Riferimento: Il teatro
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Il teatro, prima ancora delle tragedie greche, lo praticavano gli antichi egizi immedesimandosi in danze e suoni.
I greci, invece, iniziarono il vero e proprio teatro, ovvero la recitazione di un testo o tragedia che rappresenti una storia. Non sempre è necessario un testo, qualsiasi cosa che sia il movimento del corpo, la gestualità, la musica, la danza è definito teatro. Il teatro si svolge sempre davanti ad un pubblico e non sempre le scene sono organizzate, ma molte volte addirittura improvvisate. I greci, ai tempi, usavano più che altro improvvisare i testi e le scene.
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Gli elementi costitutivi del testo teatrale sono le Battute, che sono l'elemento costitutivo principale e le Didascalie.
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Le battute vengono usate dagli attori per definire avvenimenti presenti e passati o pensieri e caratteri dei personaggi. Le battute, inoltre identificano diverse cose quali: un fuori campo, un duetto, una tirata, un dialogo, un soliloquio, una parte, un monologo o una tirata.
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Le Didascalie, invece, forniscono delle indicazioni riguardanti gli elementi di contorno che identificano le caratteristiche della scena e dei personaggi.
Vedi questo schema:
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Il linguaggio è la facoltà di esprimersi in qualsiasi modo quindi con suoni, gesti, simboli...
Il linguaggio teatrale ha diversi aspetti: c'è il linguaggio della letteratura teatrale, il linguaggio scenico e il linguaggio della ricezione teatrale.
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Il linguaggio della letteratura teatrale è rappresentato, in genere, da un linguaggio scritto, dei segni, scenografico o anche musicale.
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Il linguaggio scenico è un linguaggio gestuale, mimico, parlato, coloristico...
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Il linguaggio della ricezione dipende dallo spettatore con una proiezione critica e creativa.
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La messa in scena non è altro che la rappresentazione di ciò che lo spettatore segue, la performance.
La messa in scena è composta principalmente da: Teatro, Attori, Scenografia, Costumi, Luci, Testo e Produttore.
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La tragedia nasce ad Atene alla fine del VI sec. a.C., ma la sua origine è molto discussa. L'origine si collega a dei rituali dionisiaci. Durante questi rituali i seguaci di Dioniso cantavano il ditirambo (coro magico-religioso legato ai culti agresti in onore del dio), travestiti da capri.
Inizialmente questo coro improvvisava un canto intorno all'altare di Dioniso e davanti ad un pubblico religioso. In seguito il capocoro, staccandosi dal gruppo, avrebbe raccontato l'azione del Dio. Si dice anche che questo genere di spettacolo richiami la forma mimico-drammatica di lamentazione funebre.
Secondo Aristotale lo spettatore alla visione del dramma doveva provare un senso di purificazione, facendosi domande sul senso della vita, sulla morte, sul dolore, sul male, sul destino...
I sentimenti come l'amore, l'odio, la pietà e la vendetta, spesso presente degli eroi tragici, dopo essere stato proiettati sulla scena, era come se venivano eliminati dalla coscienza.
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In grecia si iniziò a parlare di Commedia con Aristotale nelle sue più grandi opere: la poetica. La prima Commedia Greca si svolse ad Atene nel 486 a.C. e veniva ancora rappresentata da volontari.
La struttura della commedia greca è:
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Prologo: da personaggi strani che parlano in andamento ritmico.
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Ingresso del coro: Entra in modo tumultoso e dialoga con attori e anche col pubblico. Dopo il capo del coro si mette a parlare con il pubblico. Parla di politica, di sé stesso e in fine chiude con un inno poco serio ad una divinità.
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Il melodramma è un'opera lirica nata a Firenze. Inoltre, per melodramma, si può anche intendere il libretto di un'opera che interpreta il dramma per canto.
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Il dramma borghese nasce dalle teorie di un filosofo dell'illuminismo, che voleva un nuovo genere serio e intermedio tra tragedia e commedia, e si doveva basare sul realismo scenico.
A metà dell'800 iniziò a piacere il Realismo scenico. Il Naturalismo e il Verismo diedero importanza alla realtà e all'analisi sociale.
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Nel teatro naturalista c'è una situazione ambientale con una trama fondata su eventi e i personaggi hanno delle caratteristiche precise.
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Nel verismo ci sono pochi personaggi, una scena fissa e un'azione concentrata.
Ho preso spunto da varie informazioni generali, spero ti aiutino.