Il voltometro

Antox C.

Utente Mitico
Autore del topic
21 Ottobre 2009
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Il voltmetro è uno strumento per la misura della differenza di potenziale elettrico tra due punti di un circuito, la cui unità di misura è il volt con simbolo V. L'unità di misura possiede questo nome in onore del fisico italiano Alessandro Volta. Insieme all'amperometro, wattmetro, varmetro, frequenzimetro, cosfimetro (o fasometro) e altri, è uno strumento per misurare le grandezze elettriche.
Come per altri strumenti, i parametri fondamentali di un voltmetro sono tre (vedi strumenti di misura per grandezze elettriche):

  • la classe di precisione (o classe),
  • la portata,
  • la risoluzione.

Un altro parametro non meno importante è la tensione di isolamento. Di un voltmetro occorre conoscere anche il tipo di tensione misurata: tensione continua, tensione alternata e in quest'ultimo caso se è solamente sinusoidale o anche a forme d'onda diversa.

Esistono vari strumenti per misurare la tensione tra due punti di un circuito. Esistono strumenti ad assorbimento di corrente (che sono i più comuni) detti amperometrici ed esistono anche strumenti senza assorbimento di corrente (es. Voltmetri elettrostatici). Tutti questi strumenti permettono di misurare una tensione direttamente per cui si chiamano metodi diretti ma esistono anche i metodi indiretti per misurare una tensione (es. vedi metodo di opposizione).

Il voltmetro ideale è un bipolo la cui resistenza è infinita, equivale quindi ad un circuito aperto. Essendo a resistenza infinita la sua inserzione tra due punti di un circuito non altera in alcun modo il funzionamento del circuito medesimo. Malgrado non esistano nella realtà voltmetri ideali, ha una notevole importanza teorica e nella simulazione dei circuiti.

Fonte: wiki