Un documento ufficiale dal titolo "Department of Defense Appropriations for 1970", ripreso dall'Archivio della Libreria del Senato degli Stati Uniti d'America testimonia che il virus dell'AIDS è stato creato in laboratorio dagli USA.
Nella parte 5 si legge chiaramente che il virus dell'AIDS è stato creato artificialmente dal Dipartimento della Difesa USA attraverso i laboratori del Department of the Army, l'Advanced Research Project Agency (DARPA) e dal Defense Research and Engineering.
Sempre nel documento, si legge che lo scopo era quello di usare armamenti etnici/politici su individui neri e per la riduzione programmatica della popolazione.
Come è iniziata
Pochi giorni dopo che il Dipartimento della Difesa chiese al Congresso 10 milioni di dollari in fondi per la ricerca di “un agente patogeno biologico sintetico, una sostanza che non esiste in natura e contro la quale non é possibile sviluppare una naturale immunità”, il 29 luglio del 1969 il Presidente della Task Force repubblicana su Earth Resources and Population (Risorse Terrestri e Popolazione), l’Onorevole George H.W. Bush sottolineò la pressante necessità di azioni volte al controllo della popolazione per fronteggiare la “crescente crisi del Terzo Mondo”.
Ecco in un documento cosa c'è scritto :
<<Ci sono due cose nel campo degli agenti biologici che vorrei sottolineare. La prima é la possibilità di una sorpresa tecnologica. La biologia molecolare é un campo in cui si stanno facendo rapidi progressi e biologi di fama ritengono che entro 5-10 anni sarà possibile produrre un agente biologico sintetico, che non esiste in natura e contro il quale non é possibile sviluppare un’ immunità naturale.
Mr. Sikes. Si stanno facendo ricerche in questo campo?
Dr. MacArthur. No
Mr. Sikes. Perché no? Mancanza di fondi o di interesse?
Dr. MacArthur. Certamente non per mancanza di interesse.
Mr. Sikes. Potrebbe fornirci informazioni su quanto sarebbe necessario, sui vantaggi di un simile programma di ricerca, dei tempi e dei costi?
Dr. MacArthur. Con molto piacere.
Gli stupefacenti progressi fatti nel campo della biologia molecolare ci hanno indotto a considerare l’importanza di quest’ultima per la guerra biologica. Un piccolo gruppo di esperti ha studiato la questione e ci ha fornito le seguenti conclusioni:
Tutti gli agenti patogeni biologici, al momento, rappresentano altrettante malattie, e quindi sono conosciuti dagli scienziati di tutto il mondo. Possono essere facilmente accessibili a scopo di ricerca e anche per scopi offensivo/difensivi. Entro 5-10 anni sarà molto probabile che si possa creare un nuovo micro-organismo infettivo che differisca, per molti aspetti, da ogni organismo patogeno conosciuto. L’aspetto più importante potrebbe essere costituito dal fatto che questo organismo sia refrattario a processi immunitari e interventi terapeutici sui quali contiamo per mantenere la nostra, sia pure relativa, resistenza alle malattie infettive.
Un programma di ricerca che esplori la fattibilità di tutto ciò potrebbe essere completato entro 5 anni con una spesa totale di 10 milioni di dollari.
É un programma che prevede una certa difficoltà di attuazione. La biologia molecolare é una scienza relativamente nuova. Non ci sono ancora abbastanza scienziati competenti in materia. Quasi tutti fanno parte di laboratori di ricerca universitari e sono sufficientemente supportati da fonti diverse rispetto al Dipartimento della Difesa. In tutti i casi, si é presa in considerazione la possibilità di iniziare il programma di ricerca attraverso l’ Accademia Nazionale delle Scienze – Consiglio di Ricerca Nazionale. (NAS-NRC).
Se ne é discusso con la NAS-NCR e si sono fatti dei progetti sperimentali per l’inizio del programma. Ma, negli ultimi due anni, la diminuzione di fondi nel settore della guerra chimico-batteriologica, le crescenti critiche sollevate da tali programmi e la nostra riluttanza a coinvolgere la NAS-NRC in una ricerca così controversa ci ha indotto a sospenderne l’avvio.
