Taranto - Dopo la notizia secondo la quale il presidente della Regione Nichi Vendola sarebbe coinvolto nell'inchiesta sull'azienda siderurgica Ilva a Taranto, un altro nome eccellente è stato iscritto nel registro degli indagati, ed è quello del primo cittadino Ippazio Stefàno. Con lui anche don Marco Gerardo, segretario dell'ex arcivescovo monsignor Benigno Papa. Don Gerardo sarebbe accusatoi di aver reso false dichiarazioni ai pm che indagano sulla vicenda in merito ad una presunta tangente di 10mila euro che Girolamo Archinà, ex direttore dei Rapporti Istituzionali all'Ilva, da ieri agli arressti, avrebeb consegnato al consuilente del Tribunale ed ex preside del Politecnico, Lorenzo Liberti, il quale ha sempre negato con assoluta determinazione di aver mai dato o ricevuto tangenti né di aver mai messo mano alle perizie sulle pubblicazioni relative alle sostanze inquinanti.
Il sincado dio taranto, Ippazio Stefàno, invece, è accusato di omissione in atto d'ufficio per le prescrizioni sula tutela dell'ambiente, atto segnalato dal consigliere comunale Filippo Condemi. Su altri tre nominativi "importanti", al momento vige il massimo riserbo.
E' intanto fissata a domani, 28 novembre, la riunione del Consiglio di Amministrazione dell'Ilva di Taranto, alla quale seguirà un incontro fra vertici dell'azienda e rappresentanti sindacali, per cercare una soluzione alla vertenza di licenziamento immediato di 1.942 lavoratori. Giovedi 29 novembre nuovo incontro a Roma, fra sindacati, enti locali e ministero, fissato a palazzo Cighi.
Nel frattempo, dai vertici dell'azienda è giunto ordine di disattivare i badge degli operai per l'acceso allo stabilimento, ufficialmente per motivi di sicurezza.
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Non avremo un futuro...adesso anche il sindaco,ahhh..che schifo