio contano i gol e lui se n’è mangiati due già fatti. Adesso sarebbe semplicistico addossare a lui tutte le colpe dell’eliminazione, ma sarebbe bastato quel pizzico di lucidità in più, quell’istinto da killer che Cavani si è costruito negli ultimi mesi. Adesso saremmo qui a raccontare qualcosa di straordinario, un’impresa da ricordare per anni e anni. Invece si parla di rammarico, di occasione persa.
In questo momento il Napoli è una realtà del calcio italiano e Walter Mazzarri è uno degli allenatori che più di motli altri colleghi sta segnando l’epoca contemporanea. Gli davano del presuntuoso e invece il suo gioiello azzurro è lì a dimostrare il contrario. Il tecnico livornese ha saputo plasmare una creatura difficile da assemblare, ha saputo inserire gli uomini giusti con i tempi giusti, ha saputo sagomare le sue idee tattiche pregresse sulle esperienze successive. Ha copiato qualcosa in giro, ma questo è naturale: bravo allenatore è colui cha sa copiare il meglio dei colleghi e lascia stare il peggio. In questo Mazzarri è un grande, tanto da arrivare a presentare un prodotto finale che ha una sua originalità.
Tra tutte le squadre che hanno giocato in Europa in questi gironi, il Napoli ha lasciato l’impressione migliore. Ha perso ma in maniera palesemente immeritata. Le tre di Champions League hanno perso ma in maniera abbaastanza opinabile: forse la Roma lo ha meritato, di Inter e Milan si è detto che potevano pareggiare. Il Napoli no. Il Napoli meritava decisamente di passare il turno per la qualità del gioco espresso nei 180 minuti. E se continua così, diventerà una realtà assoluta per diversi anni.
Fonte : Sportmediaset.it
In questo momento il Napoli è una realtà del calcio italiano e Walter Mazzarri è uno degli allenatori che più di motli altri colleghi sta segnando l’epoca contemporanea. Gli davano del presuntuoso e invece il suo gioiello azzurro è lì a dimostrare il contrario. Il tecnico livornese ha saputo plasmare una creatura difficile da assemblare, ha saputo inserire gli uomini giusti con i tempi giusti, ha saputo sagomare le sue idee tattiche pregresse sulle esperienze successive. Ha copiato qualcosa in giro, ma questo è naturale: bravo allenatore è colui cha sa copiare il meglio dei colleghi e lascia stare il peggio. In questo Mazzarri è un grande, tanto da arrivare a presentare un prodotto finale che ha una sua originalità.
Tra tutte le squadre che hanno giocato in Europa in questi gironi, il Napoli ha lasciato l’impressione migliore. Ha perso ma in maniera palesemente immeritata. Le tre di Champions League hanno perso ma in maniera abbaastanza opinabile: forse la Roma lo ha meritato, di Inter e Milan si è detto che potevano pareggiare. Il Napoli no. Il Napoli meritava decisamente di passare il turno per la qualità del gioco espresso nei 180 minuti. E se continua così, diventerà una realtà assoluta per diversi anni.
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