É una materia piuttosto spinosa e in molti pensano che una tale ricerca non vada iniziata nel timore che si creino mezzi di eliminazione di massa della popolazione. D’altro canto, senza la prova scientifica che una tale arma é possibile, e la conoscenza dei metodi per la sua creazione, si può fare molto poco per approntare delle misure difensive. Nel caso che un nemico la sviluppi ciò costituirebbe una debolezza e una inferiorità militare tecnologica per la quale non c’é un adeguato programma di ricerca >>
Nella parte 5 si legge chiaramente che il virus dell'AIDS è stato creato artificialmente dal Dipartimento della Difesa USA attraverso i laboratori del Department of the Army, l'Advanced Research Project Agency (DARPA) e dal Defense Research and Engineering.
Sempre nel documento, si legge che lo scopo era quello di usare armamenti etnici/politici su individui neri e per la riduzione programmatica della popolazione.
Come è iniziata
Pochi giorni dopo che il Dipartimento della Difesa chiese al Congresso 10 milioni di dollari in fondi per la ricerca di “un agente patogeno biologico sintetico, una sostanza che non esiste in natura e contro la quale non é possibile sviluppare una naturale immunità”, il 29 luglio del 1969 il Presidente della Task Force repubblicana su Earth Resources and Population (Risorse Terrestri e Popolazione), l’Onorevole George H.W. Bush sottolineò la pressante necessità di azioni volte al controllo della popolazione per fronteggiare la “crescente crisi del Terzo Mondo”.
Ecco in un documento cosa c'è scritto :
<<Ci sono due cose nel campo degli agenti biologici che vorrei sottolineare. La prima é la possibilità di una sorpresa tecnologica. La biologia molecolare é un campo in cui si stanno facendo rapidi progressi e biologi di fama ritengono che entro 5-10 anni sarà possibile produrre un agente biologico sintetico, che non esiste in natura e contro il quale non é possibile sviluppare un’ immunità naturale.
Mr. Sikes. Si stanno facendo ricerche in questo campo?
Dr. MacArthur. No
Mr. Sikes. Perché no? Mancanza di fondi o di interesse?
Dr. MacArthur. Certamente non per mancanza di interesse.
Mr. Sikes. Potrebbe fornirci informazioni su quanto sarebbe necessario, sui vantaggi di un simile programma di ricerca, dei tempi e dei costi?
Dr. MacArthur. Con molto piacere.
Gli stupefacenti progressi fatti nel campo della biologia molecolare ci hanno indotto a considerare l’importanza di quest’ultima per la guerra biologica. Un piccolo gruppo di esperti ha studiato la questione e ci ha fornito le seguenti conclusioni:
Tutti gli agenti patogeni biologici, al momento, rappresentano altrettante malattie, e quindi sono conosciuti dagli scienziati di tutto il mondo. Possono essere facilmente accessibili a scopo di ricerca e anche per scopi offensivo/difensivi. Entro 5-10 anni sarà molto probabile che si possa creare un nuovo micro-organismo infettivo che differisca, per molti aspetti, da ogni organismo patogeno conosciuto. L’aspetto più importante potrebbe essere costituito dal fatto che questo organismo sia refrattario a processi immunitari e interventi terapeutici sui quali contiamo per mantenere la nostra, sia pure relativa, resistenza alle malattie infettive.
Un programma di ricerca che esplori la fattibilità di tutto ciò potrebbe essere completato entro 5 anni con una spesa totale di 10 milioni di dollari.
É un programma che prevede una certa difficoltà di attuazione. La biologia molecolare é una scienza relativamente nuova. Non ci sono ancora abbastanza scienziati competenti in materia. Quasi tutti fanno parte di laboratori di ricerca universitari e sono sufficientemente supportati da fonti diverse rispetto al Dipartimento della Difesa. In tutti i casi, si é presa in considerazione la possibilità di iniziare il programma di ricerca attraverso l’ Accademia Nazionale delle Scienze – Consiglio di Ricerca Nazionale. (NAS-NRC).
Se ne é discusso con la NAS-NCR e si sono fatti dei progetti sperimentali per l’inizio del programma. Ma, negli ultimi due anni, la diminuzione di fondi nel settore della guerra chimico-batteriologica, le crescenti critiche sollevate da tali programmi e la nostra riluttanza a coinvolgere la NAS-NRC in una ricerca così controversa ci ha indotto a sospenderne l’avvio.
É una materia piuttosto spinosa e in molti pensano che una tale ricerca non vada iniziata nel timore che si creino mezzi di eliminazione di massa della popolazione. D’altro canto, senza la prova scientifica che una tale arma é possibile, e la conoscenza dei metodi per la sua creazione, si può fare molto poco per approntare delle misure difensive. Nel caso che un nemico la sviluppi ciò costituirebbe una debolezza e una inferiorità militare tecnologica per la quale non c’é un adeguato programma di ricerca >>